Non potendosi trovare come consuetudine per celebrare insieme la Giornata Mondiale del Rifugiato, quest’anno a Bologna si è pensato ad un’iniziativa alternativa, chiamata NeverMoreFreezing, per non perdere l’occasione di riflettere assieme sul valore dell’accoglienza.
Si tratta di una call agli artisti per la realizzazione di video e di un evento streaming durante il quale verranno presentati i filmati selezionati fra quanti verranno inviati e che si terrà nella giornata del 20 giugno, scelta dalle Nazioni Unite per promuovere il diritto all’asilo e la solidarietà.
Gli organizzatori e promotori dell’evento sono Comune di Bologna e Asp Città di Bologna, in collaborazione con BolognaCares! e con i gestori del Progetto Metropolitano di Bologna SIPROIMI (Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per i minori stranieri non accompagnati), la Città Metropolitana di Bologna e i Comuni che hanno aderito al progetto, Caritas Bologna. Anche cooperativa sociale CIDAS è tra i soggetti coinvolti.
L’evento si inserisce all’interno delle manifestazioni di divulgazione e sensibilizzazione dei temi dell’accoglienza e integrazione all’interno dei progetti SIPROIMI del territorio di Bologna.
L’idea da cui nasce l’evento è che la pandemia ha provocato uno stato di attesa, fatto di desiderio di ricongiungersi e di raggiungere qualcosa di nuovamente importante, dove ci si sente in un ordine inopportuno, calati in un’esperienza innaturale e imposta. Uno stato di freezing, bloccati in un esilio del qui e ora, per la prima volta forse, non principali autori del proprio voler procedere. Sperimentare questo, avvicina tutte le persone ai tanti che si trovano bloccati in un presente congelato fatto di attese, come richiedenti asilo, titolari di protezione internazionale e rifugiati che arrivano in Italia e vivono nei progetti di accoglienza e integrazione dei territori. Queste persone, prima di poter essere nuovamente artefici del loro futuro, sperimentano lo stesso costante aspettare, che è spesso sensazione di impotenza, di esilio, di emarginazione.
“Il concorso intende raccogliere proposte artistiche che sappiano cogliere questo messaggio e far vivere l’attesa, l’impressione di esilio, il comune anelito di rinascita. Aspettiamo video con suoni, corpi e voci per dare pensiero e sostanza a questi diversi, ma oggi convergenti spazi di freezing”, spiegano gli Organizzatori.
La call è aperta a tutti gli artisti, anche emergenti, dai 16 anni in su, che possono partecipare inviando video musicali e performativi (di teatro e danza ad esempio). I 5 video che avranno la capacità di cogliere più pienamente il tema della call, avranno diritto a ricevere un contributo di 500,00 euro.
La partecipazione è gratuita e per iscriversi basta compilare il form d’iscrizione (link)e inviare, entro e non oltre le ore 24.00 del 02 giugno 2020, i video (da un minimo di 3 minuti ad un massimo di 10 minuti di durata) alla mail ventigiugno2020@cidas.coop.
A chiusura della call, gli artisti dei video selezionati saranno ricontattati per l’invio del materiale originale e per valutare come la performance verrà riprodotta durante lo streaming del 20 giugno.
I nomi degli artisti selezionati saranno comunicati entro il 14 giugno 2020, nei canali di comunicazione di BolognaCares! (sito www.bolognacares.it e pagina Facebook).
La selezione sarà curata da una Giuria composta da Loris Lepri, Comune di Bologna Settore Cultura, Marco Marano, Asp Città di Bologna Protezioni Internazionali, Elena Monicelli, Rete Anti Discriminazione, Marco Pigniatello, Arci Bologna, Antonella Ciccarelli, Cooperativa CIDAS e 2 persone accolte e sostenute dai progetti di accoglienza e integrazione nel territorio di Bologna.
Per tutte le informazioni ed i dettagli tecnici:
www.bolognacares.it| ventigiugno2020@cidas.coop