“Evoluzione del sistema sociale: quali risposte dalla Riforma del Terzo Settore?”
Lunedì 19 giugno a Palazzo Europa si è tenuto l’incontro promosso dall’Alleanza delle Cooperative Sociali, in vista della discussione in Parlamento della Riforma del Terzo Settore
Modena, 19 giugno 2017 – Terzo Settore e Impresa Sociale sono argomenti estremamente attuali tanto per la Cooperazione Sociale quanto per la Comunità nel suo complesso, che si trova oggi portatrice di nuovi bisogni cui il sistema di welfare pubblico fa sempre più fatica a dare adeguata risposta.
In più occasioni AGCI, Confcooperative e Legacoop si sono dichiarate fermamente convinte della necessità di una Riforma: in un contesto in cui cambia la domanda e, con essa, la mappa dei bisogni, il nostro sistema, sempre più schiacciato dall’equilibrio dei conti pubblici, sarà sempre meno capace di fare fronte all’evoluzione in corso. In più, si sono indeboliti i fattori di solidarietà, tra questi la famiglia, mentre crescono le aree di marginalizzazione e di esclusione.
“Il sistema di welfare necessita assolutamente di una riorganizzazione– ha dichiarato il portavoce del Coordinamento modenese dell’Alleanza delle Cooperative Andrea Benini, per conto di AGCI, Confcooperative Modena e Legacoop Estense – e in questa il Terzo Settore, in particolare la cooperazione sociale, può giocare un ruolo centrale. Abbiamo salutato con favore, a suo tempo, l’approvazione da parte del Parlamento della Legge Delega per la riforma del Terzo Settore (Legge 106/2016): finalmente si stavano ponendo su basi reali ed equilibrate il riconoscimento e la valorizzazione di un fenomeno che ha da tempo assunto un ruolo importante nelle vicende sociali ed economiche del nostro Paese. Una realtà che ha continuato a crescere anche negli anni della crisi, dando forma e sostanza ai principi costituzionali di solidarietà e sussidiarietà.
Ma nella cornice di una valutazione in generale positiva, il Decreto attuativo sull’Impresa Sociale contiene un passo indietro rispetto all’orizzonte che ha caratterizzato la Legge Delega: la mancata armonizzazione fra la nuova disciplina sull’impresa sociale e le normative specifiche dei diversi soggetti del terzo settore. Un elemento che, se non risolto, creerebbe una forte discriminazione a danno della cooperazione sociale.
Riteniamo quindi doveroso informare i Parlamentari che saranno chiamati a discutere questa Legge della necessità di salvaguardare un’esperienza come quella della cooperazione sociale, che ha saputo dimostrare di essere uno dei pilastri fondamentali che reggono il nostro sistema di welfare. Di questo abbiamo parlato assieme all’Onorevole Patriarca – componente della Commissione Affari sociali della Camera – che ci ha illustrato lo stato della discussione in Commissione e ha ascoltato con attenzione le nostre valutazioni, di cui si farà portatore.”