“La legge di bilancio contiene misure sicuramente positive, a partire dalla sterilizzazione degli aumenti dell’Iva, dall’avvio della riduzione del cuneo fiscale a vantaggio dei lavoratori, dalla lotta all’evasione fiscale, dalla conferma degli incentivi del piano Impresa 4.0 e dagli interventi per il Mezzogiorno; ma si evidenziano anche alcune criticità, rappresentate dall’inserimento di interventi, come la plastic tax e la sugar tax, non inquadrati in una logica sistemica e, come tali, suscettibili di produrre effetti negativi, scaricando nuovi costi sulle imprese italiane”.
Ad affermarlo è stato il Presidente dell’Alleanza delle Cooperative, Mauro Lusetti, anche a nome dei Copresidenti Maurizio Gardini e Giovanni Schiavone, nel corso dell’audizione sulla legge di bilancio presso la Commissione Finanze del Senato.
Riferendosi, in particolare, alla plastic tax, il Presidente dell’Alleanza ha sottolineato come rappresenti “un onere particolarmente importante per l’industria del confezionamento, con un potenziale raddoppio del costo del prodotto al netto dell’Iva, minando la competitività delle imprese sui mercati internazionali; tra l’altro, senza distinguere chi investe in innovazione e sostenibilità, anche su pratiche virtuose quali l’utilizzo della plastica riciclata”.
“Comprendiamo bene -ha aggiunto Lusetti- la necessità di reperire gettito aggiuntivo per le casse dello Stato, ma non si può far passare per strumento di politica ambientale una misura che rappresenta unicamente un’imposizione diretta a recuperare risorse. Per questo invitiamo il Governo ad un ripensamento e ad avviare un confronto con le organizzazioni di rappresentanza delle imprese e dei lavoratori”, così come ci attendiamo il tavolo per la profonda rivisitazione dell’art. 4 del dl fiscale sulle ritenute fiscali in capo al committente di appalto, che grava pesantemente finanziariamente e con ulteriore burocrazia sulle imprese.
Il Presidente dell’Alleanza ha quindi illustrato una serie di proposte per migliorare misure apprezzabili in tema di politiche per la cultura, l’abitazione e il lavoro. Riguardo a queste ultime, oltre a chiedere maggiore coraggio sul reddito di cittadinanza scommettendo maggiormente sui meccanismi di autoimprenditorialità, anche cooperativa, ha sollecitato l’opportunità di sostenere la promozione dell’impresa cooperativa per la sua capacità, confermata anche negli anni più duri della crisi, di produrre crescita e di salvaguardare l’occupazione.
Tra le proposte sul tema, l’aumento delle risorse da destinare ai giovani per lo svolgimento del Servizio Civile universale e l’adozione di interventi volti a valorizzare il fenomeno dei workers buyout, ovvero delle imprese salvate dai lavoratori in forma cooperativa, estendendo questa opportunità ai casi di successione e trasmissione dell’azienda.