La collaborazione fra pubblico e cooperazione sociale è un’esperienza positiva da valorizzare
“L’esternalizzazione dei nidi non rappresenta un rischio per l’offerta formativa e il patrimonio educativo, al contrario: da tempo la collaborazione fra il pubblico e il privato – in particolare la cooperazione sociale – nella gestione dei servizi educativi per l’infanzia è portatrice di esperienze positive per tutte le parte coinvolte.” Così scrive in una nota l’Alleanza delle cooperative di Modena (Confcooperative Modena e Legacoop Estense) in merito al dibattito che coinvolge la scelta della Giunta Ucman di esternalizzare i nidi di infanzia dei comuni di Concordia “Arcobaleno”, Mirandola” Paese dei balocchi”, San Felice “Hakuna Matata” e San Prospero “Le Farfalle”.
La cooperazione sociale ha, da sempre, un ruolo cruciale nella gestione di questi servizi, secondo una modalità che vede la creazione di un sistema di servizi integrato pubblico – privato a forte regia pubblica, che mantiene la programmazione in capo all’Amministrazione ma al contempo garantisce una pluralità di gestione in particolare al mondo no profit. “In questi anni la cooperazione sociale ha saputo dimostrare una grande capacità progettuale con ottimi risultati dal punto di vista qualitativo, come evidenziano le diverse indagini di qualità fatte all’interno dei servizi. Le cooperative hanno investito in termini di formazione e di risorse economiche: ad esempio, molti servizi sono nati grazie a project financing e hanno saputo incrementare la flessibilità di molte prestazioni, senza mai cedere sulla qualità.”
Ciò che veramente conta, a maggior ragione oggi, è investire maggiori risorse in questi servizi, attraverso affidamenti e gare d’appalto che devono premiare la progettazione e non la parte economica, evitando il massimo ribasso. Questo permetterebbe fra l’altro di poter dare il giusto riconoscimento economico e normativo ai tanti educatori che in questi anni si sono spesi in formazione continua e universitaria per rispondere al meglio alle nuove esigenze dei bambini e delle bambine. “Auspichiamo, quindi, un confronto senza pregiudizio tra Pubblica Amministrazione e Parti Sociali, orientato esclusivamente a dare risposte adeguate ai bisogni dei più piccoli e delle loro famiglie.”