- Il Bilancio 2021 registra il rilancio delle attività nei settori di intervento grazie a lavoratrici e lavoratori di CIDAS, che hanno offerto i servizi della cooperativa a oltre 400 mila persone
- Gli occupati di CIDAS sono 1575, il 76% dei quali donne, 118 i contratti di lavoratori trasformati a tempo indeterminato
- Il fatturato ammonta a 56.860.000 €, che conferma la solidità della cooperativa, fonte di reddito per centinaia di famiglie in undici province di quattro regioni
Il 22 giugno 2022 489 Socie e Soci di CIDAS, riuniti in un’Assemblea che si è svolta in collegamento streaming per il perdurare dell’emergenza pandemica, hanno approvato il Bilancio della cooperativa che ha chiuso l’esercizio 2021 con un fatturato di 56.860.000 euro, testimoniando la spinta per il rilancio delle attività di tutti i servizi, che si sono ampliati, così come il personale occupato, pari a 1.575 persone. Di queste il 41% ha meno di 40 anni e il 76% è composto da donne, che con la cooperativa trovano, non solo un’opportunità lavorativa, ma anche un welfare pensato soprattutto per loro, garanzia di flessibilità, conciliazione dei tempi di vita e lavoro, tutela da molestie, sfruttamento sul luogo di lavoro e discriminazioni di genere, possibilità di godere di permessi supplementari per vittime di violenze di genere.
L’Assemblea è stata aperta dai saluti di Matteo Fornasini, Assessore al Bilancio e Contabilità del Comune di Ferrara, Paolo Calvano, Assessore al Bilancio della Regione Emilia – Romagna, Luca Rizzo Nervo Assessore a Welfare, Nuove Cittadinanze e Fragilità del Comune di Bologna, Mauro Lusetti, Presidente di Legacoop Nazionale. Presente anche Andrea Benini, Presidente di Legacoop Estense, che ci hanno tenuto a ringraziare socie e soci, lavoratrici e lavoratori di CIDAS per l’impegno profuso durante l’emergenza sanitaria, non ancora conclusa.
Durante i lavori dell’Assemblea, il presidente di CIDAS Daniele Bertarelli, ha ripercorso un anno intenso, durante il quale “CIDAS si è dimostrata in grado di restare coesa e unita attorno ai propri valori e alla propria identità con responsabilità e passione, e capace di ripensare e riprogettare i propri servizi nella delicata fase di riapertura in uno scenario determinato dalla condizione pandemica. L’impegno nella tutela dell’occupazione ha accompagnato una crescita che ci ha portato a quasi 1600 tra soci e lavoratori, che forniscono servizi in 11 province di Emilia – Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Lombardia. Il fatturato di oltre 56 milioni di euro è in crescita, anche grazie all’ingresso di tre soci finanziatori che hanno creduto in noi, e all’emissione di strumenti finanziari partecipativi che hanno fornito le risorse necessarie a sostenerne la crescita futura, che si svilupperà secondo le indicazioni del Piano Industriale e Strategico approvato per il quinquennio 2021-2025”.
Il 2021 è stato l’anno della fusione con la società controllata Residence Service, che ha portato all’acquisizione, nella provincia di Ferrara, di diverse strutture: due case residenza per anziani, tre centri socio riabilitativi residenziali per la disabilità e due centri socio riabilitativi diurni per la disabilità.
Grande attenzione è dedicata alle Socie e ai Soci, allo scopo di incrementare per loro vantaggi e facilitazioni: questo si traduce concretamente in 410 mila euro – relativi al 2021 – di maggiore retribuzione prevista dal Regolamento Soci rispetto al Contratto Nazionale.
È stato inoltre approvato un nuovo Regolamento Soci, ripensato il percorso di associamento e attivato un ufficio dedicato, per aumentare la condivisione e diffusione della cultura cooperativa.
Nel 2021, 118 sono state le stabilizzazioni a tempo indeterminato, 75 gli avanzamenti di livello, 25.811 le ore di formazione erogate e 4.800 le ore concesse di diritto allo studio.
Dal punto di vista operativo, tutti i Settori hanno mostrato grande dinamicità, come testimonia la nascita del nuovo Settore di intervento della Psichiatria, per offrire a persone con vulnerabilità psichica servizi residenziali, domiciliari.
Per il Settore Anziani significativo è stato l’avvio dell’attività del Centro Servizi Anziani San Nicolo a Porto Tolle, Rovigo. La presenza di CIDAS in Veneto si è consolidata anche attraverso l’ottenimento della gestione dei Servizi di Assistenza Sociale e Domiciliare dei Comuni di Canaro, Polesella e Frassinelle e il Trasporto Sanitario per l’ULSS 5 Polesana.
Il Settore Disabilità ha visto l’entrata in attività del Centro Socio Occupazionale Laboratorio Delta, che propone momenti aggregativi propedeutici all’apprendimento di nozioni di ristorazione e orticoltura.
Il Settore Società e Diritti, tra le tante altre cose, ha rinnovato e ampliato la gestione degli Sportelli Sociali di Bologna e sviluppato attività a tutela del ricongiungimento famigliare dei minori non accompagnati con UNHCR, l’Alto Commissariato ONU per i Rifugiati.
In ambito Educativo, è stato ideato e realizzato il progetto per bambini e ragazzi Make in Fe, che ha unito la scoperta del territorio alla sperimentazione delle nuove tecnologie.
Nell’Integrazione Lavorativa, CIDAS è entrata a pieno titolo nella gestione del verde del Comune di Ferrara.
“Le sfide che abbiamo dovuto affrontare – ha concluso Bertarelli – sono state occasione di ulteriore sviluppo e confronto, sia all’interno, sia verso gli stakeholder dei diversi territori, nell’ottica di un continuo miglioramento a beneficio, sempre, delle comunità di cui ci prendiamo cura”.