La forma cooperativa che si è diffusa in Emilia-Romagna rappresenta un valore aggiunto per le imprese balneari, specialmente in un momento ricco di incertezze per il settore. Queste, in sintesi, le conclusioni del convegno organizzato lunedì 4 aprile per celebrare il mezzo secolo di vita di quattro realtà importanti associate a Legacoop: la Cooperativa Bagnini di Bellaria – Igea Marina, la Cooperativa Balneari di Viserba – Rimini Nord, la Cooperativa Operatori di Spiaggia di Rimini Sud e la Cooperativa Bagnini di Riccione. Per l’occasione, i rappresentanti delle cooperative balnenari di tutta la costa emiliano-romagnola si sono trovate al Palacongressi di Bellaria Igea Marina.
«Le cooperative balneari non solo forniscono servizi agli associati — ha ricordato in apertura il presidente di Legacoop Romagna, Mario Mazzotti —, ma hanno un valore pubblico, sia grazie agli investimenti che realizzano, sia attraverso la loro capacità di proposta e relazione con il sistema istituzionale». Non solo. Come ha ricordato l’economista dell’Università di Bologna Vera Zamagni, «la cooperazione consente alle piccole e medie imprese di competere in forma aggregata in un mondo in cui, di fronte ai grandi capitali, difficilmente, da sole, possono avere un futuro».
La cooperazione tra stabilimenti balneari ha numeri importanti: 14 le cooperative associate a Legacoop in Emilia-Romagna, con 850 stabilimenti balneari aderenti. «Il valore collettivo di questo sistema si esplica — ha detto il responsabile del settore dell’associazione, Stefano Patrizi — ad esempio in un servizio di salvamento unico in Italia per qualità e diffusione, con 300 marinai di salvataggio contrattualizzati regolarmente, per 250 torrette, e 110 defibrillatori, per cui vengono investiti 5 milioni di euro all’anno. Ma anche nella creazione della duna invernale, per cui i bagnini ogni anno investono circa 2 milioni di euro, o nel servizio gratuito di wi-fi lungo 31 chilometri di spiaggia».
Negli interventi dei presidenti delle cooperative balneari che si sono succeduti, moderati dal caporedattore di Mondo Balneare Alex Giuzio, è emersa la forte preoccupazione per le modalità di applicazione della direttiva Bolkestein proposte dal Governo, ma anche l’orgoglio per avere costruito negli anni un’identità cooperativa unica in Italia, «che ha consentito e consente di essere più forti lavorando insieme».
Preoccupazione raccolta dall’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini, che rammentando il lavoro di traino svolto dall’Emilia-Romagna a livello nazionale per rappresentare le esigenze della categoria, si è detto fiducioso che si possa giungere a un provvedimento che consenta di rispettare la direttiva Bolkestein pur tutelando le piccole e medie imprese esistenti, riconoscendo pienamente il valore degli investimenti e del lavoro delle imprese, e prendendo atto del fatto che i comuni, per predisporre al meglio i bandi pubblici, hanno bisogno del tempo necessario.
«La cooperazione tra imprenditori — ha concluso il presidente di Legacoop Emilia-Romagna Giovanni Monti — è una parte fondamentale di questo sistema, ad esempio nel dettaglio, nei trasporti e nell’agroalimentare. La forma cooperativa, per quanto ci riguarda, è a disposizione di tutto il sistema turistico, per un’operazione di grande unità e grande sostegno alle cooperative e ai loro soci. Gli operatori della spiaggia sono il pilastro fondamentale del nostro sistema turistico, il nostro impegno straordinario, insieme a tutte le associazioni che si occupano del settore, è di rappresentare questo valore di fronte alle grandi sfide che ci aspettano».
Nei saluti iniziali il Sindaco Filippo Giorgetti aveva ringraziato la cooperativa di Bellaria Igea Marina per la forte collaborazione portata nel sistema turistico locale, «un elemento che ha fatto la differenza e su cui vogliamo continuare a lavorare». Per Riccione era intervenuto l’assessore Luigi Santi, che elogiando la capacità delle cooperative balneari di creare sistema aveva evidenziato «la necessità di rimanere uniti e compatti in questo momento difficile, chiedendo alla politica e le istituzioni risposte per tutelare il lavoro delle imprese e salvaguardare quanto fatto finora». Anche Francesco Bragagni, assessore del Comune di Rimini, aveva sottolineato come «solo la sinergia, il dialogo e il confronto costante tra categorie economiche e istituzioni possa portare ad affrontare tutte le sfide che ha di fronte il settore, a partire dall’applicazione della direttiva Bolkestein».