Quest’anno la particolare situazione pandemica ha costretto la cooperativa sociale Le Pagine a ripensare il tradizionale momento di narrazione e laboratorio creativo che viene proposto alle scuole d’Infanzia ed ai Nidi gestiti dal Consorzio RES e, l’anno scorso, anche a quelle dei Servizi Comunali.
Considerato il divieto di accesso per gli esterni ai servizi scolastici e valutata la presenza in molte scuole di porte finestrate o finestre ampie, è stata ideata una proposta alternativa: il teatro alla finestra.
“L’idea di fare uno spettacolo alla finestra è nata dalla nostra socia dipendente Antonella Antonellini dopo una chiacchierata fatta all’interno del gruppo di lavoro del Settore Educativo, con l’intento di trovare un modo originale e valido di raggiungere i bambini nonostante le restrizioni dettate dal Covid” spiega la presidente di Le Pagine Patrizia Luciani.
Una ricerca fuori dai soliti schemi per tenere vivo un ambito lavorativo in cui si legano principi educativi all’animazione, mantenendo la qualità dei servizi resi in un momento di crisi generale. Obiettivo principale è stimolare la relazione creativa dei bambini e degli adulti che li seguono, regalandogli sorrisi attraverso l’utilizzo libero della fantasia. “Spizaldrila in scatola”, nome deciso da Antonella, è uno spettacolo leggero, che non utilizza parole ma è accompagnato da una scaletta musicale, una sorta di clownerie in cui l’attrice interagisce con i bambini-spettatori che sono fisicamente al di là della porta-finestra. Lo spettacolo viene realizzato all’esterno dell’edificio scolastico e i bambini lo vedono stando all’interno della scuola.
Uno spettacolo con tante scatole di cartone e un personaggio che sembra uscito da un circo onirico, con cui i bambini si identificheranno facilmente, intraprendendo un viaggio ludico alla scoperta del piccolo e del grande, del dentro e del fuori, del leggero e del pesante, del morbido e del duro, sempre con il sorriso sulle labbra. Al termine dello spettacolo, l’attrice scomparirà in una nuvola di farina, lasciando un regalo al centro dello spazio scenico: una scatola contenente l’occorrente per realizzare grandi e piccole scatole. Un piccolo oggetto in cui ciascun bambino potrà nascondere le personali cianfrusaglie preferite.
“Un’idea fuori da ogni schema – conclude Luciani – in un momento così particolare come questo, in cui riuscire ad unire energia, passione e una risata, forse aiuta anche a salvare il lavoro”.
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