Legacoop, Confcooperative, Agci Emilia Romagna accolgono con soddisfazione un provvedimento importantissimo per le cooperative sociali: la Delibera della Giunta Regionale “Adozione delle linee guida regionali sull’affidamento dei servizi alla cooperazione sociale”.
Le linee guida sono il frutto del lavoro realizzato da tecnici ed esperti provenienti da vari ambiti (Dirigenti comunali, Docenti universitari, Dirigenti dei dipartimenti regionali, Cooperatori, ecc) che per molti mesi hanno studiato e approfondito un ambito complesso e in costante trasformazione. Il documento, discusso e approvato dalla Giunta, sarà uno strumento utile per i funzionari delle Istituzioni che hanno rapporti con le cooperative sociali.
L’ obiettivo della Commissione regionale della cooperazione sociale che ha promosso il lavoro, in coerenza alla legge regionale n.12 del 17 luglio 2014 sulla cooperazione sociale, era quello di fornire strumenti nuovi alle Pubbliche Amministrazioni in coerenza con lo spirito della legge. Le linee guida forniscono indirizzi per l’ utilizzo delle clausole sociali per valorizzare il lavoro svolto dalle persone svantaggiate, le modalità di realizzazione delle gare riservate, gli schemi per le procedure sotto o sopra soglia, formule per l’attribuzione del punteggio all’elemento prezzo, offrendo strumenti per ottimizzare e migliorare il corretto e trasparente rapporto fra pubbliche amministrazioni e cooperative sociali.
Nei prossimi mesi saranno organizzati dalla Commissione regionale della cooperazione sociale incontri territoriali per illustrare e valorizzare le linee guida.
Dalle Linee guida regionali sull’affidamento dei servizi alla cooperazione sociale escono indicazioni chiare per le stazioni appaltanti a tutela dei lavoratori e della qualità dei servizi agli utenti. La Regione Emilia Romagna riconosce così il ruolo fondamentale della cooperazione sociale e impegna le stazioni appaltanti a redigere bandi di gara capaci di tutelare la qualità del lavoro e la qualità dei servizi attraverso lo strumento della cooperazione sociale.
Innanzitutto, vengono fornite a tutte le stazioni appaltanti che operano nel territorio dell’Emilia Romagna indicazioni rispetto alle procedure delle gare per evitare che le gare a offerta economicamente vantaggiosa si trasformino a gare al massimo ribasso. Vengono suggerite quindi scelte tecniche riguardo alle formule per l’assegnazione di punteggi che disincentivano i ribassi di gara, premiando in modo netto la qualità sul prezzo offerto, punteggi minimi da raggiungere sull’offerta qualitativa pena l’esclusione dalla gara, la necessità di circoscrivere il peso dell’elemento prezzo rispetto l’elemento qualitativo.
In secondo luogo, viene sciolto il nodo del rapporto tra clausole sociali per il riassorbimento di manodopera e quella per l’inserimento di soggetti svantaggiati senza mettere in “competizione” le due tipologie di clausole. In sostanza, viene tutelato meglio sia il lavoratore nel caso del cambio di appalto sia il soggetto svantaggiato che può avere nuove possibilità di lavoro attraverso le commesse pubbliche a costo zero per le stazioni appaltanti.