” Il 25 novembre siamo qui, non ci basta più solo parlarne”
Ferrara – Legacoop Estense aderisce alla manifestazione promossa dall’Unione Donne Italiane di Ferrara, che si terrà il 25 novembre, e alla quale hanno aderito anche Cdg, Cgil, Cisl e Uil.
Questo il documento che presenta l’iniziativa:
La giornata internazionale dedicata al contrasto della violenza sulle donne è una data simbolica importante. In questi mesi difficili di pandemia le donne stanno pagando un prezzo alto. I diritti acquisiti negli anni stanno arretrando e la loro libertà si sta restringendo. Le violenze non si sono mai fermate, anzi, l’isolamento e la convivenza forzata hanno ridotto anche la possibilità di chiedere aiuto. I femminicidi e le violenze continuano tutti i giorni a tutte le ore anche nel nostro territorio.
Per contrastarle bisogna prendere le distanze da questo fenomeno, tutti i giorni, non solo nelle celebrazioni. Serve un presidio costante di tutte le Istituzioni, una volontà di lavorare insieme e una presa di parola forte e decisa delle cittadine e dei cittadini. Il contrasto della violenza e delle discriminazioni contro le donne è una condizione indispensabile per dare un senso quotidiano al valore della democrazia.
L’Italia con la legge 77 del 2013 ha ratificato la Convenzione di Istanbul fondata sulle tre P:
– Prevenzione della violenza
– Presa in carico di donne e bambini resi vittime
– Punizione degli autori
Noi aggiungiamo Responsabilità di tutti. Non servono altre leggi. Bisogna applicarle con coerenza, continuità, formazione e adeguati finanziamenti.
Non vogliamo che la donna, una volta denunciata la violenza, divenga vittima una seconda volta in sede giudiziaria, nel percorso sanitario, nei mezzi di comunicazione e nel contesto sociale, che subisca cioè quella che è stata definita la cd “vittimizzazione secondaria”.
Senza tutto ciò le donne continueranno a soffrire e morire per mano di uomini violenti. Continueranno a non essere credute. Continueranno a perdere fiducia in un sistema sociale ed economico che continua ad alimentarsi di stereotipi e di discriminazioni sessiste e a legittimare e rendere “normale” la violenza contro le donne.
Siamo in piazza distanziate ma insieme perché non permettiamo anche al Covid di farci sparire
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