La grande apprensione per la situazione in Ucraina, l’allarme per i costi energetici e delle materie prime, le opportunità offerte dal PNRR: Legacoop Estense con le sue associate si spende in aiuto dei profughi di guerra e offre il proprio contributo a Istituzioni e parti economiche e sociali per affrontare le criticità del mercato e sfruttare al meglio le risorse del PNRR.
C’è un’emergenza che negli ultimi giorni ha ribaltato le priorità di ogni agenda pubblica e privata: la crisi in Ucraina. E per quella occorre agire subito. Si è aperta così la relazione del Presidente di Legacoop Estense Andrea Benini in occasione dell’Assemblea annuale delle cooperative associate, convocate anche quest’anno online per garantire la sicurezza di tutti. Benini ha chiesto un momento di raccoglimento, ha confermato l’adesione alle due raccolte fondi promosse da Legacoop nazionale e Regione Emilia-Romagna e si è appellato ai rappresentanti delle cooperative per segnalare l’eventuale disponibilità ad offrire posti di lavoro ai profughi che arriveranno a Modena e Ferrara. Una disponibilità subito espressa da alcune cooperative della logistica, sociali e dei servizi.
Poi il discorso è andato sul contesto sociale ed economico attuale e sul ruolo che può giocare la Cooperazione: “Il PNRR è una sfida che non possiamo sbagliare e la Cooperazione può essere un valido aiuto per la progettazione, la programmazione, la realizzazione degli interventi. Siamo al fianco delle Istituzioni e viviamo nei territori, crediamo di poter svolgere un ruolo di primaria importanza per quello che sappiamo fare: mettere insieme le forza delle persone per rispondere ai loro bisogni; investire con pazienza nei territori; ricucire le fratture sociali e ridurre le distanze economiche; sostenere le comunità in cui operiamo”. Così Benini, rivolgendosi in primis ai rappresentanti delle Istituzioni presenti, fra cui il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, il Sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e il Presidente della Provincia di Ferrara Gianni Michele Padovani.
È pensiero comune che l’opportunità offerta dalle risorse del PNRR sia essenziale per attivare nuovo sviluppo e, al contempo, affrontare le tante criticità sociali, economiche e ambientali che gravano sulle nostre Comunità; in questo, la cooperazione può e vuole avere un ruolo attivo accanto alle Istituzioni e agli altri attori economici e sociali. Molto si sta già facendo, ma tanto altro si può ancora fare: realizzare progetti innovativi di welfare contando sulla capacità delle cooperative sociali di essere partner dell’ente pubblico; proseguire nei piani di rigenerazione urbana grazie al contributo che possono portare le cooperative di abitanti e industriali; sostenere il patrimonio monumentale e artistico con le competenze delle cooperative culturali e del turismo. In alcuni campi la cooperazione esprime vere e proprie eccellenze nazionali: “Le nostre cooperative agroalimentari e della pesca – ha sottolineato Benini – aggregano migliaia di produttori e si pongono ai vertici delle principali filiere del made in Italy. Dal canto suo, la distribuzione commerciale cooperativa è impegnata a valorizzare i prodotti locali, i marchi etici, e a promuovere iniziative e investimenti sui territori”. Non da ultimo, possono fornire nuove occasioni anche le cooperative di comunità, così come le piattaforme cooperative e le comunità energetiche.
Ma il momento è complesso anche per le imprese cooperative e l’analisi dei bilanci di Prometeia e Centro studi Legacoop conferma che la cooperazione è anticiclica: tiene meglio degli altri durante le recessioni, avanza meno nelle fasi di crescita. L’impatto della crisi pandemica ha prodotto ricadute su tutte le cooperative, così come l’impennata dei costi energetici e delle materie prime, seppur con severità diverse a seconda dei settori e in funzione della dimensione operativa.
“Nel 2021, rispetto al calo di fatturato del 2020, si è registrato un sensibile incremento dei ricavi in quasi tutti i settori e in particolare per chi esporta. Ma se a dicembre si prevedeva una crescita sostenuta nel biennio 2022-2023, oggi lo scenario appare molto più complesso e rende difficile ogni previsione. Dalle nostre cooperative emerge la consapevolezza della situazione, che si traduce in un atteggiamento di prudenza costruttiva”.
A livello nazionale tanto Legacoop quanto l’Alleanza delle Cooperative Italiane stanno portando avanti diverse proposte ed evidenziando criticità la cui soluzione non è più rimandabile: fra tutti, l’incremento esponenziale dei costi energetici, le difficoltà di reperimento della materia prima e la ripresa dell’inflazione. Problemi che oltre a comprimere i margini e aumentare i costi per le imprese, innescano inevitabilmente un aumento dei prezzi, con conseguenze sui consumi, già da tempo piatti a livello nazionale. “Pur apprezzando le misure prese dal Governo, riteniamo che tali temi siano stati prima sottovalutati poi sottodimensionati. Oggi reiteriamo la richiesta di attivazione di tavoli nazionali di confronto sul carovita, per attenuare la dinamica inflattiva sui beni alimentari e di largo consumo” ha concluso Benini.
