Castello Green House, la prima CER cooperativa di Ferrara, si presenta alla città. Aperte le manifestazioni di interesse per aderire

“La Comunità Energetica Rinnovabile che abbiamo appena costituito è un’opportunità aperta a cittadini, imprese, associazioni ed Enti del Terzo settore che vogliano aderire a questo grande progetto cooperativo, che porterà vantaggi ambientali, sociali e di risparmio energetico ai propri membri e alla collettività. Abbiamo voluto organizzare questa iniziativa pubblica di presentazione, per raccontare alla città le potenzialità della CER e le modalità di adesione”. Con queste parole Massimo Buriani, neoeletto presidente di Castello Green House, la prima Comunità Energetica Rinnovabile (CER) in forma cooperativa di Ferrara, ha introdotto l’incontro organizzato in collaborazione con Legacoop Estense e Cooperativa di abitanti Castello venerdì 24 maggio a Ferrara, con la presenza dell’assessore regionale Vincenzo Colla. Castello Green House è stata formalmente costituita il 30 aprile 2024, da parte di 42 soci consumatori di energia e da cooperativa di abitanti Castello come socio produttore.

Il presidente di Castello Loredano Ferrari, nel saluto introduttivo, ha messo in luce il ruolo della cooperativa di abitanti nel percorso di nascita della CER: “Castello è impegnata da tempo nella direzione di una sempre maggiore sostenibilità ambientale. Abbiamo da poco portato a termine un percorso significativo di efficientamento energetico dei nostri edifici, concludendo lavori su 9 fabbricati, di cui 4 con Superbonus, e sostituendo la quasi totalità delle caldaie a condensazione obsolete. Nell’ultimo anno abbiamo inoltre lavorato con determinazione per promuovere la nascita di questa Comunità Energetica, predisponendo un progetto ed uno studio di fattibilità che prevede l’installazione, su tetti e terrazze condominiali degli edifici di proprietà della cooperativa, di impianti fotovoltaici che contribuiranno al contenimento delle spese elettriche condominiali”.

Vincenzo Colla, assessore allo sviluppo economico, lavoro e green economy della Regione Emilia-Romagna, ha evidenziato il ruolo della Regione nel sostenere queste esperienze: “abbiamo già concesso il finanziamento alla costituzione di 124 CER, che coinvolgono quasi 50.000 persone, e pochi giorni fa abbiamo deliberato il bando regionale per l’installazione degli impianti di produzione e accumulo dell’energia a servizio delle comunità energetiche. Crediamo molto nell’energia di prossimità, stiamo andando verso il superamento delle grandi centrali e la Regione sta investendo risorse per andare sempre più nella direzione dell’autoproduzione e autoconsumo. Le CER sono in grado di abbracciare un mondo molto ampio, stimolando una partecipazione dal basso e dando una vera risposta ambientale, che è la vera sfida contemporanea. È un’idea e una modalità davvero cooperativa, che è un tratto distintivo di questa Regione”.

Intervenuta all’incontro anche la direttrice di Innovacoop Chiara Franceschini, che ha presentato la piattaforma RESPIRA, di cui Innovacoop è partner tecnico: “uno strumento unico, realizzato da Legacoop per affiancare la costituzione di CER in forma cooperativa, mettendo in campo sia strumenti finanziari sia supporto tecnico. Da tempo stiamo affiancando coop Castello in questo percorso, che include anche l’accesso ai fondi regionali per le CER”.

Fabrizio Prandi – Responsabile Filiale di Bologna di Banca Etica, ha messo in luce la “scelta strategica, come banca, di sostenere a livello finanziario questi progetti, di cui condividiamo pienamente i valori”.

 

Ma cos’è esattamente una Comunità Energetica Rinnovabile?

Una CER è un insieme di cittadini, piccole e medie imprese, cooperative, Enti religiosi, associazioni del terzo settore, Enti pubblici locali e altre organizzazioni, che condividono l’energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti appartenenti a soggetti che aderiscono alla Comunità. La possibilità di costituire una CER è resa possibile a seguito dell’emanazione del Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica del 24 gennaio 2024, in recepimento della DIRETTIVA UE – RED II.

Le finalità delle CER sono quelle di fornire benefici ambientali, economici e sociali ai propri membri attraverso l’autoconsumo di energia rinnovabile e la riduzione dei consumi elettrici provenienti da centrali a gas.

 

Come aderire a Castello Green House?

Possono manifestare interesse ad aderire tre categorie di soci:

  • PRODUCER: produttori proprietari di impianti di energia rinnovabile (impianti fotovoltaici o eolici) che mettono a disposizione della Comunità tutta l’energia prodotta.
  • PROSUMER: produttori e autoconsumatori di energia rinnovabile, che possiedono impianti per soddisfare i propri bisogni e mettere a disposizione della Comunità la parte eccedente di energia prodotta.
  • CONSUMER: consumatori di energia elettrica, cioè soggetti che non possiedono impianti ma i cui consumi possono essere in parte coperti dalle eccedenza di energia prodotte nella Comunità.

L’energia eccedente il consumo del produttore, condivisa nella Comunità, sarà incentivata dal GSE – Gestore pubblico dei Servizi Energetici per 20 anni. Gli incentivi saranno variabili in funzione di diversi parametri e condizioni e saranno erogati direttamente alla Comunità che provvederà annualmente alla loro distribuzione ai soci produttori per ammortizzare gli impianti ed ai soci consumatori per alleviare il costo delle loro bollette elettriche.

I soci consumatori non devono cambiare gestore, ma potranno rimanere collegati al loro gestore abituale (Enel, Hera, o altri), il quale provvederà a comunicare al GSE i consumi annui di ciascun utente membro della CER.  La CER Castello Green House, di cui è promotrice la Cooperativa Castello è costituita anch’essa in forma cooperativa e provvederà, in occasione della Assemblea di approvazione del bilancio di esercizio, a ripartire sotto forma di ristorno ai soci consumatori, ai prosumer e ai produttori gli incentivi erogati dal GSE.

Per maggiori informazioni: cer@coopcastello.org

 

 

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