È stato recente prodotto dall’OCSE il Rapporto dal titolo “La dimensione territoriale della produttività nelle cooperative italiane“.
Le cooperative assolvono a un’importante funzione anticiclica nella creazione di occupazione durante le crisi. Dopo la pandemia, potrebbero contribuire in misura significativa a un riorientamento dell’economia verso modelli maggiormente improntati all’inclusività e allo sviluppo sostenibile. In futuro, un rafforzamento dei livelli di produttività potrebbe favorire le cooperative nel perseguimento delle loro finalità di natura economica e sociale. Nell’analizzare la produttività nelle cooperative italiane, questo rapporto adotta un approccio incentrato sulla dimensione territoriale, date le loro numerose interdipendenze con le comunità locali. Le evidenze emerse mettono in luce i fattori locali maggiormente correlati alla prevalenza e alla produttività delle cooperative tra le regioni, i settori economici e nelle diverse classi dimensionali d’impresa. Un confronto con le imprese italiane non cooperative, così come con le imprese spagnole, cooperative e non, consente di osservare come i livelli di produttività varino a livello territoriale e tra diversi tipi di imprese osservati. Questo rapporto utilizza l’approccio analitico sviluppato dallo Spatial Productivity Lab dell’OCSE.
Il Report, presentato il 30 marzo per iniziativa del MISE e di INVITALIA alla presenza del Presidente Mauro Lusetti, è stato realizzato nell’ambito del programma per l’Occupazione e lo Sviluppo Economico Locale (LEED) del Centro OCSE per l’imprenditorialità, le PMI, le Regioni e le Città (CFE). Gli autori sono i ricercatori Mattia Corbetta, Alexandra Tsvetkova e Wessel Vermeulen, sotto la supervisione di Alessandra Proto, responsabile del Centro OCSE di Trento per lo Sviluppo Locale. Ad esso hanno contribuito Euricse e le unità di promozione e i centri studi di Legacoop, Confcooperative e AGCI, coordinati nel Centro Studi ACI.
Di seguito è possibile scaricare, gratuitamente:
- L’edizione integrale del rapporto in italiano: https://oe.cd/il/3AF
- L’edizione integrale del rapporto in inglese: https://oe.cd/il/3AG