Si è tenuta giovedì 12 aprile, al Baluardo della Cittadella di Modena, l’annuale Assemblea delle Cooperative associate a Legacoop Estense. Una realtà che conta 217 cooperative associate, fra Ferrara e Modena, e rappresenta circa 550.000 socie oltre 30.000 occupati.
Nella prima parte del pomeriggio, riservata alle associate, presidenti, consiglieri di amministrazione e soci si sono confrontati sul documento per la buona governance, prodotto da Legacoop Emilia-Romagna per tracciare le linee guida che possono favorire una corretta gestione d’impresa, secondo i criteri e principi della cooperazione. “La funzione, tipica della cooperativa, di rispondere a un bisogno è in radice diversa da quella della società a scopo di lucro, ed è tale differenza che contribuisce a creare democrazia nel mercato dove si devono confrontare non solo prodotti, ma anche modelli d’impresa” – ha affermato il presidente di Legacoop Emilia-Romagna, Giovanni Monti, chiamato a illustrare il documento –. “Proprio per queste ragioni è importante che le cooperative adottino strumenti e comportamenti che garantiscano buona governance”. Favorire la partecipazione dei soci, informarli e formarli per renderli attivi e consapevoli; predisporre il ricambio generazionale attraverso l’affiancamento a nuovi consiglieri di amministrazione; monitorare l’adesione ai principi cooperativi anche da parte delle società controllate: queste sono solo alcune delle linee guida che le cooperative presenti hanno approvato, dopo essersi confrontate su alcune delle best practice già messe in campo.
Alle 17:00 sono state invece aperte le porte agli invitati, per la parte pubblica dell’assemblea, dedicata principalmente ai temi dello sviluppo sostenibile. “Abbiamo voluto qui con noi il professore Enrico Giovannini, fondatore e presidente dell’Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile, perché è nel solco dei 17 obiettivi sanciti dall’ONU nell’Agenda 2030 che qualsiasi soggetto voglia fare impresa nel futuro deve muoversi – ha sottolineato il presidente di Legacoop Estense Andrea Benini, nell’apertura della propria relazione –. Molti obiettivi dell’Agenda intersecano i 7 principi di identità cooperativa, che già contengono indicazioni chiare su come declinare l’azione economica secondo criteri di responsabilità e solidarietà”. A tal proposito, alcuni dati relativi alle associate risultano particolarmente rilevanti: l’89% dei contratti di lavoro applicati è a tempo indeterminato; il 59% degli occupati sono donne; il 72% degli utili sono destinati a riserva, al fine di capitalizzare le cooperative a favore delle generazioni future. “Promuovere legalità, lavoro dignitoso e redistribuzione della ricchezza, al fine di contrastare le disuguaglianze, sono obiettivi su cui lavoriamo quotidianamente. Lo facciamo con il contrasto alle false cooperative e con il sostegno ai territori e alle comunità che abitiamo”.
La parola è poi passata a Enrico Giovannini, già presidente Istat e Ministro del Lavoro, che sull’“utopia sostenibile”ha recentemente pubblicato un volume: “il vero nonsenseè pensare che l’attuale modello economico e sociale sia sostenibile.L’attuale modello sta andando verso il collasso.Invertire la rotta verso un’utopia sostenibile non solo è possibile, ma è soprattutto necessario”.
Il dibattito che ne è seguito, moderato dal direttore di TRC Ettore Tazzioli, ha coinvolto il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, i Sindaci di Modena Gian Carlo Muzzarelli e di Ferrara Tiziano Tagliani, e rappresentanti delle cooperative e del mondo economico e associativo. CPR System, Cidas, Cantine Riunite&Civ, Giulio Bellini, Politecnica, CMB, Coop e Conad hanno portato le proprie esperienze sui temi della rigenerazione urbana, della responsabilità sociale di impresa, dell’evoluzione nei sistemi di welfare, della sostenibilità ambientale.
Le conclusioni sono state portate dal presidente di Legacoop Nazionale Mauro Lusetti: “siamo una delle istituzioni più longeve di questo paese. Siamo nati per ridurre le differenze e creare lavoro nuovo, lavoro buono. Finché saremo in grado di fare questo sicuramente avremo ancora altri 130 anni di vita”.
(Enrico Giovannini)
foto© Elisabetta Baracchi 2018