Cinque intense giornate, tra Ferrara e Modena, per festeggiare insieme ai soci e ai cittadini la Giornata Internazionale delle Cooperative con ospiti di eccezione: Ndileka Mandela, nipote di Nelson Mandela, e il collettivo internazionale di musicisti The Liberation Project, tra cui spicca il chitarrista Phil Manzanera. Grazie al sostegno di molte cooperative e alla collaborazione di diverse organizzazioni modenesi e ferraresi, oltre al concerto di The Liberation Project abbiamo portato nelle due città incontri e dibattiti sui temi dei diritti umani e della libertà.
Ndileka Mandela è arrivata a Modena sabato 6 luglio, proprio nella data in cui ricorreva la Giornata Internazionale delle Cooperative, che nel 2019 è stata dedicata al “decent work”, il lavoro dignitoso, che le cooperative di tutto il mondo promuovono e difendono quotidianamente. Come prima tappa, l’incontro istituzionale con il Sindaco Gian Carlo Muzzarelli, da cui Ndileka ha ricevuto la “Bonissima”: un riconoscimento dato dalla città alle donne impegnate socialmente per costruire un futuro migliore.
Nel pomeriggio Ndileka si è diretta a Campogalliano, dove al Centro Armonico Terapeutico ha partecipato a un confronto pubblico sulla violenza di genere, incontrando il gruppo di auto e mutuo aiuto Le Fenici, alla presenza del Presidente della Regione Stefano Bonaccini. In serata la cena di beneficenza, per raccogliere fondi da destinare a progetti di contrasto alla violenza
La mattina successiva, l’incontro al Pala Madiba sul tema dell’educazione dei giovani al dialogo e al rispetto, in un confronto con il vicepresidente di Arci Modena Gerardo Bisaccia.
Lunedì 8 luglio Ndileka è arrivata a Ferrara, accolta nella sede di via Carlo Mayr dai colleghi di Legacoop e Finpro con una torta decorata con la bandiera del Sudafrica e con una targa in stile “pop” tratta da una foto dell’album di famiglia di Ndileka con il nonno Nelson.
Dopo pranzo, la conferenza stampa nella Sala Arazzi del Comune di Ferrara, dove Ndileka Mandela, l’Ambasciatore del Sudafrica Shirish M. Soni e gli artisti di The Liberation Project hanno incontrato il Sindaco di Ferrara Alan Fabbri e gli assessori Gulinelli e Kusiak. Il Sindaco ha consegnato a Ndileka una targa di ringraziamento “per il suo impegno sociale a tutela dei diritti umani“.
The Liberation Project è un collettivo internazionale di musicisti che si fa portatore di un messaggio di libertà, attraverso le canzoni che hanno ispirato e celebrato le lotte di liberazione in Sudafrica, in Italia, a Cuba. Fanno parte della band Phil Manzanera (chitarrista dei Roxy Music e co-produttore dei Pink Floyd), N’Faly Kouyate (Afro-Celt Sound System e Peter Gabriel), Cisco Bellotti (Modena City Ramblers) e il ferrarese Roberto Formignani (The Bluesmen, oltre che presidente della Scuola di Musica Moderna di Ferrara). Dalle ore 19:00 di lunedì 8 luglio, negli spazi aperti di Wunderkammer lungo la Darsena, gli artisti e Ndileka si sono raccontati al pubblico nell’incontro “Cosa ci rende liberi. Liberazione e diritti umani”, moderato dalla giornalista de Il Resto del Carlino Claudia Fortini. Tra i temi affrontati: come è nata e si è sviluppata l’idea di The Liberation Project; il rapporto di Dan Chiorboli, musicista sudafricano di origine ferrarese, ideatore e produttore del progetto, con la sua città natale; il coinvolgimento di Phil Manzanera, che ha trascorso l’infanzia a Cuba durante la rivoluzione; il ruolo della musica nelle lotte di liberazione. Nelle parole di Ndileka Mandela: “la musica va oltre le singole culture. Il battito della musica ti unisce alle altre persone. Mio nonno si è nutrito anche di questo quando era in prigione. La musica gli ha dato la speranza di poter uscire dal carcere e lavorare per il suo popolo”.
Il mattino successivo, Ndileka Mandela ha incontrato le donne dell’UDI e del Centro Donna Giustizia, per conoscere da vicino le attività di supporto alle donne vittime di violenza e le iniziative promosse a sostegno dei diritti delle donne.
Al Consorzio Factory Grisù, Ndileka ha poi incontrato i giovani di Generazioni Emilia-Romagna, il network dei cooperatori under40 di Legacoop, e ha partecipato ad un’intervista per Web Radio Giardino insieme a una delegazione di lavoratori della cooperativa sociale CIDAS. In vari momenti della sua visita, Ndileka ha espresso grande interesse per il modello della cooperazione sociale, che in Sudafrica non è diffuso ma potrebbe rappresentare una risorsa preziosa per intervenire negli ambiti di maggiore fragilità, dalla violenza contro le donne all’educazione dei giovani nelle zone rurali. Il podcast dell’intervista alla Web Radio è scaricabile da questo link.
L’allerta meteo ci ha costretto a cambiare la location del concerto serale, inizialmente previsto all’aperto nel cortile interno del Consorzio Factory Grisù. In tempo record l’allestimento è stato spostato al Teatro Nuovo, che ha accolto l’entusiasmo di oltre 600 partecipanti. Qui la notizia.
Nell’ultima giornata di eventi, Ndileka Mandela ha fatto visita alla Scuola Primaria di Francolino, per incontrare la dirigente scolastica Lia Bazzanini, gli insegnanti e gli alunni, che hanno illustrato il bellissimo percorso di conoscenza della figura di Nelson Mandela, a cui la scuola è stata recentemente intitolata. Tra l’emozione generale, Ndileka ha scoperto la nuova targa affissa all’ingresso, prima di pranzare in compagnia dei bambini del campo estivo di UISP Ferrara, ospitato nei locali della scuola.
Nel pomeriggio, l’ultimo appuntamento con Ndileka Mandela: nei giardini della cooperativa Castello in via Medini si è tenuto un interessante dibattito sul tema dei diritti umani, dal titolo “Chi difende i difensori?”, insieme a Daniele Lugli del Movimento Nonviolento e con la moderazione di Sergio Gessi.