Nell’ambito del Convegno Nazionale di Antropologia Applicata organizzato dalla Società Italiana di Antropologia Applicata – SIAA, che quest’anno si tiene a Ferrara dal 12 al 14 dicembre, la cooperativa sociale CIDAS, in collaborazione con l’Università degli Studi di Ferrara e il Laboratorio di Studi Urbani, organizza una mostra fotografica ed un incontro dal titolo “Luoghi comuni – uno sguardo sulla città”, in programma giovedì 12 dicembre dalle 17 alle 19 presso Casa Cini, in via Boccacanale di Santo Stefano 26 a Ferrara.
L’incontro, che sarà anche l’occasione per inaugurare la mostra fotografica al pubblico, vedrà il saluto iniziale dell’Arcivescovo di Ferrara Mons. Gian Carlo Perego.
Al tavolo dei relatori siederanno Maria Luisa Parisi, antropologa di CIDAS, Giacomo Brini e Michele Lapini, fotografi professionisti che hanno realizzato percorsi fotografici in collaborazione con le persone richiedenti asilo e rifugiate accolte nei progetti di accoglienza e integrazione di CIDAS nei territori di Ferrara e Bologna.
Le rappresentazioni mediatiche delle città oggi sviluppano immaginari che necessitano di osservazioni approfondite e analisi consapevoli. In che modo i linguaggi visivi possono contribuire a re-immaginare lo spazio pubblico e come può l’antropologia offrire nuove rappresentazioni dei contesti urbani saranno i quesiti attorno ai quali si ragionerà durante l’incontro.
Giovedì 12 dalle 13 alle 20 e venerdì 13 dalle 13 alle 19, sarà possibile visitare la mostra fotografica che si compone di quattro percorsi.
“Luoghi Comuni”, che dà il titolo all’evento, propone le foto delle attività per l’integrazione realizzate da CIDAS nell’ambito dei progetti SPRAR/SIPROIMI (Sistema di Protezione per titolari di protezione Internazionale e per i Minori stranieri non accompagnati) per persone vulnerabili a Ferrara e a Bologna dove, insieme alla cooperativa CADIAI, si occupa di disagio psico-sanitario.
“A casa loro. Ri-tratti di famiglia” espone gli scatti che Michele Lapini ha realizzato con le famiglie che accolgono i rifugiati nelle loro case, nell’ambito del progetto Vesta.
“Futuri Prossimi” racconta per immagini l’idea di passato, presente e futuro delle ragazze e dei ragazzi, tra cui richiedenti asilo e rifugiati, che hanno partecipato al laboratorio organizzato dal festival di fotografia Riaperture, curato da Giacomo Brini.
Infine “Bologna d’aMer” è una collettiva su Bologna realizzata attraverso gli sguardi di chi giunge da lontano e vive questa città da una prospettiva diversa, con un focus su centro, periferia e spazi verdi.