Un polo culturale che ospiterà la nuova biblioteca comunale con spazi per laboratori, lettura libera, eventi, un centro di aggregazione urbano all’interno di un edificio dalla storia secolare. Questo il destino di Palazzo della Rovere a Savona, illustrato dal team di progettisti di Politecnica, cui è stato affidato da I.R.E. S.p.a. e Infrastrutture Recupero Edilizio Energia Agenzia Regionale Ligure, e dal Comune di Savona, il progetto di restauro e valorizzazione del grande edificio di impianto rinascimentale che con il suo cortile ricuce il nucleo della città storica, con la zona del porto.
Il progetto esecutivo è stato realizzato a valle di un’accurata indagine conoscitiva sugli aspetti strutturali e tipologici dell’edificio, il cui nucleo originario risale al XV secolo per opera di Giuliano da Sangallo su commissione della famiglia nobiliare Della Rovere. L’edificio nel corso del tempo ha subito diversi interventi, per diventare nel 1600 sede di una comunità di Clarisse e in epoca napoleonica assumere la funzione di tribunale che ha mantenuto fino agli anni 90 del secolo scorso.
Oltre 5000mq di spazi di cui 400mq all’aperto: oltre alla corte interna, che ospiterà nuovi alberi ed essenze, si aggiungono la terrazza superiore che verrà adibita ad orto botanico e le terrazze inferiori che ospiteranno un pergolato verde. Inoltre, i locali con accesso da via dei Vacciuoli e vico del Marmo saranno riaperti e utilizzati come spazi culturali legati alla biblioteca o per attività socioculturali. La grande scala ricavata nella torre dei Mullasana costituirà il tema architettonico più innovativo: un percorso verticale che accompagna il visitatore dall’ingresso su via Pia ai vari livelli riproponendo il volume a doppia altezza del quadrinartece ormai perduto.