Centri commerciali ancora chiusi nel weekend in zona gialla. Ancc-Coop, Ancd-Conad, Confcommercio, Confesercenti, Confimprese, Cncc e Federdistribuzione chiedono un incontro urgente con il premier: «Non ci è stata data alcuna indicazione sulle riaperture»
L’ultimo decreto con cui si stabiliscono le regole anti-pandemia fino al 31 luglio ha lasciato indispettite le associazioni del commercio che, unite, hanno chiesto un incontro al premier Mario Draghi. Argomento: la chiusura dei centri commerciali nei fine settimana nelle zone gialle che impatta sul lavoro di circa 600mila persone.
Firmatarie della missiva spedita a Palazzo Chigi sono Ancc-Coop, Ancd-Conad, Confcommercio, Confesercenti, Confimprese, Cncc (Consiglio nazionale dei centri commerciali) e Federdistribuzione che «apprendono con stupore ed estrema preoccupazione che il comma 1 dell’art 8. presente nella bozza del decreto, relativo alla riapertura anche nel fine settimana dei centri commerciali nelle aree del Paese a minor rischio, ovvero nelle zone gialle, è stato successivamente annullato nel testo definitivo, lasciando quindi invariate le misure restrittive eccezionali per queste strutture, senza che sia stata data alcuna indicazione su una possibile apertura». Nel merito, i presidenti delle associazioni firmatarie contestano il fatto che le misure di sicurezza considerate adeguate durante la settimana non lo siano più nel week end. E sottolineano lo sforzo fatto per definire e rispettare i protocolli di sicurezza.
E ancora: “Alla luce di questa decisione del tutto inattesa che va a gravare ulteriormente su un settore fortemente compromesso da chiusure straordinarie che si protraggono da oltre un anno, chiediamo un incontro urgente con il presidente del Consiglio Mario Draghi, per conoscere le motivazioni a supporto di questa scelta». Seguono le firme dei presidente delle associazioni che abbracciano il mondo della grande distribuzione (Federdistribuzione, Ancc-Coop e Ancd-Conad, consiglio nazionale dei centri commerciali) e di quella più trasversale, grande e piccola (Confesercenti, Confcommercio). I presidenti delle associazioni sottolineano come nei centri commerciali lavorino circa 600 mila persone.