Un gregge di “Alpaca” avvistato al Salone del Libro di Torino. L’intervista a Daniele De Rosa, presidente della cooperativa di graphic designers di Ferrara

Si è appena concluso il Salone Internazionale del Libro di Torino, che anche quest’anno ha visto la partecipazione del settore Comunicazione dell’Alleanza delle Cooperative Italiane: uno stand dedicato e condiviso con le case editrici cooperative è stato animato da presentazioni di libri, incontri con autori, laboratori, attività di sensibilizzazione alla lettura e all’editoria di qualità.

 

Tra i protagonisti dell’iniziativa, anche Alpaca, la cooperativa di graphic designers di Ferrara che è stata invitata al Salone per presentare alcuni progetti innovativi. In primis, la versione opensource, digitale e accessibile dell’Inferno Dantesco.

 

Abbiamo intervistato il presidente di Alpaca, Daniele De Rosa, che ci ha raccontato la loro prima volta al Salone del Libro.

Daniele, che bilancio faresti di questa prima esperienza?

“Per noi è stata la primissima volta al Salone e siamo rimasti felicemente impressionati dalla quantità e qualità degli editori, dalle tante iniziative e interessanti conferenze e dal bel rapporto di scambio di esperienze e competenze instauratosi con le altre cooperative presenti”.

Come vi siete presentati in questo nuovo contesto?

“Le nostre parole chiave sono state innovazione, digitale e formazione. Alpaca si è presentata al Salone del Libro come un outsider: in uno spazio dove lʼeditoria fatta di pagine e libri “tradizionali” la fa da padrona, pensavamo di essere fuori luogo. In realtà abbiamo trovato un ambiente ricco di proposte innovative con
una visione sempre puntata al futuro e alle possibilità di evoluzione del mondo dellʼeditoria”.

Sappiamo che vi ha accompagnato in questo viaggio a Torino un ospite d’eccezione…

“Sì, insieme a noi cʼera lʼautore per eccellenza della letteratura italiana: Dante Alighieri! Il progetto più in mostra nel nostro spazio era, infatti, la “Topografia dellʼInferno Dantesco” [www.alpacaprojects.com/portfolio/dante] nella sua forma cartacea e digitale [www.alpacaprojects.com/inferno]. La tavola sinottica, elaborata dal team di Alpaca e patrocinata dalla Società Dante Alighieri [www.ladante.it], si pone come progetto di facilitazione grafica e divulgazione della letteratura italiana. Il progetto è stato pensato come compendio allo studio della prima cantica della Divina Commedia nelle scuole medie e, in particolare, rivolto ad utenti dai 12 ai 14 anni per il tipo di linguaggio iconografico utilizzato. Lʼesperienza del Salone del Libro ci ha dato qualche risposta in più (il progetto infatti è già stato testato allʼinterno di due scuole medie a Bracciano e Treviso e ha dato risposte positive da parte degli insegnanti): molti sono stati i ragazzi che si sono fermati a guardare e giocare con Dante e hanno apprezzato il progetto, anche chi non ha ancora affrontato il Sommo Poeta a scuola. In particolare una ragazza di 14 anni ci ha impressionati con la sua conoscenza della Divina Commedia e si è meritata un poster della Topografia Infernale in regalo! Il primo giorno di Salone abbiamo anche avuto lʼoccasione di tenere una piccola conferenza di presentazione del progetto che ha affrontato i temi dellʼeditoria digitale e della divulgazione come metodologie di facilitazione a scuola, in linea con le tendenze e i nuovi interessi di una generazione di nativi digitali. Ad una breve analisi sullo stato dellʼarte del digitale a scuola, abbiamo affiancato un excursus su alcune rappresentazioni della topografia dellʼinferno dantesco nella storia”.

Quali altri progetti avete deciso di mettere in mostra?

“Prima di tutto, abbiamo parlato di Comunicazione Aumentativa Alternativa, ambito che stiamo studiando e
sperimentando approfonditamente allʼinterno del nostro Lab [www.alpacaprojects.com/laboratory] e su cui abbiamo piacevolmente riscontrato un forte interesse anche da parte di piccole case editrici e cooperative; il progetto per il sociale su cui stiamo lavorando con la rivista Viceversa [www.alpacaprojects.com/portfolio/viceversa], un piccolo giornale nato da un laboratorio di scrittura per genitori con bambini con disabilità e che funge da strumento di auto-mutuo-aiuto, fortemente voluto dal Servizio Integrazione Disabili del Comune di Ferrara e arrivato al suo secondo numero che oggi “viaggia” nelle scuole e tra le mani di tanti insegnanti; il progetto di divulgazione del territorio con la testimonianza della pubblicazione Polvere Urbana [www.alpacaprojects.com/portfolio/polvere-urbana] quale esempio di metodologia e approccio alla divulgazione accessibile delle informazioni e strumento di comunicazione efficace, sviluppato con lʼOrdine degli Architetti di Ferrara, per raccontare la rinascita della palazzina ex-MOF e la rigenerazione di una parte della città!”.

Conclusioni?

“Il Salone è stata unʼesperienza interessante e ricca di spunti, abbiamo incontrato nuovi amici, vecchie conoscenze (in particolare nel mondo dellʼillustrazione per ragazzi) e non nascondo che siamo tornati a casa con qualche libro in più, perché al Salone del Libro non si può resistere ad una bella copertina autografata da qualche autore!”.

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