Protocollo condiviso tra Comune di Ferrara, mondo cooperativo e sindacati per la gestione dei campi estivi

Offrire alle famiglie un aiuto concreto per gestire i figli in piena sicurezza in questa fase di ripartenza e di ripresa delle attività lavorative e garantire a bambini e ragazzi un servizio di qualità, che li aiuti nella socializzazione e li sostenga nel graduale ritorno alla normalità dopo questi mesi di isolamento. Sono questi gli obiettividel protocollo sottoscritto Il Comune di Ferrara insieme a Legacoop Estense e Concooperative, per la realizzazione dei Campi Estivi per la stagione 2020.

Con spirito collaborativo e in risposta alle esigenze emerse nell’ambito del tavolo di lavoro ‘Ferrara Rinasce’ protocollo è stato sottoscritto il 13 maggio dalle parti e dalle sigle sindacali di categoria Cgil, Cisl e Uil che hanno contribuito a delinearne i contenuti.

“In questo momento tanto difficile è nostra intenzione garantire a chi ha dei figli un supporto nella gestione familiare e la possibilità di tornare al lavoro in piena tranquillità. Dopo i grandi sacrifici che le famiglie hanno dovuto sopportare in queste settimane di lockdown, la sistemazione dei figli minori, soprattutto se in tenera età diventa un aspetto fondamentale della ripartenza, senza il quale non può esistere una vera rinascita dell’economia nè un ritorno alla normalità. Abbiamo voluto condividere la progettazione e la realizzazione dei Campi Estivi con i principali soggetti del territorio per essere certi di creare un servizio capace di offrire a tutti le stesse garanzie, in termini di qualità, di sicurezza e di approccio didattico e la sottoscrizione di questo protocollo condiviso, in uno degli ambiti più delicati toccati dall’emergenza Coronavirus, è motivo di grande soddisfazione per il Comune di Ferrara – commenta l’assessore alle Politiche Sociali Cristina Coletti -. In questo momento particolare l’obiettivo dell’amministrazione è mettere a sistema tutte le risorse per garantire, alla città e ai cittadini, servizi adeguati alla situazione e uniformi nell’approccio e nelle soluzioni proposte. Ringraziamo Legacoop e Confcooperative della disponibilità immediatamente dimostrata ad aderire ad un progetto condiviso e ringraziamo i sindacati per l’attenzione riservata al progetto, nonostante le tante criticità legate all’emergenza sanitaria. Le linee guida che abbiamo impostato andranno ora concretizzate in procedure e protocolli operativi adeguati alle nuove necessità sanitarie e pedagogiche, ma siamo certi che le competenze e le volontà messe in campo per questo progetto sinergico daranno i risultati sperati”.

Nell’ambito del tavolo di lavoro ‘Ferrara Rinasce’, convocato lo scorso 6 maggio 2020, creato con l’obiettivo di fare sistema tra i principali soggetti economici del territorio, per trasformare l’uscita dall’emergenza sanitaria in una possibilità di rilancio per la città, si è evidenziata come particolarmente urgente e condivisa l’esigenza di affiancare alla graduale ripresa delle attività lavorative una significativa azione di sostegno alle famiglie nella gestione dei bambini, al fine di preservare una continuità lavorativa per le lavoratrici e i lavoratori con figli a carico che non hanno il supporto di strutture o servizi, date le restrizioni del periodo. In un’ottica di forte coesione di intenti i soggetti promotori hanno quindi riconosciuto l’esigenza di ricostruire una rete di prossimità tra enti locali, terzo settore, mondo economico e parti sociali per creare i presupposti di una ripartenza a misura di bambino e di famiglie e hanno deciso d impegnarsi a trovare soluzioni che possano conciliare le esigenze sanitarie, il benessere psicofisico di bambini e ragazzi provati da settimane di reclusione forzata, e la conciliazione tra cura e lavoro delle famiglie, nell’ottica di contrastare povertà educative, favorire occasioni di socializzazione e di crescita e consentire alla comunità di ripartire.

