L’ASviS ha realizzato una prima analisi dell’effetto della crisi derivante dalla pandemia sulle diverse dimensioni dello sviluppo sostenibile e ha elaborato, insieme al Forum Disuguaglianze e
Diversità, una proposta per migliorare gli strumenti di welfare e proteggere le fasce di popolazione meno tutelate, adottando il motto dell’Agenda 2030 “Nessuno resti indietro”
Il portavoce dell’ASviS Enrico Giovannini: “L’impatto della crisi sullo sviluppo sostenibile è fortemente negativo. Per questo proponiamo al Governo e al Parlamento che i provvedimenti
allo studio per fronteggiare la crisi siano sempre accompagnati da una valutazione, ancorché qualitativa, del loro impatto atteso sulle diverse dimensioni (economica, sociale e ambientale)
dello sviluppo sostenibile”
In primo luogo, è stata effettuata una valutazione qualitativa della crisi sull’andamento prevedibile degli oltre 100 indicatori elementari utilizzati per elaborare gli indici compositi per i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile. La valutazione si concentra sugli effetti a breve termine della crisi (cioè nel corso del 2020), supponendo l’eliminazione delle attuali restrizioni alla mobilità delle persone e allo svolgimento delle attività economiche entro il mese di giugno..
Il risultato di tale valutazione evidenzia l’andamento dei diversi SDGs: impatto atteso largamente negativo per i Goal 1 (povertà), 4 (Educazione), 8 (Condizione economica e occupazionale), 9 (Innovazione), 10 (Disuguaglianze); andamento moderatamente positivo per i Goal 7 (Sistema energetico), 11 (Città e comunità sostenibili), 13 (Lotta al cambiamento climatico) e 16 (Pace, giustizia e istituzioni solide); impatto sostanzialmente nullo per i Goal 6 (Acqua pulita), 14 (Flora e fauna acquatica) e 17 (Partnership). Infine, per i rimanenti sei Goal l’impatto è incerto data l’impossibilità di prevedere la loro relazione con la crisi e l’impatto che quest’ultima avrà su di essi. (Qui il documento completo della valutazione)
‘Questa analisi smentisce, una volta per tutte, l’idea che una crisi economica “faccia bene” allo sviluppo sostenibile come definito dall’Agenda 2030 che comprende le dimensioni economiche, sociali, ambientali e istituzionali’, ha ribadito Enrico Giovannini, portavoce dell’ASviS.
Per dimostrare ulteriormente l’utilità di valutare l’impatto atteso dei provvedimenti normativi sulle tre dimensioni dello sviluppo sostenibile, l’ASviS ha esaminato il Decreto legge “Cura Italia” e per ogni articolo ha identificato gli Obiettivi maggiormente impattati. Dall’analisi emerge che le norme del Decreto riguardano soprattutto il Goal 3 (Salute e benessere), per le numerose misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale; i Goal 8 e 9; i Goal 1 e 10, a causa dei provvedimenti di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese. Infine, il Goal 16 viene influenzato dagli interventi sulle pubbliche amministrazioni, la continuità del servizio postale, le forze dell’ordine, la gestione della giustizia e il funzionamento degli istituti penitenziari.
Scarica il Comunicato stampa ASVIS di sintesi
Potete trovare tutti i documenti in cui è articolata l’analisi sul sito dell’ASviS.