“La street art, con la sua espressività vibrante e la sua capacità di trasformare gli spazi urbani in veri e propri musei a cielo aperto, può svolgere un ruolo fondamentale come strumento educativo per i più giovani. Questa forma d’arte urbana non solo offre un modo creativo per esprimere sé stessi, ma può anche diventare un potente mezzo per disinnescare i conflitti e contrastare situazioni di fragilità, povertà educativa e marginalità sociale”. Ad affermarlo è Guido Ricci, presidente della cooperativa sociale La Lumaca, che racconta il progetto promosso a Modena al centro educativo MoMo, gestito dalla cooperativa per il Comune di Modena, in cui abbiamo realizzato un laboratorio di street art in collaborazione con l’associazione Euphonia, per coinvolgere i ragazzi e le ragazze residenti dell’area in un processo di riqualificazione urbana.
“La street art – prosegue Ricci – invita i giovani a esplorare le loro idee, a riflettere sulle questioni sociali e a trovare la propria voce nel contesto urbano in cui vivono. Attraverso la sua capacità di coinvolgere i giovani, disinnescare i conflitti e promuovere l’inclusione sociale, la street art si conferma come una forma d’arte potente e trasformativa, in grado di ispirare e creare un cambiamento duraturo e di avviare percorsi educativi coinvolgenti. E i nostri giovani sono preziosi, vanno coinvolti e valorizzati in modi coinvolgenti che li catturino e li ispirino, trasformando l’apprendimento in un’avventura affascinante e senza confini”.
Leggi l’articolo pubblicato su Il Resto del Carlino di Modena dell’1 luglio 2023.