Lutto nel mondo cooperativo per l’improvvisa scomparsa di Massimo Matteucci: “se ne è andato un grande cooperatore, un esempio per le vecchie e le nuove generazioni”

Lutto nel mondo cooperativo. Il 15 agosto è scomparso improvvisamente, colpito da un malore mentre era in barca con amici, Massimo Matteucci, fino a pochi mesi fa presidente di CMC: uno degli uomini più stimati nel mondo cooperativo a livello nazionale.

Massimo Matteucci era entrato nella cooperazione nel 1973, poco più che ventenne. Dal 1979 al 1988 è stato responsabile del servizio Personale della Divisione Costruzioni Italia di CMC, dove è divenuto poi responsabile del Servizio centrale relazioni industriali e politiche del lavoro. Nel 1990 è stato nominato direttore della Direzione del personale, Organizzazione e Sistemi informativi, sei anni più tardi è divenuto presidente. Nel corso del suo mandato Matteucci ha saputo con scelte coraggiose e innovative traghettare la cooperativa ravennate fuori dalle difficoltà. Lo ha fatto mantenendosi sempre fedele alla forma e ai valori cooperativi, innovando e compiendo scelte coraggiose, come quelle di puntare sulle grandi opere e sull’internazionalizzazione dell’attività, mantenendo il radicamento nella propria città per cui si è sempre speso.

“Con Massimo Matteucci se ne è andato un grande cooperatore, un esempio per le vecchie e le nuove generazioni. Legacoop Estense si unisce ai colleghi ravennati e alla famiglia nelle più sentite condoglianze”, ha commentato il presidente di Legacoop Estense Andrea Benini.

“Con la scomparsa di Massimo Matteucci tanti di noi hanno perso un amico e tutta la cooperazione un uomo franco e coraggioso, appassionato, capace di innovazione nella fedeltà ai propri valori e alle proprie radici”, il ricordo presidente di Legacoop Nazionale Mauro Lusetti. “Sotto la sua guida – ha proseguito Lusetti – CMC ha saputo risollevarsi da un momento di difficoltà, negli anni Novanta, per divenire oggi un esempio di successo imprenditoriale, una realtà sana in un settore segnato da difficoltà generalizzate. In questo Matteucci ha messo a frutto il proprio coraggio e la capacità di innovare ma anche e soprattutto la fedeltà a quella storia dentro cui era nato e cresciuto”.

“La tragica notizia della morte di Massimo Matteucci – si legge in una nota di Legacoop Romagna  è un durissimo colpo per il movimento cooperativo, non solo di Ravenna e della Romagna, ‎ma di tutto il Paese. Perdiamo un grande protagonista della vita economica, sociale e culturale, un uomo di enorme valore che nella sua vita ha saputo compiere scelte strategiche difficili e importanti, sempre nell’interesse dei soci e in difesa dei principi in cui tanto credeva”.

Il 18 agosto, dopo la benedizione alle camere ardenti, il corteo funebre si è diretto verso la sede della CMC, di cui Matteucci è stato presidente fino al maggio scorso, quando si era dimesso dopo aver preparato e messo in atto un ricambio generazionale capace di garantire alla cooperativa nuove stagioni di crescita e sviluppo, nel radicamento ai valori e al territorio. Qui ad attendere il feretro c’era uno striscione con cui soci e dipendenti hanno voluto dare l’ultimo saluto.

 

 

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