NEL BILANCIO DI SOSTENIBILITA’ DI LEGACOOP ESTENSE PROGRESSO ECONOMICO, IMPEGNO PER IL BENESSERE COLLETTIVO, COESIONE SOCIALE E INNOVAZIONE SOSTENIBILE.
- Oltre 400 le iniziative improntate ai 17 goals dell’Agenda ONU 2030
- Sconfiggere la fame, salute e benessere, parità di genere e ridurre le disuguaglianze sono le priorità sociali
- Nonostante il Covid tengono occupazione e valore complessivo della produzione, ma preoccupano l’aumento dei costi energetici e delle materie prime, e la carenza di manodopera specializzata
Modena, 17 dicembre 2021 – “C’è molto in comune fra gli storici valori cooperativi e gli attuali obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu 2030. Pertanto quest’anno abbiamo deciso di presentare i risultati raggiunti dalle nostre associate facendo evolvere il bilancio mutualistico in un bilancio di sostenibilità, che tiene conto degli aspetti economici, ambientali e sociali dell’attività cooperativa. Dal punto di vista economico il 2020 è stato un anno molto duro per tutti, le imprese di interi settori hanno subito danni notevoli, ma nel complesso il sistema cooperativo ha retto, riuscendo a salvaguardare l’occupazione. Dalla metà di quest’anno registriamo segnali di miglioramento e un prudente ottimismo sul futuro, ma l’aumento dei costi energetici e delle materie prime colpisce duramente alcuni comparti. Sotto il profilo sociale e ambientale le cooperative hanno consolidato i loro capisaldi: centralità delle persone, impegno nei confronti della comunità, salvaguardia dell’ambiente e contrasto delle diseguaglianze. Un impegno diffuso che ci ha consentito di censire oltre 400 iniziative distribuite su tutti i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu”. Con queste parole il Presidente di Legacoop Estense Andrea Benini ha aperto la videoconferenza stampa annuale, che si è tenuta oggi alla presenza dei giornalisti di Modena e di Ferrara, per fare un bilancio dell’anno passato, una previsione di chiusura del 2021 e guardare al futuro.
LA SOSTENIBILITA’ COOPERATIVA E LE PERSONE
Al primo posto, nell’agire cooperativo come nell’Agenda ONU 2030 per la sostenibilità, ci sono le persone, con il loro diritto ad una vita e ad un lavoro dignitoso, le loro esigenze di cura e assistenza, e le aspettative per il futuro. Anche nel 2020 – nonostante l’emergenza del Covid – la cooperazione estense si è impegnata con successo su 3 obiettivi principali: lavoro dignitoso e crescita economica, parità di genere, salute e benessere. In territori quali Modena e Ferrara storicamente vocati al “fare insieme”, con un abitante su due socio o socia di una cooperativa, la prevalenza mutualistica – che misura la partecipazione attiva da parte dei soci alla vita della cooperativa – si è stabilizzata all’80%; oggi sono 477mila i soci delle cooperative aderenti a Legacoop Estense. Nonostante l’anno drammatico ha tenuto bene anche l’occupazione, che conta 31.969 persone occupate (+3% vs 2019), così come la qualità del lavoro: i contratti a tempo indeterminato sono l’86%, l’occupazione femminile si mantiene al 52%, il 95% delle associate adotta misure di welfare aziendale (flessibilità oraria, supporto economico, tutela del benessere e cura dei famigliari gli strumenti più utilizzati), e non si è mai fermata la formazione del personale, che si è ulteriormente concentrata sulla sicurezza sul lavoro e ha comportato investimenti per quasi 2 milioni di euro. Prioritario da sempre, per le cooperative, anche un altro goal: la parità di genere. Perseguita all’interno delle imprese e valorizzata in molte iniziative pubbliche volte a promuovere una maggiore sensibilità in materia. Nelle imprese, il ruolo di dirigente e quadro è oggi occupato da una donna nel 35% dei casi, ed è del 32% la componente femminile nei Consigli di Amministrazione. In crescita le donne ai vertici delle cooperative estensi di maggiore dimensione, nel ruolo di presidente o vicepresidente (es. Abitcoop, Brodolini, CFP, Copma, CPR System, CSC, Gruppo CCM, Gulliver, Mediagroup98, Politecnica). Oltre 30 le iniziative promosse nel 2020 dall’Associazione e dalle singole cooperative per diffondere la cultura di genere e tenere alta l’attenzione sul dramma della violenza sulle donne.
