Il Castello estense come una grande tela su cui saranno proiettate le immagini, ad alta definizione e in tre dimensioni, del salone dei Mesi di palazzo Schifanoia (recentemente riaperto con il percorso integrale), soprattutto le fasce zodiacali che richiamano i temi dell’astrologia antica e il fascino delle stelle. Si chiama, non a caso, “Ex Astris. Le stelle di Schifanoia colorano il Castello” il videomapping che dal 28 dicembre e fino al 2 gennaio sarà proiettato sulla fortezza simbolo di Ferrara, unendo alcuni dei luoghi più noti e famosi della città e celebrando anche i 550 anni dalla morte di Borso d’Este, che volle proprio la decorazione dei mesi. L’opera porta le celebri firme di Andrea Bernabini – con lo staff Sara Caliumi e Davide Lavia – e le musiche di Bruno Contini, tratte dal suo ultimo album, “Sensations”, prossimo all’uscita per la Warner Bros. Bernabini è stato autore de ‘Il cuore d’oro’ proiettato nel 2020 sulla facciata della Cattedrale di Ferrara e ha realizzato, tra le altre cose, il visual mapping sul Model of Falcon Cap proiettato per il National Day a Doha, in Qatar. L’evento atteso a Ferrara – presentato in conferenza stampa il 9 dicembre e introdotto da Giovanni Polizzi, presidente della Fondazione Estense – nasce da un’iniziativa dell’Amministrazione comunale, con la stessa Fondazione Estense, il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e di diversi sponsor privati, tra cui Coop Alleanza 3.0 e Conad. Si parte il 28 dicembre, tutti i giorni dalle 18 alle 23 (a cicli di mezz’ora intervallati dalle immagini della quadreria della Fondazione Estense conservata a palazzo dei Diamanti), tranne il 31 dicembre quando – per consentire i lavori preparatori all’incendio del Castello – la prima proiezione inizierà alle 17 e l’ultima alle 19,30.
“Torna, in altra modalità, ancora più ricca, un’iniziativa che avevamo lanciato, con grande successo, a gennaio 2020, prima dell’ondata pandemica – ha detto l’assessore comunale Matteo Fornasini -. L’esperienza acquisita dice che questo è un canale straordinario di promozione, le cui immagini sono circolate diffusamente anche sui social e che in qualche modo ‘preparerà’ anche l’evento dell’incendio del Castello’, che tornerà in presenza, in sicurezza”. “Sarà un appuntamento importante, come dimostra la cordata di partner che ne ha consentito la realizzazione. Tanti privati partecipano e se il territorio ci crede, ci crede anche la Regione. Sarà un’opportunità di promozione culturale che valorizza due eccellenze dell’intera Emilia-Romagna, appunto il Castello Estense e palazzo Schifanoia”, ha detto la consigliera regionale Marcella Zappaterra. “Le stelle di Schifanoia hanno illuminato la nostra creatività – ha spiegato Bernabini – e noi con la nostra arte abbiamo cercato di colorare il Castello con una nuova tipologia di videoarte, illustrando un grande mondo che gira intorno al tempo. Sarà un solfeggio di tecnologia visuale e mitologia astrale, che seguirà i rapporti tra stelle fisse e stelle erranti”. “Abbiamo fatto vibrare l’arte con nuove tecnologie”, ha sintetizzato Caliumi. “Con le immagini racconteremo la storia dei monumenti rendendola fruibile a tutti e cercando di costruire un ricordo da tramandare, raccontando il bello”, ha precisato Lavia. La colonna sonora – ha invece anticipato il compositore, Contini – sarà un connubio di musiche prodotte con l’orchestra sinfonica di Budapest, capaci di convivere in maniera avvincente con le immagini proiettate”. E, per l’occasione – vista l’imminente uscita dell’album da cui sono tratte le musiche e la risonanza internazionale che sta avendo – “sono attesi operatori anche istituzionali da Stati Uniti e Russia”. “È stata un’esperienza fortemente stimolante, al crocevia di arte e tecnologia – ha rivelato Giovanni Sassu, che ha contribuito alla realizzazione come responsabile dei Musei di Arte Antica e del Museo della Cattedrale di Ferrara -. La creazione di Bernabini è l’espressione di una vera e propria sinfonia di intenti, un’unione affascinante tra simboli della città, un modo straordinario di parlare della luce e attraverso la luce”. “Il 550esimo anno dalla morte di Borso d’Este è una felice coincidenza. Noi, attori istituzionali e sponsor privati, abbiamo spontaneamente assecondato la nostra missione e sentimento di attaccamento verso la nostra città, di cui vogliamo valorizzare l’immenso patrimonio artistico”, ha concluso Marianna Pellegrini, segretario generale di Fondazione Estense.
Ricco l’elenco dei privati che hanno creduto e contribuito al progetto: Hera (main sponsor), BPER Banca, Sipro Ferrara, ospedale Quisisana, torrefazione La Brasiliana, lo studio di consulenza finanziaria e assicurativa Strade consulting, TXT group di Occhiobello, ristorante Makorè di Ferrara, Vivai Salvi (Polizzi ne ha ricordato – con un “abbraccio affettuoso” – il fondatore, Luigi Salvi, recentemente scomparso), Coop Alleanza 3.0, Bonifiche Ferraresi, Conad. Con la collaborazione di Nicola Borsetti che segue la parte della comunicazione.