“Ringraziamo il Comune di Ferrara per essersi attivato immediatamente dopo l’incontro Ferrara Rinasce per dare risposta alla nostra proposta di attivare un tavolo di confronto con le cooperative sociali che operano in ambito educativo, per la riprogettazione dei servizi” commenta Chiara Bertelli, referente territoriale di Legacoop Estense. “Non possiamo quindi che accogliere con favore e soddisfazione la firma di questo Protocollo, che dimostra la volontà di un impegno reciproco tra le parti per garantire tempestivamente servizi indispensabili alle famiglie in questa fase di ripartenza. La riapertura di servizi educativi risponde alla duplice esigenza di conciliazione vita-lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori da un lato, e di diritto all’educazione e alla socialità dei bambini dall’altro. Nessuna reale ripartenza economica sarebbe pensabile senza dare un sostegno concreto ai bisogni delle famiglie: riteniamo che il Protocollo sia il primo passo di un percorso di confronto che ha come obiettivo la ripartenza in sicurezza di tutti i servizi educativi della provincia di Ferrara. Le cooperative sociali sono pronte a intervenire con proposte adeguate alle esigenze di questa fase delicata”.

Anche Chiara Bertolasi Coordinatrice di Federsolidarietà Confcooperative Ferrara “esprime soddisfazione per l’azione sinergica con Comune e Organizzazioni Sindacali. La Cooperazione è uno degli attori fondamentali del sistema integrato di Welfare e la sua capacità di dare risposte ai bisogni è importante per sostenere le fasi di ripartenza delle nostre comunità”.

Il protocollo sottoscritto oggi disciplina la realizzazione di attività estive in ambito educativo dedicate alla fascia 0-6 e alla fascia per minori superiori ai 6 anni di età. La gestione dei bambini e dei ragazzi dovrà tenere conto di protocolli operativi pensati per le gestione di alcune fasi particolarmente complicate quali, ad esempio, l’accoglienza, il pasto, le eventuali uscite, il ricongiungimento con i familiari e dovranno essere utilizzati dispositivi individuali di protezione per consentire al personale di lavorare in sicurezza: In ottemperanza alle prescrizioni sanitarie nazionali verranno apportate modifiche al regolamento pediatrico per renderlo maggiormente aderente alle nuove disposizioni legate alla sicurezza e nelle prossime settimane, anche in ottemperanza delle indicazioni sanitarie che arriveranno dalla Regione verrà condiviso e specificato quale e quanto personale, privato e pubblico, verrà utilizzato e come le dotazioni organiche verranno implementate, anche e soprattutto in prospettiva della riapertura dei servizi educativi e scolastici a partire dall’anno educativo 2020/2021. La riorganizzazione dei servizi prevede l’attivazione di modalità alternative e innovative di gestione dei bambini nei Centri estivi: una vera e propria sperimentazione nel pieno rispetto dei criteri di sicurezza e tutela della salute necessari sia per educatori che per i bambini e le loro famiglie, cercando soluzioni bilanciate che tengano conto di spazi attrezzati, ingressi contingentati per i nuclei familiari, mantenimento del distanziamento fisico preservando il bisogno di socialità. L’organo entro il quale andranno individuati i principi dei programmi educativi è il Coordinamento Pedagogico Territoriale, che dovrà delineare e condividere con gli operatori e con i gestori privati procedure e punti di attenzione. Particolare attenzione, inoltre, con la creazione di gruppi specifici dedicati, potrà essere rivolta ad attività di supporto per il recupero di competenze che potrebbero, in alcune situazioni, non essere state sostenute in maniera idonea con la didattica a distanza. Molti sono infatti, nonostante gli sforzi fatti dalle scuole di ogni ordine e grado, i bambini per i quali le condizioni di emergenza hanno fortemente aumentato il rischio di esclusione e dispersione scolastica.

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