La cooperativa Patfrut di Monestirolo ha acquisito il ramo d’azienda orticolo e quarta gamma del Cesac di Conselice. L’operazione di Patfrut è stata sostenuta anche dal sistema di Confcooperative e Legacoop al fine di tutelare gli interessi dei soci e dei lavoratori di Cesac, storica cooperativa fondata nel 1963 che ad inizio anno ha dovuto fare i conti con una crisi economico-finanziaria.
“Questo intervento – dichiara il presidente della Patfrut Roberto Cera – consente di salvaguardare 200 posti di lavoro, divisi tra gli stabilimenti Cesac di Medicina, Castel Guelfo e Conselice. Al tempo stesso, ci permette di rafforzare ulteriormente il nostro progetto industriale su patate e cipolle nel territorio bolognese e ferrarese, dando vita ad un importante polo di riferimento in grado di favorire la programmazione produttiva e commerciale ed offrire le migliori risposte agli agricoltori, attualmente alle prese con un andamento di mercato tutt’altro che positivo. L’operazione consente infatti di raggiungere sinergie strategiche nelle fasi di produzione, confezionamento e commercializzazione del prodotto così da garantire un maggior valore aggiunto alle aziende agricole”.
Patfrut, che costituisce una realtà leader nella lavorazione degli ortaggi e nell’ultimo esercizio ha commercializzato oltre 580mila quintali di prodotti orticoli freschi, vede adesso aumentare di oltre 250mila quintali la produzione di patate e di più di 260mila quintali quella di cipolle, diventando così la realtà italiana più importante del settore.
“L’offerta della Patfrut”, sottolinea poi il vicepresidente Aldo Rizzoglio, “si arricchisce anche della produzione di quarta gamma del Cesac: si tratta di patate, cipolle e carote già lavate, tagliate e confezionate, destinate al canale Horeca che nel 2016 ha assorbito oltre 63mila quintali di prodotto commercializzato dalla cooperativa di Conselice. Questa produzione favorirà, tra l’altro, il potenziamento dello stabilimento Patfrut di Medicina che comprende un apposito centro per gli ortaggi di quarta gamma”.
“Con l’intervento concretizzato in questi giorni – ricorda ancora il presidente Roberto Cera – Patfrut aumenta ulteriormente le sue dimensioni ed il suo peso specifico all’interno del settore ortofrutticolo regionale e nazionale, confermandosi una realtà sempre più dinamica e attenta al mercato, con un fatturato proiettato oltre i 90 milioni di euro, un patrimonio netto di 25 milioni, 420 addetti (70 fissi e 350 stagionali) per un totale di oltre 70mila giornate lavorative. La cooperativa può contare inoltre su 3 stabilimenti per il confezionamento del prodotto (Monestirolo, Molinella e Medicina) con una capacità lavorativa di oltre 100mila quintali al giorno. La produzione complessiva supera il milione di quintali per patate e cipolle, si attesta a 600mila quintali per la frutta (di cui 400mila pere e 100mila mele) e a quota 500mila quintali per le produzioni industriali. Per quanto riguarda le destinazioni, il 50-60% del prodotto è indirizzato alla GDO italiana, il 30-40% all’export, il rimanente 10% all’industria”.
“Questa operazione di acquisizione del ramo di Cesac”, conclude poi Cera “consente di compiere un significativo balzo in avanti al settore orticolo bolognese e ferrarese, per stare al passo con i continui e veloci mutamenti del mercato”. Permettendo un ulteriore sviluppo della Patfrut, l’acquisizione del ramo d’azienda orticolo e quarta gamma comporterà vantaggi anche per il comparto frutticolo nel quale la cooperativa ferrarese ha recentemente realizzato un importante investimento tecnologico. Si tratta dell’acquisto di una linea di lavorazione delle pere a calibratura in sospensione in acqua, che funziona ad analisi automatizzata della morfologia del frutto mediante diaframma ottici, primo esemplare di questa moderna tecnologica adottato in Italia ed Europa. “L’auspicio è che anche nel settore delle patate si possa presto realizzare il progetto messo in atto con successo da Opera, la filiale di Apo Conerpo costituita tre anni fa per la commercializzazione delle pere in forma aggregata con la collaborazione di cooperative e strutture private al fine di garantire ai produttori i migliori risultati”.