Buon 60.mo compleanno, CSC!

Negli anni ’90 tutti conoscevano la scopa Marisa, grazie alla pubblicità in tv di Wilma De Angelis (quella che
cantava “Patatina”, per intenderci). Oggi i prodotti di Marisa compiono 60 anni e per l’occasione la
protagonista è la versione rivisitata della scopa Betty, prima referenza con la quale è iniziata la produzione
di scope. A produrla CSC, cooperativa aderente a Legacoop Estense, guidata da Nadia Ferrarini. Diciotto
dipendenti, nove soci, quota femminile al 90%, CSC ha sede a San Cesario, vicino a Castelfranco Emilia, e
produce un ricchissimo assortimento di accessori per la pulizia della casa. Poche persone, ma numeri di
tutto rispetto: 400 referenze a catalogo per la pulizia e l’igiene della casa e della persona, 2,5 milioni di
scope e 2 milioni di spazzole adesive prodotti ogni anno, cui si aggiunge la più recente produzione del mop
(il mocio) in 30.000 pezzi al mese. Il tutto per un giro d’affari di circa 7 milioni di euro, e soprattutto un peso
sull’indotto del territorio molto elevato, avendo affidato a diversi contoterzisti una serie di attività a
supporto. E anche un impegno sociale, grazie all’ospitalità all’interno del sito di due laboratori della
Cooperativa sociale Aliante, per l’inserimento lavorativo di persone con difficoltà.
Nella sua lunga storia, CSC si è dimostrata in più di un’occasione avanti coi tempi: nel 1963 è stata costituita
da alcuni ex dipendenti di un’azienda privata in difficoltà, che produceva spazzole per cavalli. Alcuni si sono
dedicati alla costruzione delle macchine per produrre le scope, i soci di CSC alla produzione di scope con
quelle macchine; un primo esempio di workers’ buyout, insomma. E già 20 anni fa hanno iniziato a
preoccuparsi di sostenibilità e riciclo producendo per Coop la prima linea green di scope e palette realizzate
con materiale di scarto post-consumo. Nello specifico si trattava di contenitori tipo tetrapak – dal bric del
latte a quello della passata di pomodoro – di cui erano in grado di recuperare sia la parte della carta sia
quella di alluminio. Un esempio precoce di economia circolare. Purtroppo dopo alcuni anni il prodotto è
stato ritirato dal mercato perché non c’era ancora adeguata valorizzazione del valore ambientale
dell’offerta, e risultava troppo costoso rispetto a prodotti analoghi.
“Non è un mercato facile – spiega Nadia – gli investimenti per stampi e macchinari innovativi sono
elevatissimi in proporzione a un prodotto che in sé ha un valore unitario molto basso, con margini minimi.
La sfida principale che ci siamo trovati ad affrontare nel 2022 è stata proprio l’adeguamento dei listini.
Rispetto alla prima linea green, poi, negli anni si è lavorato sempre di più – grazie al progressivo
interessamento di tutte le aziende – sul prodotto riciclato, e il mercato si è arricchito di moltissime
referenze realizzate anche con materiali post-industriali, oltre che post – consumo, il che di fatto ha
allineato i prezzi dei prodotti eco a quelli dei prodotti tradizionali.”
“C’è da dire che oggi – aggiunge la Responsabile commerciale Rosanna Paltrinieri – c’è una migliore
valorizzazione dei prodotti ambientalmente sostenibili, e proprio dal 2 maggio negli ipermercati Coop ha
debuttato la nostra nuova linea Relife, “il tuo futuro pulito”, con un assortimento di prodotti “eco-clean”
presentato in un espositore dedicato. Inoltre, per festeggiare il nostro sessantesimo anniversario abbiamo
prodotto una nuova versione della nostra prima scopa, Betty, realizzata con materiali riciclati al 100%: i
filati sono quelli naturali, azzurri o verdi, così come escono dal recupero delle bottiglie di plastica. Senza
l’aggiunta di additivi o coloranti.”
Ma non si può restare fermi, e quindi si guarda anche oltre scope e spazzole: “Attualmente stiamo
ampliando l’area del business – spiega il Vicepresidente e Responsabile produzione Andrea Natali –
orientandoci su prodotti chimici per la pulizia. Si tratta di candeggina in pastiglie, classica e delicata, e di un
decalcificante per le macchine del caffè, a breve disponibile sul mercato anche a marchio Coop.”
A CSCS, insomma, ci si guarda attorno con prudente intraprendenza e si cerca di cogliere le occasioni che si
presentano: come successo nel 2020, quando in piena emergenza Covid la cooperativa si è messa a
commercializzare mascherine, affiancandole alla produzione dei ricercatissimi igienizzanti per le mani.
Rallentata la produzione principale, è stato un modo per preservare il lavoro di dipendenti e soci offrendo

al contempo un servizio fondamentale alla Comunità; in primis, a soci e dipendenti delle cooperative
associate a Legacoop Estense che dovevano proseguire l’attività lavorativa, con tutti i rischi connessi.
Buon compleanno, CSC!

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