“Emergenza Lavoro”: centinaia di cooperatori e cittadini sono scesi in piazza a sostegno di Cidas, per riaffermare il diritto a un lavoro regolare

Piazza Municipale era gremita ieri pomeriggio a Ferrara,  in risposta all’”Emergenza Lavoro”: cooperatori, utenti e normali cittadini, chiamati a raccolta da Legacoop Estense e dall’Alleanza delle Cooperative per mostrare sostegno ai soci lavoratori della cooperativa sociale Cidas e ribadire con fermezza che il lavoro non si tocca.

_MG_7401_
Dodici posti di lavoro persi, a causa della decisione dell’Asl di Ferrara di assegnare i servizi di trasporto sanitario al solo volontariato, per un importo di oltre 2 milioni di euro. I dodici operatori di Cidas, che da anni gestiscono parte del servizio con professionalità, sono stati così “licenziati dal volontariato”, come ha affermato uno dei lavoratori nel suo intervento dal palco nel corso dell’iniziativa. Una mobilitazione dal basso per riaffermare il diritto dei cittadini a un servizio professionale e dei professionisti a un lavoro regolare, come recita lo slogan scelto dagli organizzatori.

«Dopo tanti anni i cooperatori sono tornati in piazza, a fianco non solo di Cidas ma di tutti i soci e lavoratori, per riaffermare che la nostra professionalità non è scontata, che il lavoro va pagato e che bisogna controllare chi fa il furbo». Sono le parole di Andrea Benini, presidente di Legacoop Estense, che ha aperto la manifestazione ringraziando dal palco i numerosi partecipanti, a partire dai moltissimi soci e lavoratori presenti in rappresentanza di diverse cooperative del territorio e non solo. «Da sempre la cooperazione collabora strettamente con il vero volontariato – ha proseguito Benini – con cui condividiamo la casa comune del Terzo Settore. Ma siamo contro l’uso strumentale del volontariato, per sostituire i lavoratori veri e professionali. Vogliamo dire no a chi nelle pieghe delle leggi scova il modo di risparmiare qualche euro, mettendo sullo stesso piano soggetti che hanno caratteristiche e obblighi molto diversi».

_MG_7373_

A seguire l’intervento di Alessio Zagni, presidente della Croce Rossa di Ferrara, che ha espresso «massima solidarietà a Cidas. Il volontariato vero, quello che vuole aiutare senza sostituirsi al lavoro dei professionisti, è al vostro fianco e mai sarà in competizione con voi».

Nelle parole di Massimiliano Solmi e Letizia Banzi, operatori della cooperativa Cidas, il racconto di una vita professionale spesa a servizio dei cittadini, svolgendo un servizio che richiede formazione, competenza, ed esperienza: «il volontariato è un valore aggiunto, non sostitutivo! Sarà realmente garantita la qualità del servizio ora che a svolgerla saranno solo i volontari che nella loro vita svolgono un’altra professione? È giusto che a occupare quello che era il nostro posto di lavoro ci sia qualcuno che percepisce già un altro reddito?».

Daniele Bertarelli, presidente della cooperativa Cidas, sottolinea che «la nostra cooperativa non può restare a guardare in silenzio scelte discutibili: non accettiamo di avere più doveri e meno diritti degli altri; non accetteremo che vengano messi in discussione altri servizi e a rischio ulteriori posti di lavoro. il problema non è l’importo di fatturato che Cidas perde, ma  sono i posti di lavoro regolari che perdono le persone, che meritano rispetto per la professionalità con cui svolgono il loro lavoro. Voglio ringraziarli tutti per come hanno onorato il loro lavoro e la cooperativa Cidas».

_MG_7389_

La manifestazione è stata per la cooperazione l’occasione di mettere in luce un tema delicato e trasversale, che non riguarda solo i 12 posti di lavoro del trasporto sanitario. A sottolinearlo Patrizia Luciani, socia lavoratrice della cooperativa sociale Le Pagine, che gestisce servizi culturali e per l’infanzia: «nel settore dei beni culturali è diffusa l’abitudine di assegnare a volontari, con turni di presenza e compenso, mansioni per i quali sono richieste specifiche competenze tecniche, impedendo di fatto a persone giovani e preparate di potersi inserire nel mondo del lavoro. È indispensabile trovare un equilibrio tra l’esigenza di fornire servizi qualificati, creare opportunità di lavoro per i giovani e garantire al volontariato di essere un supporto».

In piazza insieme ai cooperatori e ai cittadini erano presenti anche numerosi rappresentanti delle forze politiche, sindacalisti, amministratori: il sindaco Tiziano Tagliani e diversi amministratori del comune di Ferrara e di altri comuni della provincia; esponenti di tutti i partiti, dal PD al Movimento 5 Stelle, da Forza Italia alla Lega Nord. Un saluto di vicinanza anche da Roberto Crosara, presidente di Confcooperative, che insieme a Legacoop e AGCI costituisce l’Alleanza delle Cooperative Italiane.

_MG_7431_

A sostegno della manifestazione sono intervenuti anche Alberto Alberani, responsabile della cooperazione sociale di Legacoop Emilia Romagna, e Giovanni Monti, presidente di Legacoop Emilia-Romagna. «Troppo spesso le Pubbliche Amministrazioni – afferma Alberani – confondono il meritorio impegno delle Organizzazioni di volontariato con l’importante lavoro svolto d cooperatori sociali assunti con regolare contratto di lavoro». «In un momento delicato come quello che stiamo vivendo con l’ approvazione della legge di riforma del terzo settore e con il licenziamento delle linee guida per gli affidamenti alle cooperative sociali da parte della Regione Emilia Romagna – ha sottolineato Monti –  è incomprensibile l’esclusione della cooperativa sociale Cidas da un servizio che per anni ha svolto in modo inappuntabile e che occupa diversi operatori qualificati».

Legacoop e l’Alleanza delle cooperative hanno voluto una manifestazione costruttiva e non solo di protesta, dettagliando le seguenti proposte:

 

  1. difendere le esperienze cooperative, legittimate dalla L.381/91 oltre che dalla Legge Regionale 12 del 2014 che riconosce il ruolo e la funzione Pubblica della cooperazione, in coerenza con le recenti linee guida regionali per l’affidamento dei servizi e la disciplina dell’Accreditamento.
  2. Parità di trattamento con altri soggetti e quindi ritiro delle determina dell’ASL di Ferrara e revisione degli atti regionali inerenti l’affidamento di servizi di soccorso e trasporto alla luce degli effetti perversi che stanno producendo.
  3. Identiche condizioni di trasparenza per chi svolge servizi analoghi. Le associazioni di volontariato che fanno attività a carattere economico devono rendere pubblici: i bilanci, il costo del lavoro e dei rimborsi, la distribuzione degli utili, la verifica della prevalenza dell’attività di volontariato su quella professionale.
  4. Un luogo politico di confronto sul futuro del welfare, nel rispetto delle normative regionali, del nuovo codice degli appalti e alla luce della riforma del Terzo Settore appena approvata dal Parlamento, che peraltro prevede di introdurre limiti ai rimborsi dei volontari.

_MG_7429_

_MG_7310_

_MG_7382_

_MG_7317__v1

_MG_7311_

_MG_7438__v1

Fotografie Marco Caselli Myotis

 

« di 2 »

Leggi tutte le news