Il giorno 24 febbraio presso la sede della Regione Emilia-Romagna, si è svolta una riunione del Tavolo del Patto per il lavoro tra le parti sociali ed Istituzionali firmatarie del Patto, per analizzare le conseguenze sulle attività produttive delle misure regionali e nazionali adottate per contenere e gestire l’emergenza epidemiologica da Coronavirus.
Erano presenti: il presidente della Giunta regionale Stefano Bonaccini, gli assessori uscenti Palma Costi e Patrizio Bianchi, gli assessori in pectore Vincenzo Colla, Alessio Mammi, Andrea Corsini e Raffaele Donini e i dirigenti degli assessorati più direttamente coinvolti.
Dopo una prima analisi delle diverse criticità che in questi primi giorni il sistema imprenditoriale ha messo in evidenza, da un primo confronto è emerso immediatamente come obiettivo fondamentale del tavolo quello di salvaguardare la continuità delle attività economiche. Questo anche in considerazione e compatibilmente con la difficoltà delle famiglie di organizzare i tempi di lavoro e di non lavoro derivanti dalla chiusura delle scuole.
Si è preso in considerazione una prima serie ancora molto generica di proposte: attivazione del sistema degli ammortizzatori sociali in deroga; richiesta di sospensione delle rate dei mutui per le imprese e proroga delle scadenze; sospensione del versamento di imposte, tasse e contributi previdenziali; riprogrammazione delle attività della formazione professionale e loro rendicontazione; proroga delle scadenze per gare pubbliche e concorsi; ecc.
Visto la rilevanza e la sfera di competenza dei temi trattati, ogni provvedimento futuro dovrà essere concertato e assunto d’intesa con il Governo nazionale. Gli strumenti da utilizzare per sostenere il sistema imprenditoriale e i lavoratori coinvolti, potrebbero essere simili per modalità e genere – con i dovuti adattamenti – a quelli adottati per affrontare l’emergenza del sisma 2012 e la successiva fase della ricostruzione (questo dovrà essere concordato comunque con il Governo).
Per questo il Tavolo regionale del Patto per il lavoro, che comprende le associazioni imprenditoriali e sindacali, si propone come cabina di regia e sede di coordinamento anche tra le Istituzioni e di collegamento con le Prefetture, che sono i terminali del Governo nel territorio.
Nel contempo dovranno essere attivati tavoli specifici con i diversi assessorati a seconda delle tematiche trattate, per elaborare proposte tecniche da sottoporre al Governo.
La prima e immediata richiesta del Tavolo regionale nei confronti del Governo centrale sarà duplice e di ordine metodologico:
1. Istituzione di una task force tra Regioni e Presidenza del Consiglio dei Ministri, al fine di raccordare i
diversi Ministeri coinvolti, accelerare l’assunzione delle decisioni ed evitarne la frammentarietà;
2. nomina di un Commissario straordinario che coincida con il ruolo di Presidente della Giunta regionale,
così come è avvenuto per il sisma e per la ricostruzione.
Questo pomeriggio si riunirà un Tavolo nazionale presso il Ministero dello Sviluppo economico, al quale
parteciperanno le Associazioni imprenditoriali – compresa l’Alleanza delle Cooperative Italiane –, che
affronterà i diversi temi all’ordine del giorno (già ieri sera l’Alleanza delle Cooperative ha avuto un primo
incontro con la Ministra delle politiche agricole Teresa Bellanova).
Nei prossimi giorni verranno emanate ordinanze specifiche in approfondimento e a integrazione dell’Ordinanza regionale n. 1 del 23 febbraio.
Alleanza delle Cooperative dell’Emilia-Romagna terrà tempestivamente aggiornate le cooperative associate su quanto avverrà tra i diversi livelli e tavoli: nazionale, regionale e territoriali.