L’ultimo miglio è sempre difficile. Ma è vero anche che arrivati a questo punto “sarebbe molto più complicato tornare indietro che andare avanti”. Perché l’Alleanza ha progressivamente assunto autorevolezza, fino ad affermarsi come un riferimento a livello nazionale, per le istituzioni ma non solo.
Così il presidente di Legacoop e copresidente dell’Alleanza Mauro Lusetti ha sintetizzato lo stato dell’arte intervenendo in apertura dell’Assemblea dell’Alleanza che si è svolta il 13 luglio scorso a Roma. “Questa sala piena – ha spiegato – dà vigore alla nostra azione e consegna a ciascuno di noi una grande responsabilità. Ci aspettano sforzi importanti, ma per affrontarli è essenziale essere consapevoli di quel che siamo diventati. All’ultimo Congresso di Confcooperative tutti gli interlocutori che sono intervenuti hanno parlato anche di Alleanza. Così non era stato anche solo un anno e mezzo fa, con il Congresso di Legacoop, segno che in questi mesi abbiamo consolidato una presenza. Abbiamo dato consistenza alla presenza istituzionale ed esterna, ora ci aspetta una sfida essenziale: la costruzione interna, la messa in campo di un’organizzazione conseguente”. Lusetti ha ricordato alcuni dei passaggi che hanno segnato questo progressivo imporsi dell’Alleanza come punto di riferimento istituzionale, a partire dalla campagna Stop alle false cooperative. “Raccogliere 100mila firme non è stato un risultato scontato – ha spiegato – e ci siamo arrivati grazie non a una o all’altra centrale cooperativa, ma per la forza intrinseca all’Alleanza, che ha saputo raccogliere consensi su tutto l’arco dei partiti, le firme di tutti i sindacati confederali”. Ma non solo, altri sono stati i risultati fondamentali conseguiti insieme. Essenziale, ad esempio, è stato anche il passaggio sulla riforma delle BCC: “Abbiamo reagito uniti a un disegno che metteva in discussione alcuni punti cardine dell’ordinamento cooperativo, dall’intergenerazionalità all’intangibilità dei patrimoni, e abbiamo portato a casa una riforma accettabile”. Lusetti ricorda anche lo scudo sull’Iva delle sociali e l’azione per l’assetto fiscale delle cooperative agricole, ma anche la soluzione momentanea trovata per la tassa sui licenziamenti, che ora si riproporrà e dovrà trovare un esito conclusivo. “Siamo stati i primi con Confindustria – ha concluso Lusetti – a sottoscrivere l’accordo sulla rappresentanza, abbiamo svolto un’azione importante anche con gli europarlamentari e il livello europeo ed internazionale. Sta prendendo corpo una realtà che sarà decisiva per il nostro futuro. Siamo in Italia da 130 anni, buona parte dei quali li abbiamo passati divisi. Ora dobbiamo ricostruire un’unità che ci consentirà di offrire alle nostre imprese un supporto adeguato per crescere e guardare con fiducia al futuro”.