Nel corso dell’Assemblea di Legacoop Estense del 12 aprile, al Baluardo della Cittadella di Modena, la parte riservata alle associate è stata dedicata al confronto sulle linee guida per la buona governance, prodotte da Legacoop Emilia-Romagna (Linee Guida Buona Governance Legacoop Emilia-Romagna)
Il documento definisce i criteri per la corretta strutturazione di un sistema di corporate governance aderente ai principi cooperativi, suddivisi in sei ambiti: porta aperta; informazioni per una partecipazione attiva; partecipazione e Organo assembleare; partecipazione e Organo amministrativo; linee evolutive dei diversi sistemi di amministrazione e controllo; gruppi societari.
Su ognuno di questi temi, Legacoop ha individuato due cooperative che potessero illustrare le best practice messe in campo per migliorare la governance e dare concretezza ai valori cooperativi. Ecco una sintesi delle principali posizioni!
PORTA APERTA
Ivano Chezzi, presidente di Granterre/Parmareggio
“Abbiamo il 91% della prevalenza mutualistica. Per diventare socio occorre un percorso di condivisione dei principi, della reputazione e della qualità. Tutti i soci devono essere in grado di capire il processo che porta alla valorizzazione del loro prodotto lungo la filiera ed essere così partecipi della costruzione della cooperativa”
Patrizia Caniati, presidente Coopser
“Oggi siamo 300 addetti, di cui 287 soci lavoratori (circa il 95%). Negli ultimi anni, ci siamo chiesti cosa potevamo fare per recuperare lo spirito e i valori cooperativi, soprattutto tra i giovani. Cosa fare per garantire il rinnovamento? Con la figura del socio speciale, abbiamo adottato un regolamento per consolidare il vincolo sociale: grazie a un percorso di inserimento di due anni, che promuove la conoscenza dei valori cooperativi e incentiva la partecipazione, il socio speciale può così diventare un socio a tutti gli effetti, formato e consapevole”
INFORMAZIONI PER UNA PARTECIPAZIONE ATTIVA
Loredano Ferrari, presidente cooperativa Castello
“Con i nostri 1000 soci, la cooperativa di abitanti Castello è una piccola città dentro la città. Abbiamo provato a rimettere in campo quei metodi di autogestione che ci caratterizzavano all’origine, costituendo un gruppo di cittadinanza attiva. Ci siamo così aperti alle esperienze messe in campo dalla cooperazione sociale, condividendo progetti rivolti al bene comune e all’inclusione sociale”
Lina Pinto, consigliera delegata alla comunicazione interna e responsabile dei sistemi integrati di gestione di Mediagroup98
“Madiagroup98 è un’impresa diffusa, composta da 250 soci dislocati su molte sedi. Abbiamo quindi messo in campo strumenti per garantire un corretto flusso di informazione e consolidare il senso di appartenenza. Primo tra tutti, la nostra intranet aziendale con cui trasmettiamo non solo le notizie ma anche il nostro sistema valoriale. Questo, insieme ai momenti di condivisione, garantisce la circolarità delle informazioni”
PARTECIPAZIONE E ORGANO ASSEMBLEARE
Marta Puviani, responsabile settore produzione della cooperativa sociale Gulliver
“Cosa si aspettano i nostri soci per il futuro? Abbiamo scelto di coinvolgerli nell’ideazione e pianificazione del piano strategico, perché crediamo che le persone possano produrre un cambiamento. Abbiamo elaborato un documento di consultazione online, con cui siamo riusciti a produrre una visione condivisa dal basso”
Massimo Genari, presidente Copego – Consorzio Pescatori di Goro
“Al Copego le votazioni del consiglio di amministrazione vengono fatte tenendo le urne aperte per due giorni, per garantire la massima partecipazione della base sociale. Considerando inoltre che a Goro la metà degli abitanti lavora nelle cooperative di pesca, i momenti di condivisione, partecipazione, aggiornamento sono molto più frequenti dei momenti ufficiali: mensilmente la cooperativa si confronta con i propri soci”
PARTECIPAZIONE E ORGANO AMMINISTRATIVO
Daniele Bertarelli, presidente cooperativa sociale Cidas
“A partire da dicembre rinnoveremo in modo sostanziale il nostro regolamento elettorale. Il nostro obiettivo è dare voce e rappresentanza a diverse tipologie di soci, per questo chi siede in CdA non sarà in direzione operativa, e viceversa”
Barbara Lodi, responsabile Servizio di Ingegneria e Progettazione di CPL Concordia
“Governance cooperativa” e “bilancio e strategie di impresa” sono gli argomenti della formazione messa in campo per i consiglieri di amministrazione. Gli incontrii sono stati organizzati in orario extralavorativo e hanno partecipato più di 50 persone: pensiamo di aver risposto ad un esigenza davvero reale
AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO
Nadia Ferrarini, presidente di CSC
“Pensiamo sia importante la presenza in consiglio di amministrazione di figure esterne alla cooperativa: l’occhio di chi non vive la quotidianità può portare una visione oggettiva e lucida, oltre a introdurre nuove competenze e aiutare la cooperativa a raggiungere gli obiettivi strategici”
Andrea Mascherini, presidente di Coop Reno
“Fino a poco tempo fa Coop Reno aveva un sistema duale: il consiglio di sorveglianza (che rappresenta i soci) era distinto dal consiglio di gestione. Questo ha comportato l’allontanamento dei soci dalla cooperativa. Nel 2016 il modello è stato ripensato, con l’introduzione di un modello tradizionale ma aggiornato e rinnovato. Sono stati definiti molto bene i poteri del presidente (che rappresenta i soci) e quelli del direttore generale. Gli over 65 non possono essere più di un terzo nel CdA, che per almeno un altro terzo deve essere composto da donne e giovani”
GRUPPI SOCIETARI
Enrico Messori, presidente cooperativa Bilanciai
“Nel 1993 la cooperativa ha cominciato a muoversi sui mercati esteri. Nel 1999 è nata Bilanciai International, partecipata al 100% dalla cooperativa, che gestisce le società del gruppo”
foto© Elisabetta Baracchi 2018