Il 15 e 16 dicembre, durante il Consiglio Ue Agrifish, gli Stati membri dovranno decidere se e come dar seguito alla proposta della Commissione Europea di ridurre ulteriormente le giornate di Pesca. Ferma la posizione dell’Alleanza delle Cooperative Pesca, che ha invitato le Marinerie a mobilitarsi. Questo il testo del videomessaggio del presidente ACIPesca, Giampaolo Buonfiglio.
“Il 2020 è stato un anno particolarmente difficile per la pesca italiana.
È stato un anno in cui si sono sommati due problemi, quello della pandemia già nella primavera scorsa con la pesante riduzione della domanda dei mercati, con la chiusura del circuito Horeca, con la riduzione dello smercio e dei fatturati di tutte le imprese, un dramma che si sta ripetendo anche adesso con la seconda ondata che probabilmente comprometterà anche il mercato di Natale quello più importante di tutto l’anno; il secondo problema che abbiamo avuto nel 2020 è stata la forte riduzione dell’attività di pesca determinata dai Piani di Gestione. Il Piano di gestione per il Mediterraneo occidentale che riguarda Tirreno e Mar Ligure, è un Piano di Gestione imposto da un Regolamento dalla Unione Europea. Ha imposto già la riduzione del 10 % delle giornate di pesca in mare nell’anno che sta finendo. Ora la Commissione Europea, senza valutare gli effetti di queste riduzioni già effettuate e senza tener conto della profonda crisi economica in cui versano tutte le imprese sta proponendo per il 2021 un’ulteriore riduzione del 15 % delle giornate di pesca. È una riduzione ulteriore che porterà molte delle nostre imprese a scendere al di sotto della soglia di redditività. Probabilmente delle imprese chiuderanno, ci sarà un pesante impatto socio economico sull’occupazione. Noi chiediamo attenzione al Governo, insieme ai colleghi di Francia e Spagna, stiamo richiamando l’attenzione dei nostri Ministri che saranno chiamati martedì 15 e mercoledì 16 dicembre a votare la proposta della Commissione di quest’ulteriore riduzione. Noi chiediamo alla nostra Ministra di affiancare Francia e Spagna e di votare un forte NO a questa proposta della Commissione, anche perché bisogna considerare, che l’anno prossimo il 2021 sarà il primo anno della nuova programmazione europea, e ancora non è assolutamente chiaro se e come potranno essere spesi degli aiuti dei sostegni delle indennità dell’Unione europea per i fermi di pesca. Con questa incertezza, con la crisi economica in corso, e senza sapere qual è lo stato delle risorse a seguito delle riduzioni della pesca già effettuate, è semplicemente inaccettabile attuare ulteriori pensantissime riduzioni dell’attività di pesca. Noi chiediamo a tutte le nostre cooperative nelle marinerie italiane di manifestare in tutte le forme consentite dalle norme anticontagio nelle giornate di martedì 15 e mercoledì 16 per richiamare l’attenzione del nostro Governo e per fare sì che a Bruxelles in questi 2 giorni non si voti la fine, la morte del settore della pesca italiana nel 2021.