«L’Alleanza delle Cooperative di Ferrara è al fianco dei soci lavoratori della cooperativa sociale Cidas che rischiano di perdere il posto di lavoro in seguito alla scelta dell’Asl di Ferrara di affidare alle sole associazioni di volontariato 2,7 milioni di euro per i servizi di trasporto sanitario. Cidas, l’unico soggetto imprenditoriale che ad oggi gestisce il trasporto sanitario, insieme ai dipendenti Asl e ai volontari, è stata di fatto esclusa dalla possibilità di candidarsi alla gestione del servizio». Sono le parole di Nicola Folletti, presidente dell’Alleanza delle Cooperative di Ferrara, il coordinamento delle tre centrali cooperative Legacoop, Confcooperative e Agci. L’Alleanza rappresenta anche le cooperative sociali del territorio, che hanno sviluppato professionalità e competenza nella gestione di servizi socio-sanitari e assistenziali e producono lavoro per oltre 2000 persone in questa provincia.
«L’Alleanza fa parte del Forum del Terzo Settore – prosegue Folletti – ed è favorevole al volontariato inteso come attività non retribuita svolta in affiancamento a quella professionale, non quando viene usato per sostituirsi al lavoro, riducendo di fatto le opportunità occupazionali. L’Asl ha facoltà di affidare il servizio al solo volontariato, ma poniamo dubbi sull’opportunità di questa scelta. Davvero un territorio ad alta disoccupazione come quello di Ferrara ha bisogno di sostituire i lavoratori con i volontari? Davvero i cittadini avranno lo stesso servizio di trasporto sanitario se a svolgerlo sono volontari che nella vita si dedicano o dovrebbero dedicarsi ad altre professioni? Davvero si ritiene che possano essere messe a confronto e in concorrenza le cooperative e altre imprese, che applicano il contratto di lavoro e rendicontano in modo trasparente l’attività economica, con le associazioni di volontariato, che non rispondono agli stessi obblighi di legge?»
«Come Alleanza delle Cooperative – conclude Folletti – chiediamo che a stanziamenti economici di questa portata corrisponda una gestione trasparente e rendicontata dell’attività e sollecitiamo controlli seri ed accurati su tutti i parametri definiti dalle normative vigenti. Auspichiamo inoltre che, nelle scelte di affidamento dei servizi socio-sanitari, vengano considerati quei soggetti in grado di garantire e tutelare la buona occupazione».