13 dicembre 2021 si sono incontrati: l’Unione dei Comuni delle Terre d’Argine (rappresentati dall’Assessora Tamara Calzolari), Anziani e non solo scs (rappresentata dal Vicepresidente Federico Boccaletti), le Agenzie per il lavoro: Synergie Italia s.r.l. e Umana S.p.A., la Camera del lavoro/CGIL di Carpi (rappresentata da Giorgio Benincasa), la CISL di Zona (rappresentata da Claudio Mattiello) e il Nidil/CGIL di Modena (rappresentato da Roberta Orfello).
L’occasione è stata la stipula di un “Memorandum di intesa” che regola le prestazioni di sollievo a domicilio a favore di caregiver familiari di persone fragili, disabili o non autosufficienti.
La Regione Emilia Romagna ha individuato i servizi di sollievo a domicilio come strategici per il sostegno ai caregiver familiari.
L’Unione dei Comuni delle Terre d’Argine, di concerto con il Distretto Sanitario di Carpi, ha -a tal fine – attivato un “progetto sperimentale di sollievo a domicilio” coordinato operativamente da Anziani e non solo (soggetto affidatario di “Servizi a sostegno della domiciliarità”) con la collaborazione delle Agenzie per il Lavoro convenzionate (Umana e Synergie).
Il progetto, nei primi sei mesi di operatività, è intervenuto su oltre 30 familiari che si prendono cura di persone anziane non autosufficienti e/o di persone disabili, offrendo “boccate d’aria” che hanno consentito loro di iniziare a riprendere in mano un proprio spazio di vita e di relazione con beneficio sul livello di stress e sui rischi per la sua salute.
L’esperienza ha confermato che l’individuazione di personale idoneo ad avere la “capacità di fare le veci /svolgere alcune funzioni del caregiver familiare” è centrale per l’implementazione di servizi di sollievo domiciliari rivolti a chi si prende cura.
D’intesa con le Organizzazioni sindacali, si è deciso di formalizzare il percorso di formazione e di riconoscimento delle competenze specifico per gli “operatori impegnati nel sollievo” integrando così le qualifiche e i percorsi formativi di base posseduti (Operatori Socio Sanitari, Educatori, Assistenti familiari).
A lavoratori/lavoratrici che -con adeguata esperienza sul campo- hanno seguito il percorso formativo, è riconosciuto uno specifico attestato di profilo professionale.
Essi saranno altresì coinvolti in percorsi di formazione continua che contribuiscono all’aggiornamento professionale, in particolare sui temi del sostegno cognitivo e relazionale.
Anche in un mercato del lavoro come quello della cura a domicilio (cosiddetto “badantato”) nel quale si manifestano ancora situazioni di irregolarità e sfruttamento, l’intesa vuole affermare che è possibile, impiegando a pieno il Contratto collettivo nazionale del lavoro domestico, offrire alle famiglie un servizio caratterizzato da: flessibilità nelle prestazioni, adattamento all’utente, costo sostenibile.