Pur in presenza di una normativa che regola la parità di trattamento tra uomini e donne (cfr. Decreto Legislativo 11 aprile 2006 n. 198 (ex art. 9 L. 125/91), poi modificato dal D. Legislativo 25 gennaio 2010 n. 5 in attuazione della direttiva 2006/54/CE relativa al principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione), il fenomeno del gender pay gap resta un problema particolarmente urgente da affrontare.
Le politiche salariali o di progressione di carriera, l’organizzazione dei tempi di lavoro, la presenza o assenza di servizi complementari (nidi aziendali, servizi di accompagnamento, …) possono contribuire alla disuguaglianza. Si tratta di un problema che accomuna tutti i paesi europei, tant’è che la Commissione UE ha inserito tra i propri obiettivi del biennio prossimo otto azioni per ridurre il divario retributivo di genere.
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