Riguarda i 600 lavoratori della cooperativa ed entrerà in vigore il primo dicembre con validità fino al 30 novembre 2023. Grande soddisfazione dei sindacati Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil.
Tra i punti dell’ accordo il rafforzamento della previdenza complementare, con l’ aumento dall’ 1% all’ 1,5% del contributo a carico dell’ impresa, il riconoscimento di un’ indennità giornaliera di disponibilità per la reperibilità, un contributo economico a sostegno delle spese per gli asili nido e un contributo per prevenire e contrastare la violenza contro le donne e di genere e le molestie nei luoghi di lavoro. «Con la sigla di questo contratto si rafforza e rilancia il sistema delle relazioni sindacali, si prevede un significativo ampliamento del ruolo e dell’ agibilità delle rsu e degli rls».
Di seguito l’intervista del Resto del Carlino Modena, a firma Silvia Saracino, a Daniele Benzi, responsabile risorse umane CMB
scarica l’articolo del Resto del Carlino CMB_17ottobre
É una svolta decisa verso il welfare aziendale e la tutela delle famiglia la direzione presa da Cmb nel nuovo accordo integrativo aziendale sottoscritto con le sigle sindacali di settore, Fillea Cgil, Feneal Uil e Filca Cisl e che entrerà in vigore dal primo dicembre con validità fino al 30 novembre 2023.
Nella storica cooperativa di muratori e braccianti dove le donne sono il 15%, tutte negli uffici, su un totale di 600 dipendenti per la maggior parte operai nei cantieri, l’ attenzione alle esigenze delle mamme (ma anche dei papà) è significativa.
«Abbiamo rinnovato il contratto collettivo aziendale dopo dieci anni e questa volta è applicato a tutte le nostre sedi (Carpi, Roma e Milano) mentre in precedenza veniva siglato a livello territoriale».
«La novità principale è il contributo per il pagamento dell’ asilo nido, un tema molto attuale e affrontato anche dal Consiglio dei Ministri. Assegniamo un contributo economico per la frequenza dell’ asilo nido e la scuola di infanzia pari al 50% della retta mensile sostenuta, entro un determinato tetto concordato con i sindacati e ne hanno diritto tutti i nostri dipendenti con figli piccoli».
«Abbiamo voluto dare un aiuto non simbolico ma concreto, in un’ ottica di responsabilità sociale. Oggi il termine ‘welfare aziendale’ è abusato, noi abbiamo voluto applicare misure concrete, apprezzabili e che hanno ricadute sociali».
«Abbiamo introdotto maggiore flessibilità nell’ orario di lavoro: nell’ entrata e uscita è consentito un margine di un’ ora e la pausa pranzo può variare da 60 a 120 minuti. L’ orario è più elastico, opgnuno può scegliere come applicarlo: così diamo la possibilità di tornare a casa a pranzo e maggiore elasticità ai dipendenti che arrivano da fuori città».
«I dipendenti, compatibilmente con le loro mansioni, possono scegliere due giorni del mese in cui lavorare fuori dal proprio ufficio».
«Sì, in particolare per agevolare il rientro al lavoro delle neo-mamme: possono ricorrere al part-time o alla modalità smart-working in forma più ampia fino a quando il figlio compie 3 anni. E abbiamo rafforzato l’ attenzione e il monitoraggio nei confronti di mobbing, molestie sul luogo di lavoro e violenza di genere».
«No, nella nostra azienda non si sono mai verificati casi di questo genere ma abbiamo volentieri colto la sensibilità del sindacato sottoscrivendo maggiore impegno a rispettare i protocolli nazionali. Ogni persona che lavora in Cmb può rivolgersi all’ ufficio del personale e trova ascolto e attenzione».
«Sì, tenendo conto dell’ andamento dell’ azienda e della valutazione di ciascuno, il premio può essere incrementato fino al 40% in bae al coinvolgimento del lavoratore».
I sindacati plaudono al contratto, voi come lo giudicate?
«E’ uno strumento di gestione delle risorse umane in grado di soddisfare le esigenze aziendali e cogliere i mutamenti sociali intervenuti in questi anni»