Solidarietà dell’Alleanza delle Cooperative Pesca dell’Emilia-Romagna alle cooperative di pesca e ai Sindaci delle marinerie
“Grazie ai pescatori intervenuti tempestivamente per limitare i danni. Il drammatico episodio faccia riflettere sulle decisioni politiche in ambito energetico e ambientale che riguardano il territorio”
“Quando il livello del mare si è alzato e ha invaso il paese, i soci delle cooperative di pesca di Goro e non solo sono stati tra i primi a rimboccarsi le maniche per tentare, con tempestività e grande senso civico, di arginare la grave situazione, limitare i danni e dare supporto a tutta la comunità”. Con queste parole l’Alleanza delle Cooperative Pesca dell’Emilia-Romagna esprime gratitudine e solidarietà alle cooperative del territorio, che in queste ore stanno calcolando i danni provocati dall’evento climatico.
Una situazione inedita che minaccia, però, di non restare un caso isolato. “Sono noti gli studi scientifici che prospettano nei prossimi decenni un progressivo ingresso del mare nei territori costieri della nostra Regione”, proseguono i rappresentanti dell’Alleanza, Massimo Bellavista di Legacoop Agroalimentare, Vadis Paesanti di Confcooperative Fedagripesca Emilia-Romagna e Patrizia Masetti di AGCI Agrital. “Episodi come questo sono il segnale tangibile di come i cambiamenti climatici non siano una minaccia futura ma stiano già avvenendo, imponendo l’adozione di misure urgenti e concrete per affrontare situazioni che non possono più essere considerate fenomeni straordinari e imprevedibili. Auspichiamo che questo drammatico episodio induca i decisori politici a riconsiderare con grande attenzione e prudenza le misure da adottare per far fronte alla crisi energetica. Le trivellazioni per l’estrazione di gas in Adriatico, in aree prossime al Parco del Delta Del Po, potrebbero avere conseguenze significative sulla nostra costa, soprattutto per quanto riguarda il fenomeno della subsidenza. Un possibile abbassamento del fondale marino e il conseguente innalzamento del livello del mare potrebbe avere un impatto devastante sulle comunità e imprese che vivono lungo quel tratto di costa. Se è interesse comune tutelarne la sopravvivenza, le scelte politiche non potranno che tenere conto del contesto ambientale e climatico in cui ci muoviamo”.