Elaborare in comune progetti pilota per la tutela e la valorizzazione dei territori, delle aree interne, costiere e protette, puntando sulle identità e le culture delle comunità locali, la cura del patrimonio paesaggistico, le produzioni tipiche e i processi di partecipazione; tutti elementi indispensabili a costruire un’offerta turistica che, in linea con i principi dell’economia circolare in agricoltura, costituisca parte integrante del ciclo per la proposta di nuovi prodotti e servizi.
È l’obiettivo del Protocollo di intesa siglato dal Presidente di Legacoop Agroalimentare, Cristian Maretti, e dalla Presidente di CulTurMedia Legacoop, Giovanna Barni.
L’accordo nasce dalla comune visione integrata e intersettoriale dello sviluppo economico e sociale della cooperazione, nonché dalla volontà di sperimentare una modalità di lavoro e di collaborazione basata su progetti effettivamente realizzabili e sulla capacità di fare rete tra soggetti con competenze diverse. Una visione di sviluppo, si legge nel Protocollo, “sostenuta dagli orientamenti di politica comunitaria, che per la programmazione 2021-2027 considerano la cultura come elemento trasversale a tutti gli obiettivi europei per la coesione sociale, dagli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e in un’ottica di costruzione, rafforzamento e integrazione tra filiere dal Next Generation EU”.
I progetti pilota, nei quali si concretizzerà la collaborazione sancita dall’accordo, avranno come punto di riferimento e modello il progetto multi scala promosso dal MISE e realizzato da un pool di cooperative sullo sviluppo in filiera del percorso della Via Appia, da Roma a Brindisi. “In contesti simili -si sottolinea nel Protocollo- il valore delle produzioni della terra e del mare e della cultura locale determinano i fattori di competitività sul mercato turistico e nella valorizzazione culturale dei territori, a beneficio delle popolazioni locali residenti e degli ospiti”.
La co-progettazione di Legacoop Agroalimentare e CulTurMedia Legacoop terrà conto del potenziale delle piattaforme digitali per la gestione, la valorizzazione e la promo-commercializzazione delle iniziative comuni, del valore della creatività da mettere al servizio di un rinnovato approccio progettuale a favore delle imprese tradizionali e dei processi di redesign degli spazi, del paesaggio e della edilizia rurale per un loro riuso a scopo di percorsi naturalistici, sport, ricettività alternativa e altro ancora. L’intesa è aperta al contributo di altri settori di Legacoop e alla collaborazione con le Università e gli Enti di Ricerca, e con Federparchi.
L’integrazione intersettoriale dei progetti, nel caso di coinvolgimento della Pubblica Amministrazione, ricercherà modalità di relazione innovative, come reti e partenariati speciali pubblico/privato previsti dalle normative vigenti.