La Fondazione Centro Studi Doc, che fa parte della rete Doc Servizi, ha lanciato due appelli per supportare urgentemente i lavoratori e le imprese del mondo dello spettacolo.
L’APPELLO PER I LAVORATORI DELLO SPETTACOLO
L’appello è indirizzato al Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Turismo, al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e al presidente Inps.
Sulla piattaforma Change.org, è possibile per i singoli cittadini firmare la petizione.
Il testo integrale dell’appello è disponibile sul sito della Fondazione.
Questi i 5 punti dell’appello:
- Chiediamo che l’indennità di malattia sia finalmente riconosciuta fin dal primo giorno, mentre ora è richiesto il versamento minimo di 100 giornate di contributi INPS dal gennaio dell’anno precedente: chiediamo semplicemente i diritti dei lavoratori degli altri settori.
- Chiediamo, per l’accesso alla Naspi, l’abolizione del “ticket” licenziamento in caso di licenziamento per giustificato motivo a causa della crisi Covid 19.
- Chiediamo che l’indennità di disoccupazione Naspi sia riconosciuta agli intermittenti dello spettacolo per tutti i periodi di sospensione di attività, anche in costanza di rapporto di lavoro, per un periodo almeno pari a quello lavorato, considerando anche le giornate di lavoro per prove.
- Chiediamo che l’accesso a un ammortizzatore sociale (FIS) sia garantito anche ai lavoratori intermittenti e sia commisurato alle giornate di lavoro svolto durante l’anno precedente e non solo al lavoro cancellato nel primo periodo di crisi.
- Chiediamo che sia garantito l’accesso a un ammortizzatore sociale (FIS) estendendolo ai lavoratori con meno di 90 giorni di anzianità con un unico committente, requisito quasi impossibile per chi non è socio dipendente di cooperative o di teatri stabili, e che sia previsto anche a piccole realtà con meno di 5 dipendenti.
L’APPELLO PER LE IMPRESE DELLO SPETTACOLO
L’appello è indirizzato al Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Turismo e al Ministero dello Sviluppo Economico.
Il testo integrale è disponibile sul sito della Fondazione.
Questi i 5 punti dell’appello:
- Chiediamo che, così come già previsto per il settore turismo, anche per le imprese dello spettacolo, beneficiarie o meno del FUS, siano sospesi i versamenti delle imposte, delle ritenute e degli adempimenti tributari in scadenza nel periodo compreso dal 23 febbraio al 30 aprile.
- Chiediamo la sospensione anche delle cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione e quelli conseguenti ad accertamenti esecutivi.
- Chiediamo la proroga dei versamenti IVA relativi alle fatture non incassate dai committenti.
- Chiediamo la definizione di misure di emergenza per l’accesso agevolato al credito e la sospensione del pagamento delle rate dei mutui per un periodo coincidente col perdurare della crisi.
- Chiediamo l’attivazione della Cassa Integrazione in Deroga attraverso uno specifico Decreto Legge che ne renda fruibile l’accesso a tutti i settori colpiti dalla crisi.