Si è svolto presso il Ministero delle Politiche Agricole e della Sovranità Alimentare un incontro dell’Alleanza delle Cooperative Italiane con il Sottosegretario Giacomo Patrizio La Pietra, cui hanno partecipato il Capo Dipartimento delle Politiche competitive, della qualità agroalimentare e Pesca Stefano Scalera, il Direttore Generale della Pesca marittima e dell’acquacoltura Francesco Saverio Abate ma anche rappresentanti del Ministero dell’Ambiente e del Crea (Consiglio Nazionale della Ricerca in Agricoltura). L’incontro, cui ha partecipato il Presidente del COPEGO Thomas Turolla, è stata l’occasione per fare il punto su come affrontare la criticità rappresentata dalla rapida diffusione del granchio blu, che sta mettendo a dura prova la produttività del comparto della molluschicoltura anche nella sacca di Goro e nelle Valli di Comacchio e che si sta espandendo lungo tutte le coste italiane. Bisogna fare presto per frenare l’avanzata del granchio blu che sta infestando la Sacca di Goro e le Valli di Comacchio mettendo a repentaglio la molluschicoltura dell’Emilia-Romagna. “Un proficuo incontro in cui abbiamo illustrato quanto fatto fino ad ora grazie all’impegno della Regione Emilia-Romagna e dei comuni coinvolti, in primis quelli di Goro e di Comacchio, ma anche per evidenziare la necessità di emanare provvedimenti urgenti – dichiara Massimo Bellavista Responsabile pesca e acquacoltura dell’Alleanza delle Cooperative della Pesca dell’Emilia-Romagna/Legacoop Agroalimentare – per sostenere economicamente le imprese duramente danneggiate da quella che a tutti gli effetti è una vera e propria calamità naturale. Le risorse vanno indirizzate per sostenere i costi dello smaltimento, ad oggi a carico dei pescatori, riparare gli attrezzi danneggiati e indennizzare chi ha perso le proprie produzioni”. Un momento di confronto molto importante, quello con il sottosegretario che abbiamo sollecitato visto che il fenomeno granchio blu peggiora di giorno in giorno. L’unica via al momento percorribile è ridurre il numero dei granchi attraverso campagne di raccolta mirate e provvedere al loro smaltimento i cui costi gravano sulle imprese del comparto. “Oltre alle necessarie e urgenti risorse – prosegue Bellavista – abbiamo sottoposto al Sottosegretario La Pietra anche alcune misure suggerite dai pescatori e che vorremmo attuare in stretta sinergia e con il supporto dei ricercatori e dell’Ente Parco del Delta per arginare il problema creando delle aree adeguate alla semina del novellame al momento sospesa. Abbiamo inoltre segnalato anche la possibilità di adottare, in deroga alle norme vigenti, tecniche e sistemi per la bonifica delle aree salmastre, delle foci dei fiumi e della sacca di Goro in modo da agire in maniera tempestiva e coordinata, per adottare in tempi rapidi misure utili a contenere il fenomeno invasivo così da poter salvaguardare la biodiversità e tutelare il lavoro degli allevatori di cozze, vongole e tutte le specie a rischio predazione del granchio blu.
Nella foto, i rappresentanti dell’Alleanza delle cooperative e il presidente del Copego con il sottosegretario La Pietra