COOPERATIVE, COMUNITA’ E AMBIENTE
L’impegno nei confronti della Comunità è tanto un principio cooperativo (il settimo) quanto un obiettivo perseguito dall’Agenda 2030 in molti dei goals individuati. Delle oltre 400 iniziative messe in campo nel 2020 dalle cooperative estensi, ben 62 sono state rivolte a salute e benessere, 50 ad un’istruzione di qualità, 41 a ridurre le diseguaglianze e 38 a favore di città e comunità sostenibili. Senza dimenticare l’obiettivo fame zero, perseguito attraverso le donazioni di tonnellate di generi alimentari ai più bisognosi (Coop Alleanza col progetto Buon Fine, Conad Nordovest con Last Minute Market, e ancora Cirfood, Gruppo Bonterre ecc.).
In prima fila sul versante della salute le donazioni alle strutture sanitarie (aggiuntive rispetto ai 900.000 euro donati nel 2020 per sostenere la lotta al Covid), ma anche diverse iniziative volte a sostenere la qualità di vita delle persone più fragili nel periodo di isolamento: grazie al contributo di 10 cooperative associate, Gulliver a dicembre 2020 ha potuto fornire smartphone, tablet e tv a ben 31 strutture fra CRA, centri diurni, centri socio-riabilitativi e Comunità. Dal canto suo CPL Concordia ha messo a disposizione il proprio Hotel per ospitare persone in quarantena, Cidas e Castello le stanze degli abbracci, Coop Alleanza 3.0 e Conad Nord Ovest hanno stanziato ingenti contributi per sostenere la ricerca. Proprio di questi giorni è poi l’iniziativa #coopforafrica per contribuire alla campagna vaccinale anti covid-19 in Africa.
Lotta alle diseguaglianze e promozione dell’inclusione sociale (con eventi come Tragitti e Màt -Settimana della salute mentale, e le più recenti iniziative sia a Ferrara sia a Modena a sostegno delle donne afghane), promozione dell’istruzione e della cultura (con mostre in partnership fra pubblico e privato, finanziamenti di restauri, bandi per i giovani quali il Premio di laurea Curina e il concorso per le scuole Bellacoopia ecc.), sostegno all’innovazione – con il bando Coopstartup Estense che ha messo a disposizione 50 mila euro per nuove startup cooperative – importanti investimenti a tutela dell’ambiente e delle risorse naturali e in progetti di rigenerazione urbana vanno ad arricchire la lunga lista di attività promosse dalle cooperative estensi per concretizzare il loro impegno verso la sostenibilità economica, sociale e ambientale.
COOPERATIVE, PROGRESSO ECONOMICO E PROSPETTIVE FUTURE
Nel 2020, oltre all’occupazione, anche il valore complessivo della produzione realizzato dalle cooperative estensi ha tenuto, assestandosi a 6,5 miliardi di euro (+1% vs 2019). Ma le differenze a seconda dei settori sono state sostanziali: il 43% delle cooperative associate a Legacoop Estense ha subìto effetti negativi sul fatturato e sulla redditività, e a fronte degli andamenti positivi registrati da settori come Distribuzione e Agroalimentare, i comparti Cultura e Turismo sono stati pesantemente colpiti. Anche per questo, e per l’intergenerazionalità che caratterizza le imprese cooperative, le assemblee dei soci hanno deciso ancora una volta di destinare a riserva l’89% dell’utile prodotto, distribuendosene solo l’8% (il restante 3% va per legge al fondo per lo sviluppo cooperativo).
Una scelta coerente con il sentiment delle imprese rispetto ai prossimi mesi, come rilevato dall’Area Studi Legacoop: pur nell’ambito di un miglioramento complessivo, sia per quanto riguarda il livello della domanda di prodotti/servizi sia per l’occupazione – per la quale sono di segno positivo anche le aspettative per i prossimi mesi – le cooperative esprimono prudenza tanto rispetto alla domanda quanto sulla tendenza generale dell’economia italiana. Prudenza motivata, da un lato, dai timori per la questione sanitaria, e dall’altro dai prezzi crescenti dell’energia e delle materie prime, che rischiano di rallentare la ripresa.
“Sono diversi i fronti su cui crediamo sia necessario agire – ha detto il presidente Benini – se vogliamo evitare un nuovo rallentamento dell’economia. Il problema della fornitura e dei costi delle materie prime, così come quello della mancanza di manodopera specializzata, richiede interventi immediati in termini di politiche industriali. Occorre poi una pianificazione condivisa degli obiettivi e dei progetti su cui indirizzare le risorse del PNRR, per evitare distribuzione di fondi a pioggia che rischierebbero di non portare al paese quell’ammodernamento di cui c’è assolutamente bisogno. E bisogna razionalizzare un sistema di bonus che ha prodotto anche effetti distorsivi, come ci dimostra l’innaturale aumento dei prezzi. Infine, occorre prevedere incentivi al partenariato pubblico-privato sia a livello di welfare – per garantire risposte alle nuove esigenze emerse con la pandemia – sia in ottica di rigenerazione urbana e di promozione della cultura: siamo convinti che il metodo cooperativo possa essere il modo migliore di affrontare le sfide che ci aspettano.”