Teleriscaldamento a Ferrara: la denuncia di associazioni di categoria e coop Castello

Una conferenza stampa aperta alla cittadinanza, per denunciare pubblicamente la crescita vertiginosa delle tariffe del Teleriscaldamento a Ferrara, in merito alle quali la società HERA Spa non ha mai fornito motivazioni, pur a fronte di numerosi tentativi di interlocuzione.
Ad organizzarla, il 17 ottobre all’Hotel Astra di Ferrara, diverse associazioni di categoria (Confersercenti insieme a CNA, Ascom, Sindacati Inquilini, Legacoopestense e altri), la cooperativa di abitanti Castello e una rappresentanza degli amministratori di condominio.
“A Ferrara le utenze di teleriscaldamento sono circa 40.000 e noi di Coop Castello – afferma il direttore Massimo Buriani – ne rappresentiamo circa 400 e già oggi stiamo pagando le conseguenze di questo immotivato aumento delle tariffe, che nel caso del teleriscaldamento non è giustificato da un rincaro reale dei costi della materia prima. Prima che arrivi l’inverno e che intere famiglie si trovino in seria difficoltà, è necessario che HERA e il Comune di Ferrara si attivino urgentemente per porre rimedio a una situazione insostenibile”.

Di seguito la nota stampa presentata in conferenza.

(da sinistra: Nicola Scolamacchia di Confesercenti, Tiziana Davì in rappresentanza degli amministratori di condominio e Massimo Buriani direttore di Coop Castello)

I rincari dell’energia: una emergenza nazionale.
L’impennata vertiginosa dei costi della materia prima gas metano sta mettendo a rischio la tenuta dei bilanci di molte famiglie e di imprese italiane e ferraresi.
Come è noto gli aumenti traggono origine dalle crescenti difficoltà di approvvigionamento di gas conseguenti alla guerra in Ucraina, ma sono tendenze in atto già dall’autunno del 2021, con aumenti che si sono rapidamente trasferiti ai prezzi della energia elettrica, principalmente prodotta in Italia dalle centrali termoelettriche alimentate a gas.
Nel settembre 2021, con il Dl. 130, il Governo aveva ridotto l’accise (IVA) sul gas dal 10% al 5%. Ma si è rivelata una misura largamente insufficiente. Ora si attendono dal Governo misure urgenti nettamente più concrete e tangibili, prima che gli aumenti fuori controllo si traducano in chiusura di imprese ed ulteriore caduta del potere di acquisto delle famiglie già travolte da una inflazione vicina al 10%.
Sono fatti drammaticamente noti a tutti; meno noto è il fatto che gli aumenti delle tariffe energetiche nel 2022 hanno riguardato anche un comparto, quello del teleriscaldamento, che non ha un rapporto diretto con gli aumenti del gas metano e dell’energia elettrica.

Gli aumenti tariffari del teleriscaldamento: uno scandalo non solo ferrarese
Le tariffe del teleriscaldamento hanno subito aumenti che non solo appaiono ingiustificati, ma addirittura risultano superiori a quelli del gas metano e della energia elettrica, essendo gravati inspiegabilmente da una IVA che è rimasta al 10%.
Inoltre è da segnalare che lo sconto fiscale di euro 21,9 per Mwh, previsto dalle normative per le reti di riscaldamento alimentate da energia geotermica (L. 203/2008), non è stato adeguato ai nuovi prezzi energetici. Uno sconto che contribuiva a rendere nettamente più competitivo il teleriscaldamento rispetto all’utilizzo del gas metano, abbattendo la tariffa del TLR di circa il 30% rispetto all’utilizzo del gas naturale. Oggi, se rapportato alle attuali tariffe, lo sconto incide per meno del 10%.
Una situazione che sta già suscitando crescenti proteste in tutta Italia, in particolare nelle città dove sono attive reti di teleriscaldamento alimentate dal calore prodotto dall’incenerimento dei rifiuti.
Ma se gli aumenti delle tariffe del Teleriscaldamento sono giudicati eccessivi nel resto d’Italia risultano particolarmente iniqui ed ingiustificati proprio a Ferrara dove, da oltre 20 anni, il Teleriscaldamento è alimentato prevalentemente (per circa il 55%) da una risorsa energetica pulita e rinnovabile come la geotermia, con acqua calda prelevata a 100 gradi dal sottosuolo ed utilizzata per riscaldare oltre il 35% delle famiglie e delle imprese commerciali e di servizio operanti nel comune di Ferrara. Ricordiamo inoltre che il rimanente ulteriore 40% della energia termica proviene dall’incenerimento dei rifiuti nel termovalorizzatore di Cassana, mentre il gas contribuisce al Teleriscaldamento di Ferrara solo per il 5% circa.

