CulTurMedia Emilia Romagna ha celebrato martedì 13 dicembre 2022 a Bologna, nella sede della Fondazione Barberini, la propria Assemblea congressuale.
La discussione, innescata dagli interventi introduttivi di Roberto Lippi e di Giovanna Barni, ha coinvolto cooperative di diversi settori e luoghi animando un dibattito che ha messo in luce le opportunità di crescita del movimento cooperativo nel settore culturale e turistico ma ancor di più ha sottolineato come il modello che si è imposto in questi anni di lavoro, modello ibrido, plurale, sartoriale, possa essere un paradigma organizzativo del futuro dell’intero movimento. “CulTurMedia possiede la grammatica giusta per dialogare con la società e con le imprese che guardano al futuro con una visione inclusiva dell’economia e del lavoro, solidale, responsabile e sociale”, ha chiosato Roberto Lippi nel suo intervento.
L’intersettorialità dell’approccio è stata sottolineata a più riprese dagli interventi delle cooperative presenti in sala così come la capacità, da potenziare in futuro, di generare capacità building attraverso il miglioramento dell’organizzazione attuale e il sistema di alleanze e collaborazioni che si è costruito. L’accento della discussione anche sui temi della formazione, della promozione cooperativa, nei confronti delle giovani generazioni in particolare, e del lavoro.
Gli interventi che si sono susseguiti hanno evidenziato il tema delle radici e dei valori, fondamentale anche per le start up che si occupano di Hi-Tech e creatività. Ricorrente il tema delle gare pubbliche sostanzialmente al massimo ribasso e le specifiche difficoltà di alcuni settori, come quello delle produzioni cinematografiche, che non considerano la cooperazione con la giusta attenzione generando piuttosto contraddizioni normative che rendono più arduo l’operare in forma cooperativa nelle produzioni cinematografiche.
Il tema della rete e dell’integrazione di diverse competenze ha avuto largo spazio nel dibattito così come la necessità di proporre al mercato prodotti e servizi integrati in pacchetti pluri-cooperativi.
La massa critica delle nostre cooperative, in larga parte piccole imprese, ha generato una riflessione sul tema delle aggregazioni così come la necessità di un dialogo chiaro nei rapporti con il terzo settore.
La dimensione regionale dell’attività di CulTurMedia è stata evidenziata con uno speciale riferimento alle specifiche competenze regionali nel turismo, nel teatro e nello spettacolo.
La Presidente Giovanna Barni ha concluso dicendo che “Il settore culturale rappresenta l’avanguardia del movimento cooperativo e una linea tracciata nel modello di sviluppo organizzativo della nostra associazione e nell’approccio al mercato”. Siamo sulla strada del cambiamento ma servono le risorse adeguate da investire per rispondere al bisogno di futuro delle cooperative associate.”
Nel corso della riunione sono stati presentati i dati dell’Ufficio Studi Legacoop sulla dimensione della presenza cooperativa culturale e turistica in Emilia Romagna. Ciò ha indotto il Presidente di Legacoop ER, Giovanni Monti, a proporre un incontro con l’Assessore alla Cultura, Mauro Felicori, per dare sostanza ad un movimento che ha ragioni quantitative e qualitative per agire da protagonista sullo scenario culturale e turistico regionale.