Il 6 marzo presso la sala consiliare del Municipio di Portomaggiore è stato firmato un Memorandum di intenti, un’intesa che mette assieme l’amministrazione con i suoi uffici e la polizia locale, le parti sindacali e le associazioni di categoria nella lotta al caporalato.
Il Memorandum, approvato dalla Giunta comunale, è stato firmato per mano del Sindaco, Dario Bernardi, dalla Cooperativa CIDAS, per mano del suo vicepresidente Cristiano Capisani, dalle associazioni di categoria – Floriano Tassinari per Coldiretti, Francesco Manca per Confagricoltura e Stefano Calderoni per CIA – e dalle organizzazioni sindacali – Dario Alba per FLAI-CGIL, Milena Grassi per FAI-CISL e Mirko Cavallini per UILA.
L’accordo è nato in seno di un progetto ministeriale SIPLA (Sistema Integrato di Protezione per Lavoratori in Agricoltura) gestito dalla Cooperativa CIDAS sul territorio di Portomaggiore e in collaborazione con altri progetti mirati alla lotta locale al caporalato: Diagrammi e Oltre la strada Ferrara. A partire dalla primavera scorsa l’amministrazione comunale volendo farsi parte attiva e contribuire concretamente al contrasto del fenomeno dello sfruttamento dei lavoratori agricoli si è fatta promotrice di una serie di incontri con le organizzazioni sindacali, le associazioni di categoria del comparto agricolo, e con il coinvolgimento delle forze dell’ordine, per analizzare il fenomeno e gettare le basi per una collaborazione più strutturata.
L’intesa siglata oggi presenta il progetto per l’istituzione di un tavolo e di un osservatorio, che possano tenere alta l’attenzione e prospettare soluzioni efficaci: in primo luogo per la segnalazione di eventuali casi agli organismi competenti e alle forze dell’ordine, e in secondo luogo strutturare e stimolare la creazione di percorsi sicuri e regolari di accesso, per le aziende locali che hanno la necessità , alla manodopera, in particolare di cittadini stranieri.
“Le indagini e le operazioni delle forze dell’ordine nell’ultimo anno hanno confermato che esiste un problema vero sul territorio; ora siamo qui, tutti attorno a un tavolo con un obiettivo comune e condiviso e questo è per tutti noi un grande successo. – ha commentato il Sindaco – È un percorso molto innovativo che oggi avviamo ufficialmente e che auspichiamo porti risultati. Vanno create le condizioni per monitorare costantemente questo fenomeno, per occuparsene e procedere alla limitazione e allo sradicamento. Il caporalato e lo sfruttamento, oltre alla sofferenza portano a situazioni di degrado e compromettono l’integrazione e la già difficile convivenza con i cittadini. Su questo in particolare ho indicato come priorità la questione della sicurezza e la collaborazione con le forze dell’ordine è fondamentale. Il fenomeno però va affrontato a tutto tondo, anche con lo stimolo a creare percorsi di incrocio di domanda e offerta che siano tutelati e completamente liberi dall’illegalità. Ringrazio la Cooperativa CIDAS per il fondamentale supporto organizzativo e tutti coloro che sono presenti oggi al nostro fianco.”
“Abbiamo una forte vocazione agricola e al contempo una nutrita presenza di cittadini stranieri. – dichiara Enrico Belletti, Assessore con delega all’agricoltura – Abbiamo da una parte la difficoltà di reperimento di manodopera da parte delle imprese – un problema stringente per realtà che fronteggiano già diversi disagi come la siccità e i danni degli animali selvatici – dall’altra una gestione penalizzante, quando non illegale di questa preziosa forza lavoro da parte di criminali e malintenzionati. Speriamo di fare da stimolo per dei concreti passi in avanti.”
“Questo Memorandum nasce all’interno di un progetto SIPLA che la Cooperativa CIDAS ha gestito in diversi territori della Romagna e del ferrarese. In particolare sul territorio di Portomaggiore – interviene Anna Occhi coordinatrice del progetto per la Cooperativa CIDAS – gestendo il progetto per conto dell’amministrazione comunale abbiamo portato avanti un intervento multilivello che ha visto tre tipi di attività: la creazione e la conduzione di uno sportello d’ascolto, la costituzione di un’équipe multidisciplinare a supporto dei lavoratori agricoli su diversi aspetti, da quello psicologico a quello legale, e infine lo sviluppo di un rete territoriale tra i soggetti coinvolti nel fenomeno e da cui è scaturito proprio il documento progettuale siglato oggi.”
Le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria si sono dichiarate unanimemente grate all’amministrazione comunale, e alla Cooperativa CIDAS che l’ha supportata, e si congratulano per la dimostrata capacità di saper trovare, con spirito innovativo e grande senso di responsabilità, originali risposte ai fenomeni nuovi che si manifestano in una società in continuo e rapido cambiamento.
Gli stessi enti concordano nell’affermare che questo Memorandum è un successo ma è soprattutto un punto di partenza, un accordo in cui tutti i soggetti devono sentirsi impegnati attivamente, ognuno per la propria competenza. Da oggi quindi tutti i firmatari dell’accordo sono chiamati, da una parte, a combattere un fenomeno complesso che colpisce in profondità il territorio e, dall’altra, a portare avanti azioni preventive.
La rete e la sinergia che nascono oggi – concludono Le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria firmatarie – dovrà saper sviluppare un sistema fatto di sensibilizzazione e di azione che non lasci spazio al radicamento della criminalità organizzata e che possa salvaguardare il territorio da tutti i fenomeni di degrado sociale che ne conseguono.