Dall’accoglienza al gardening al risparmio energetico alla rigenerazione sociale e urbana fino a una app che propone, con contenuti multimediali, la vita del defunto.
Mercoledì 6 dicembre dalle 9.30 presso il Media Center dell’Autodromo Dino e Enzo Ferrari di Imola si terrà la premiazione dei giovani finalisti di Rete Bellacoopia, quindicesima edizione del progetto di simulazione di impresa cooperativa di Legacoop Emilia-Romagna sostenuto dalla Regione.
Ai ragazzi e alle ragazze nativi digitali una foto non basta più. Tantomeno sulla tomba. C’è una narrazione, quella della vita del defunto, sia umano e sia animale, da comunicare ai visitatori, un racconto fatto di video, parole, immagini conservate nelle memorie digitali che attende solo di venire raccolto e messo a disposizione dei visitatori grazie al QR, quel ghirigori di segni che sempre più spesso si trova accanto ai monumenti o agli edifici storici e che, tramite una app, viene letto dagli smartphone. È quello che si propone di fare il progetto di impresa cooperativa QR TOMB dell’Istituto tecnico “Paolini – Cassiano” di Imola, una delle tante idee sviluppate anche quest’anno negli Istituti superiori della regione grazie alla Rete Bellacoopia, il progetto di Legacoop Emilia-Romagna sostenuto dalla Regione, giunto alla quindicesima edizione alla quale hanno partecipato oltre 1.400 studenti di 66 classi di 43 istituti superiori.
Sono stati 69 i progetti di impresa simulata nati dal lavoro di questi giovani, in collaborazione con i loro professori e i tutor di Legacoop, focalizzati sui temi della sostenibilità e dell’etica in stretta relazione con i 17 “Sustanaible Goals” da raggiungere entro il 2030 lanciati dalle Nazioni Unite.
“I Sustanaible Goals hanno lo stesso Dna della cooperazione – sottolinea la coordinatrice del progetto, Roberta Trovarelli di Legacoop Emilia-Romagna –. Interpretano in modo olistico la rete di relazioni che lega ecologia, equità, pace, economia, valori fondanti della nostra cultura di impresa. Rimetterli in gioco tra le giovani generazioni rafforza le possibilità che quegli obiettivi vengano ben compresi e raggiunti”.
Sono otto le classi finaliste che si ritroveranno martedì 6 dicembre dalle 9.30 alla grande festa conclusiva che si terrà a Imola presso l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari per presentare le loro proposte a un team di esperti che operano in imprese affini e che saranno chiamati a interagire con i ragazzi per valutare i progetti e la loro fattibilità. La prima parte della mattinata sarà dedicata agli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Ne parleranno con gli studenti Marisa Parmigiani, Responsabile Sostenibilità di Unipol, Veronica Armani presidente della sezione bolognese di AIESEC e Jonathan Ferramola, giornalista di Radio Città del Capo di Bologna. L’evento si concluderà con la premiazione secondo la graduatoria espressa da una giuria regionale – composta da rappresentanti di Impronta Etica, Regione Emilia-Romagna, Legacoop e Innovacoop – che ha valutato i business plan sulla base delle tre dimensioni dello sviluppo sostenibile: economica, sociale e ambientale.
La Rete regionale Bellacoopia è un progetto di promozione cooperativa supportato dalla Regione Emilia-Romagna. Negli oltre 15 anni di attività hanno partecipato all’iniziativa circa 18mila studenti di licei e istituti tecnici regionali. Nell’edizione 2018, che sarà presentata alla finale di Imola, le scuole saranno coinvolte in un percorso teorico e pratico sugli obiettivi di sviluppo sostenibile e sul ruolo che le imprese possono giocare nel loro conseguimento.
Questi i finalisti:
CA.S.A COOP, Istituto professionale “Alessandro Casali”, Piacenza (progetto per l’integrazione e l’accoglienza dei minori stranieri).
GREENDOOR, Liceo Scientifico “Ulivi”, Parma (produzione e vendita di prodotti ortofrutticoli coltivati secondo le tecniche del “fuori suolo”, con sistemi avanzati di illuminazione a led e notevole risparmio di risorse idriche).
TEOGENE, Liceo d’arte “G. Chierici”, Reggio Emilia (interviene sul tema della disabilità in campo sportivo, dedicandosi alla progettazione di ausili sportivi professionali, sviluppati anche attraverso il ricorso alla stampa digitale e 3D).
ORTOLUX, ITIS “Fermo Corni”, Modena (Giardino elettronico pensile per interni con microclima controllato elettronicamente).
NEXSTEP, Liceo Scientifico “E. Fermi”, Bologna (Progettazione, distribuzione e installazione di pavimentazioni costituite da materiale piezoelettrico o altre tecnologie che permettano di produrre energia con la pressione del calpestio).
QR TOMB, Istituto Tecnico “Paolini – Cassiano”, Imola (Ricordare un famigliare, un amico, un conoscente o un proprio animale defunto attraverso un’app, realmente realizzata come prototipo dai ragazzi, in grado di leggere appositi codici QR posti sulle lapidi che collegano lo smartphone a pagine univoche con informazioni e materiali multimediali che riassumono i momenti salienti della vita del defunto).
STOP LIGHT, Istituto Professionale Statale “Olivetti – Callegari”, Ravenna (Dispositivo luminoso antinebbia autoalimentato da pannelli solari, posto nelle fermate dei trasporti pubblici, che illumina la fermata e avverte l’autista della presenza di persone anche nelle giornate di minore visibilità).
RIQUÌ, Istituto tecnico tecnologico “Camillo Rondani”, Parma (Parte dalla riqualificazione fisica di un singolo edificio utilizzato come sede per arrivare alla riqualificazione sociale del quartiere Buffolara attraverso l’offerta di una variegata gamma di servizi rivolti ai cittadini).