LA SITUAZIONE DELLE TARIFFE DEL TELERISCALDAMENTO A FERRARA

ANDAMENTO DELLE TARIFFE PER USO RESIDENZIALE

Dall’esame delle bollette di diversi condomini allacciati al teleriscaldamento si sono registrati nell’inverno 2022 aumenti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente che vanno dal 120% al 167% a parità di consumi. Il costo medio per Mwh (al netto dello sconto fiscale e comprensivo della quota potenza) erogato nell’inverno 2020/2021 è passato dai 55/65 euro (a seconda della fascia di potenza impegnata) agli oltre i 170/190 euro nell’inverno 2022.
Segnaliamo in particolare che nei fabbricati gestiti dalla cooperativa Castello, nel grande complesso condominiale situato in zona est-doro (350 utenze allacciate), dove si dovrebbero riscontrare le bollette più basse in relazione alla dimensione della fornitura, il prezzo medio per Mwh del TLR è passato, a parità di consumi, dai 54 euro nell’ottobre 2021, ai 131 euro dell’aprile 2022, con incrementi del 143%. In altri complessi condominiali con un numero inferiore di utenze collegate l’incremento delle tariffe è stato ancora più sensibile per effetto della maggiore incidenza della componente fissa, con aumenti che sono arrivati fino al 167%.
Da segnalare che nello stesso periodo in altri condomini della Castello gestiti con centrali termiche centralizzate alimentate a gas metano, gli incrementi sono stati sensibilmente inferiori (+ 115/117%). A questi costi va aggiunta l’IVA che nel caso del teleriscaldamento è del 10%, mentre per il metano è il 5%.
Nei mesi successivi, da luglio a settembre le tariffe del TLR sono ulteriormente aumentate portandosi in alcuni casi a superare i 200 Mwh.

Le tariffe del TLR a Ferrara: un prelievo forzoso iniquo ed ingiustificato dalle tasche delle famiglie ferraresi
Con questa conferenza stampa vogliamo denunciare quello che riteniamo essere un autentico prelievo forzoso dalle tasche delle famiglie ed imprese ferraresi da parte di Hera Group che gestisce le reti di Teleriscaldamento, la geotermia ed il termovalorizzatore di Cassana.
Un prelievo ingiustificato ed iniquo dal momento che gli aumenti tariffari sono sostanzialmente disancorati dai costi di approvvigionamento delle fonti energetiche primarie (gas naturale ed energia elettrica) sostenuti da Hera sui mercati internazionali.
Attualmente il calcolo della tariffa del teleriscaldamento a Ferrara è parametrato al costo del gas metano per una scelta presa venti anni fa da Hera ed avvallata dal Comune di Ferrara nella prima Convenzione stipulata. Una scelta che, in assenza di vincoli normativi nazionali su questa fonte di energia, era adeguata al contesto in cui fu fatta e fu accettata dal Comune anche nei rinnovi successivi delle Convenzioni, trattandosi di un ancoraggio alla fonte energetica, più conveniente, almeno fino all’inverno 2020/2021.
È necessario quindi, in un’ottica di sostenibilità economica e di appetibilità della risorsa geotermica, rivedere oggi il metodo di calcolo della tariffa portandolo ad essere espressione del reale costo del servizio.
Per questo chiediamo la immediata revisione della Convenzione tra Hera ed il Comune di Ferrara.
Intendiamo inoltre ricordare che, grazie al teleriscaldamento, nella città di Ferrara si è di fatto, consumato meno gas rispetto ad altre città Italiane, con evidenti benefici per l’ambiente, ma con altrettanti evidenti benefici per il Gruppo Hera che a Ferrara ha potuto conseguire ricavi addirittura superiori a quelli che avrebbe avuto se avesse erogato una pari quantità di gas al posto del TLR, senza sostenerne i costi di acquisto.
Denunciamo quindi pubblicamente che la gestione della rete di teleriscaldamento di Ferrara ha consentito ad Hera di intascarsi nel 2022 importanti extra-profitti che dovranno essere restituiti ai cittadini ferraresi con provvedimenti analoghi a quelli già presi da altre aziende come la TEA, azienda controllata dal Comune di Mantova, che trasferirà nelle prossime  bollette di novembre e dicembre diversi milioni di euro ai cittadini di Mantova.
Si richiede ad Hera Group oltre ad un abbattimento IMMEDIATO delle tariffe, la restituzione alle famiglie ed imprese ferraresi degli extra-profitti generati con la geotermia ed il termovalorizzatore, a partire dall’ottobre 2021, mese in cui sono iniziati gli aumenti. Erogando un conguaglio di importo negativo per l’anno termico 2021/22 appena concluso.

RISCHIO/MINACCIA DI INTERRUZIONI UNILATERALI DEL SERVIZIO PER MOROSITA’
Chiediamo inoltre la sospensione delle intimazioni di interruzione del servizio per morosità a carico di condomini ed imprese impossibilitate di far fronte alle richieste di pagamento delle tariffe e dilazioni dei pagamenti.

RICHIESTA AL COMUNE DI FERRARA ED ALLA POLITICA LOCALE
Al Comune di Ferrara farsi parte attiva per una revisione della Convenzione e di portare fino al CDA di Hera il tema delle tariffe del Teleriscaldamento a Ferrara, anche sensibilizzando i Sindaci dei comuni che rappresentano la maggioranza dell’azionariato di Hera Group.
E’ necessario inoltre che i parlamentari recentemente eletti nel Territorio si attivino per la riduzione dell’IVA applicata al TLR dal 10% al 5%, così come avviene per altre fonti energetiche, e per un adeguamento dello sconto fiscale previsto per le reti di teleriscaldamento alimentate da fonti geotermiche.

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