A 35 anni dall’inaugurazione, la Cooperativa festeggia il restyling dello storico negozio.
Presenti alla cerimonia inaugurale il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, il vicepresidente di Coop Alleanza 3.0, Edy Gambetti e la direttrice generale della Cooperativa, Milva Carletti
È stata presentata oggi la nuova veste dell’ipercoop I Portali, lo storico presidio della cooperazione di consumatori a Modena: presenti alla cerimonia inaugurale il Sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, il vicepresidente di Coop Alleanza 3.0, Edy Gambetti, e la direttrice generale della Cooperativa, Milva Carletti.
Ipercoop I Portali: un po’ storia
Quando si accesero le insegne dell’ipercoop I Portali e di tutto il Centro commerciale era il 14 giugno del 1988. Si trattò, per i modenesi, di un’assoluta novità: l’ipercoop I Portali, aperto dall’allora Coop Modena, è stato infatti il primo ipermercato della città.
Tra i “pionieri” che lavorarono all’apertura nel negozio c’è chi, come Piero Calvanese, che ricopriva la carica di Responsabile Hobby e Tempo Libero settore No Food rammenta «di quei giorni, la cosa che ricordo meglio è la serata precedente all’apertura, quando ai soci fu data la possibilità di visitare il negozio senza fare acquisti, dalle facce e dai commenti capimmo che sarebbe stato un successo clamoroso».
«Oggi è difficile trasmettere cosa fu per noi l’inizio di quell’avventura, perché ipermercati e centri commerciali oggi sono parte dell’esperienza quotidiana di tutti. All’epoca, invece, stavamo davvero vivendo il futuro e ricordo che le gambe tremavano al momento in cui si sono alzate le serrande oltre le quali erano posizionate 35 stupende giovani cassiere emozionatissime» racconta Carla Boni, allora Responsabile casse. «Ho ancora chiaro nelle orecchie il rumore dei registratori cassa, così diverso dai bip di oggi, e l’arrivo di un mare di soci e clienti, tutti incuriositi ed emozionati come noi».
Nella storia locale di Modena, l’apertura del Centro commerciale e dell’ipercoop al suo interno, ha segnato l’inizio di una vera e propria rivoluzione nelle abitudini di acquisto dei consumatori modenesi e mutò profondamente la fisionomia di questa parte della città che attraverso profondi e complessi interventi, incominciò il percorso che l’ha portata a divenire uno dei poli commerciali attrattivi di Modena.
«Nei primi anni ‘80 l’amministrazione comunale di Modena, prima in Italia, approvò il piano che prevedeva Centri Commerciali e ipermercati. Coop Modena, guidata allora da, Alberto Severi, vinse il primo bando: I Portali. Fu così che quella prospettiva diventò il progetto che tutta la Cooperazione tra Consumatori, con la direzione di Ivano Barberini, analizzò e studiò» dichiara Mario Zucchelli, che ha ricoperto il ruolo di presidente in Coop Estense, che aggiunge «Da questo lavoro nacque il prototipo degli ipercoop e si concretizzò la scelta di affrontare con decisione l’innovazione distributiva. Una scelta che consentì una leadership durata più di vent’anni, che produsse grande sviluppo delle basi sociali e delle dimensioni aziendali. Questo ha rappresentato “I Portali”, ossia l’avvio di una fase piena di tanti e tanti successi della Coop».
Oltre che negozio di riferimento per soci e consumatori, l’ipercoop I Portali nella sua lunga vita è stato anche un set cinematografico. Nei suoi locali, sia in area di vendita che negli uffici, è ambientato il film del 1991 “Antelope Cobbler” del regista Antonio Falduto. Alcuni lavoratori e lavoratrici del negozio, in servizio all’epoca, furono coinvolti nelle riprese per ruoli di comparsa.
“La dispensa dei modenesi”: curiosità sui gusti all’ombra della Ghirlandina
Oggi l’ipercoop I Portali è abitualmente frequentato da quasi 30 mila soci Coop ed è un negozio di riferimento per tutta la comunità. Guardando i prodotti più venduti nella prima metà del 2023, da gennaio a maggio all’ipercoop I Portali, la fotografia che ne risulta fa pensare che questo negozio sia una sorta di “dispensa dei Modenesi”. Ma quali sono i gusti delle famiglie che vivono all’ombra della Ghirlandina?
Una prima curiosità è che il prodotto “alimentare” più acquistato (usando come base di questa classifica il fatturato generato dai singoli beni) è l’acqua naturale in bottiglia.
Peraltro, anche nell’ambito della categoria delle acque in bottiglia, quella naturale fa la parte del leone: quella “liscia”, infatti, rappresenta quasi l’80% dell’acqua venduta ai Portali nei primi 5 mesi dell’anno, relegando quella gassata a un ben distante 14%.
Di certo, però, i modenesi a tavola non portano solo acqua: lo dimostra un’analisi sui consumi di vino e birra che vede una buona predominanza dei primi sulla seconda, nonostante sia una “bionda” del formato bottiglia da 0,66 litri l’articolo più venduto di questa categoria. A parte questo primato, comunque, a livello aggregato è fuori dubbio che i modenesi preferiscano il vino: sommando quelli da tavola (che pesano l’11% del totale) e quelli tipici (il 54%), quasi due terzi degli alcolici da pasto sono prodotti enologici, mentre la birra rappresenta il 35% del mercato. Una curiosità: secondo quanto risulta dalle vendite rilevate ai Portali, i modenesi preferiscono il vino tinto: tra i vini tipici, infatti, il rosso rappresenta il 56% delle scelte di acquisto, contro il 39% dei bianchi.
Altrettanto emiliana è la sfida dei salumi: quali sono i preferiti delle famiglie della città? Senza grande sorpresa, secondo l’analisi delle vendite della “dispensa dei modenesi” è il prosciutto crudo a confermarsi il re della tavola: il 44% degli affettati venduti al banco salumeria appartiene a una delle tipologie di questo pregiato salume, seguito con un certo ritardo dal cotto (20%) e, a chiudere questo goloso podio, dalle mortadelle (9%). Che i modenesi preferiscono senza pistacchio, dato che ha questa caratteristica quella più venduta nel gruppo merceologico.