Inizierà sabato 6 novembre 2021 la Stagione teatrale Le Magnifiche Utopie, organizzata da Teatro Nucleo , in collaborazione con Slou Società Cooperativa che cura la rassegna “Estensioni – Jazz Club Diffuso” e con la Biblioteca Bassani del quartiere Barco, per nutrire i sogni e le visioni, per contribuire al rilancio culturale della zona nord di Ferrara, con il sostegno della Regione Emilia Romagna e del Ministero Italiano della Cultura.
Pensata per essere realizzata in presenza al Teatro Julio Cortàzar (via della Ricostruzione 40, Pontelagoscuro – Ferrara) e presso i locali della Biblioteca Bassani (via Grosoli 42, Ferrara) fino ad Aprile 2022, la Stagione teatrale Le Magnifiche Utopie si aprirà con “Hyperduet”, concerto del celebre compositore Luigi Cinque e del violinista rumeno Alexander Bălănescu, fondatore del Balanescu Quartet, artista poliedrico ed eclettico, avendo collaborato con musicisti molto differenti tra loro come Gavin Bryars, Jack DeJohnette, John Lurie,Andy Shepard e John Surman, ma anche con gruppi pop come i Pet Shop Boys, la Yellow Magic Orchestra o i To Rococo Rot.
Domenica 14 novembre alle 19.00 la Stagione ospiterà lo spettacolo di Abraxa Teatro “Il percorso di un’anima: Dante e la Divina Commedia”, adatto ad un pubblico eterogeneo per età (ragazzi dai 10 anni in su) caratterizzato da un particolare allestimento scenico circolare , progettato per integrare gli spettatori e renderli testimoni interattivi dello svolgimento dell’opera.
Il 25 novembre, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne il Teatro Cortazar ospiterà una doppia serata, pensata per valorizzare la creatività femminile: alle 19 Kashimashi, di e con Natasha Czertok, nuova tappa della stratificata ricerca sugli stereotipi del femminile condotta dalla regista e attrice di Teatro Nucleo, e alle 21 , dopo una pausa con aperitivo, “Ginevra di Marco e Francesco Magnelli si raccontano” una serata intima, piena di racconti e lunga 30 anni di musica, dalla fine dei CCCP alla nascita dei CSI fino ai PGR. La lunga storia di “Stazioni Lunari” e tutti gli incontri con gli artisti che hanno partecipato e che hanno cambiato la loro vita artistica e poi MARGHERITA HACK e lo spettacolo L’ANIMA DELLA TERRA VISTA DALLE STELLE, POESIE SENZA PATRIA con LUIS SEPULVEDA e CARMEN YANEZ, i lavori su MERCEDES SOSA e LUIGI TENCO, LA MUSICA POPOLARE. Un lungo viaggio coinvolgente e pieno di sorprese.
Venerdì 26 novembre, sempre nell’ambito della valorizzazione del lavoro artistico femminile alle 11.30 e alle 15.00 si terrà in Piazza Buozzi a Pontelagoscuro la performance di teatro fisico della storica compagnia sarda Theatre En Vol “Tracce-in cammino” che attraverso i linguaggi del teatro fisico, della parola e dell’installazione vuole far riflettere sull’esigenza di ricordare, di prendere posizione, di riflettere e di meditare. In un percorso silenzioso due attrici creano con pietre, lapidi e piante vive una installazione che va a onorare in maniera poetica l’intervento dell’essere umano per la salvaguardia della terra. Le accompagna una colonna sonora composta da testi registrati, da suoni e musiche che evocano un paesaggio tra distruzione e rinascita in cui l’azione delle due donne costituisce un atto di testimonianza e un accorato appello all’urgenza di continuare a camminare.
Alle 19.00 la compagnia presenterà al Cortazar “Il grande spettacolo della fine del mondo”, progetto teatrale di sensibilizzazione ecologica pensato per un pubblico di tutte le età. Ispirato al mito della dea Cerere e al ratto di Proserpina, sua figlia, da parte di Plutone, dio degli inferi Il grande spettacolo della fine del mondo raffigura una lotta tra inferi e amore, tra vita e morte, tra catastrofe e sogno come incarnata dal conflitto tra due popoli: il Popolo della Gioia o della Primavera e il Popolo degli Inferi o dell’Inverno Eterno.
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Le Magnifiche Utopie
Le Magnifiche Utopie è il nome che Teatro Nucleo a partire dalla prima metà degli anni Ottanta ha dato alla propria progettualità inerente al teatro negli spazi aperti. Parte di questa storia è anche l’immagine scelta per la Stagione che – nello scatto, riattualizzato, di Luca Gavagna – ritrae Paolo Nani in Spagna, a Castilla de la Mancha, nel 1988 in una tournée di Teatro Nucleo dedicata agli spazi aperti. “Aperti” sono tutti quegli spazi fisici e spirituali, privati o istituzionali, emotivi e immaginari che sentono la necessità di aprirsi alla bellezza, alla poesia, all’arte e quindi al teatro: non solo le piazze, le strade o i luoghi pubblici. Tutti quei “luoghi” che hanno urgenza di trasformarsi in qualcosa di ancora irrealizzato, e trovano con il teatro la strada per farlo.
La stagione teatrale Le Magnifiche Utopie si pone nella prosecuzione ideale di questo progetto, ed è quindi articolata in una pluralità di proposte aperte a diversi pubblici. Tra novembre e dicembre si articola la prima parte della stagione, che riprenderà poi nei mesi di marzo e aprile 2022.
“Ci piacerebbe che la parola chiusura potesse essere sostituita dalla parola cura – affermano gli organizzatori del Teatro Nucleo-. È necessaria la ‘cura’ per superare una crisi. Per quel che possiamo, vogliamo continuare ad avere cura del nostro lavoro, del nostro teatro, tenendolo aperto e rendendolo un luogo in cui sentirsi sicuri, trovare nuovi riferimenti capaci di rafforzare il senso d’appartenenza ad una comunità, favorire l’incontro”.
Perché il Teatro è la Polis e la polis è aperta, in continua trasformazione, e avanza sempre come la vita.