(fonte: modenaindiretta.it ) Insieme alla cooperativa Opas e alle banche Unicredit e Banca Intesa, punta a salvaguardare il Made in Italy del cibo. L’altra proposta viene dalla famiglia Pini di Sondrio
MODENA – Salvaguardare il made in Italy del cibo: è questa la posta in palio nel confronto per rilevare il marchio Ferrarini. Da un lato è in campo la famiglia Pini di Sondrio, un gruppo con sede a Cipro e stabilimenti in Ungheria, Spagna e Polonia. Dall’altro la proposta che vede attorno al Gruppo Bonterre-Grandi Salumifici Italiani, la cooperativa Opas e le principali banche italiane, Unicredit e Banca Intesa.
Clicca sull’immagine per andare alla pagina online con l’intervista di Ettore Tazzioli – TRC a Giuliano Carletti, Amministratore Delegato Gruppo Bonterre