Supera il milione e quattrocentomila euro il totale degli investimenti sostenuti su tutto il territorio montano con il bando per gli investimenti di nuove imprese, la cui graduatoria (consultabile al seguente link ) è stata approvata il 9 marzo dal CDA del GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano.
Delle 31 domande presentate, 26 progetti imprenditoriali di nuove imprese sono stati ammessi al finanziamento del 60% delle spese per investimenti strutturali per un contributo complessivo del GAL di 776.473,81 euro.
Sulla base di quanto dichiarato nei piani di sviluppo aziendale presentati, quattordici imprese si localizzeranno in provincia di Reggio Emilia e dodici in provincia di Modena con un contributo, rispettivamente, di 411.457,21 e di 365.016,60 euro.
Tra le spese sostenute dai destinatari (persone fisiche in procinto di avviare un’impresa o imprese costituite da meno di un anno): la riqualificazione di immobili produttivi o commerciali, l’acquisto di attrezzature tecniche e arredi, l’acquisizione di servizi e risorse informatiche, le attività di promozione e, per la prima volta, l’acquisto di veicoli strettamente funzionali all’attività imprenditoriale. Beni e servizi che andranno ad alimentare su tutta l’area appenninica modenese e reggiana lo sviluppo di attività diversificate – dalla trasformazione di prodotti alimentari, al commercio al dettaglio, alla ristorazione fino alla produzione cinematografica, alla fotografia ai servizi per il benessere alla persona, alle attività culturali e a nuovi servizi informatici.
Il presidente Giancarlo Cargioli e tutto il Consiglio di Amministrazione hanno espresso soddisfazione per l’interesse riscosso dal bando che dimostra la vivacità del tessuto imprenditoriale e sociale della montagna capace di mettere in campo nuove idee di impresa, in settori diversi ed anche avanzati, in un momento di grande difficoltà come quello attuale.
Prosegue quindi il ruolo del GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano che, sostenendo le micro e piccole imprese, in questo caso extra agricole, contribuisce all’innovazione e all’arricchimento del tessuto economico e sociale dell’Appennino.