Cooperative (Legacoop, Confcooperative e Agci) e Sindacati (Cgil, Cisl e Uil) hanno siglato il protocollo contro la violenza e la discriminazione di genere nei luoghi di lavoro. Il contesto è quello dell’assemblea dell’Alleanza delle Cooperative dello scorso 30 gennaio, a cui hanno partecipato Paola De Micheli, ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti; Stefano Buffagni, viceministro al ministero dello Sviluppo Economico e i segretari di Cgil Maurizio Landini, Cisl Annamaria Furlan e Uil Carmelo Barbagallo. Per l’Alleanza il presidente Mauro Lusetti e i copresidenti Maurizio Gardini e Giovanni Schiavone
«I cantieri non partono per scelte politiche, ma perché non sempre la partenza dei lavori genera consenso, anzi. Occorre avere più coraggio». Così il ministro alle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli. Per il viceministro al Mise Stefano Buffagni, «dobbiamo potenziare la legge Marcora per favorire la nascita di nuovi workers buy out. Questa è la cooperazione che vogliamo e che intendiamo valorizzare».
«Chiediamo che venga confermato negli importi e nell’entità il taglio del cuneo fiscale, perché è un elemento fondamentale per far crescere le retribuzioni e per iniziare un percorso di ridefinizione delle politiche fiscali. Questo in un percorso che metta in condizione le imprese di recuperare in chiave competitiva una relazione con il resto dell’Europa, che oggi è venuta meno». Lo ha affermato il presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, Mauro Lusetti che ha sottolineato il ruolo delle cooperative: «siamo una risorsa per il Paese mettiamo a disposizione il nostro saper fare rete».
«Abbiamo promosso il manifesto della “buona impresa”. Dentro c’è il nostro orizzonte, una guida per il futuro del Paese. Gli appalti sono una leva enorme di sviluppo. Così come gli acquisti della PA e il public procurement. La politica dovrebbe riacquistare il suo ruolo di guida. Il massimo ribasso non è l’unico nemico da abbattere. Soffriamo un intasamento delle fonti – ha detto Maurizio Gardini copresidente di Alleanza Cooperative – che danno vita a un pluralismo interpretativo che blocca il mercato. Troppo spesso le procedure finiscono nei tribunali. Il Fondo d’investimento e sviluppo infrastrutturale ha una dotazione pluriennale di decine di miliardi. Ne è stato speso uno “zero virgola”».
Sulle discriminazioni di genere, l’intesa impegna i firmatari a introdurre nei singoli CCNL nuove disposizioni tese a prevenire e tutelare forme di discriminazione, molestia o violenza di genere nei luoghi di lavoro, anche elaborando codici di condotta o linee guida, favorendo momenti collettivi di sensibilizzazione e formazione sul tema ai diversi livelli (nazionale, regionale/territoriale o aziendale).
Prevista, inoltre, la promozione di iniziative di informazione e di formazione per tutte le figure coinvolte, con lo scopo di prevenire l’insorgere di comportamenti molesti e violenti nei luoghi di lavoro attraverso la diffusione di una maggiore consapevolezza e capacità di discernimento del fenomeno e dei comportamenti a rischio. A questo fine vengono previste azioni di sensibilizzazione per il recepimento di uno specifico modello di dichiarazione attraverso una apposita delibera del Consiglio di Amministrazione della cooperativa.