Sono intervenuti in assemblea anche il presidente di Legacoop Emilia-Romagna Giovanni Monti e il presidente di Legacoop Nazionale Mauro Lusetti, che ha evidenziato come “il contesto ci imponga di rivedere in maniera pesante tutte le nostre previsioni, dobbiamo prendere atto della drammaticità della situazione e agire di conseguenza, mettendo in campo tutto quanto è nelle nostre possibilità per agire con il senso di responsabilità che contraddistingue le imprese cooperative. Non possiamo limitarci a descrivere i problemi, dobbiamo mettere in campo la nostra sensibilità e capacità di confronto e fare rete per ridisegnare le nostre prospettive future. Come cooperazione denunciamo l’aggressione intollerabile che sta avvenendo in Ucraina, esprimendo la massima solidarietà alla popolazione colpita; mettiamo in campo la nostra capacità di raccogliere fondi per assisterli e la capacità organizzativa per accoglierli quando arriveranno”.
L’Assemblea annuale è stata l’occasione per presentare il primo bilancio di sostenibilità delle cooperative aderenti a Legacoop Estense, finalizzato a misurare la dimensione economica, sociale e ambientale della presenza cooperativa nei territori di Modena e Ferrara. Un bilancio che, confermando quanto ci sia in comune fra i moderni principi di rendicontazione di sostenibilità e i principi storici del mutualismo cooperativo, ha evidenziato una ricchissima varietà di apporti e il grande lavoro svolto dalle cooperative sotto questo profilo. A partire dalle oltre 400 iniziative pubbliche realizzate dalle cooperative di Legacoop Estense a favore delle Comunità di appartenenza con riferimento agli obiettivi dell’Agenda Onu 2030.
Il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, ha evidenziato come “il mondo cooperativo si sia contraddistinto per il grande senso di responsabilità dimostrato in questi due anni drammatici di contrasto alla pandemia, mantenendo e in alcuni casi persino aumentando i livelli di buona occupazione e rappresentando un fondamentale elemento di coesione sociale nelle comunità. Siete da sempre un grande valore per la Regione e vogliamo continuare a collaborare insieme nelle sfide che ci attendono in questi mesi. A partire dalla messa a terra dei progetti previsti dal Pnrr, dalla transizione ecologica e quella digitale, che rappresentano opportunità eccezionali per lo sviluppo del nostro territorio. Inoltre, intendiamo investire decine di milioni di euro sul potenziamento degli asili nido e dell’infanzia, con l’obiettivo di azzerare le liste d’attesa e creare nuove opportunità di lavoro, un ambito nel quale la professionalità e l’esperienza di Legacoop Estense potranno sicuramente trovare modo di fornire il proprio contributo. Grazie per la collaborazione di questi anni all’interno del Patto per il Lavoro e per il Clima, un metodo di condivisione delle politiche e di confronto costruttivo che proseguiremo anche nei prossimi anni”.
Il Presidente della Provincia di Ferrara Gianni Michele Padovani ha sottolineato come Legacoop Estense sia “una presenza storica per il nostro territorio e rappresenta da sempre un modo di fare impresa capace di coniugare sviluppo e occupazione, con i principi della partecipazione, della solidarietà e della giustizia sociale. La cultura imprenditoriale e lo spirito cooperativo di Legacoop sono l’espressione di una crescita che mira ad essere occasione per produrre ricchezza, competitività, innovazione e conoscenza, che però non può prescindere da una sua sostenibilità, sia in termini ambientali che sotto l’aspetto della riduzione delle distanze: sociali, economiche, di genere, territoriali. È questo, appunto, uno degli obiettivi di fondo del Patto per il lavoro e su questo punto vorrei richiamare, e sottolineare, il ruolo di Legacoop nella Consulta provinciale dell’economia e del lavoro, ringraziandovi, innanzitutto, per il contributo di idee e proposte, che danno voce a questa particolare sensibilità”.
Per il Sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, “stiamo uscendo dall’emergenza sanitaria, e da una settimana siamo in angoscia per l’invasione russa dell’Ucraina. Abbiamo grande preoccupazione per questo combinato disposto di crisi umanitaria ed economica. Nel nostro piccolo, daremo il massimo per risolvere entrambe. Siamo e saremo all’altezza come sempre per dare il nostro contributo da Modena, a livello di valori e di crescita economica, ma sappiamo bene che servirà un impegno nazionale e sovranazionale. Proprio ieri, in Consiglio comunale abbiamo votato un bilancio da 252 milioni di spesa corrente e 200 milioni di investimenti nel triennio, senza aumento di tasse o tariffe. Siamo impegnati all’adozione ed approvazione del Piano Urbanistico Generale, che sarà una delle più importanti eredità di questa Amministrazione, perché delinea il nuovo volto della città in cui viviamo, e vogliamo dare il migliore sviluppo degli investimenti del PNRR con il piano Next Generation Modena, perché si tratta di un’occasione unica e da non sprecare. La cooperazione che, citando le parole del Presidente rieletto Mattarella, “dà un contributo decisivo all’equilibrio del nostro Paese, pilastro portante della vita della Repubblica”, potrà dare ancora tanto anche in questi anni difficili”.