Al via la Scuola di Sviluppo Territoriale della provincia di Ferrara

È iniziata lunedì 4 settembre con una Summer School la Scuola di Sviluppo Territoriale della provincia di Ferrara rivolta agli studenti degli istituti superiori impegnati principalmente nell’attività di rappresentanza studentesca.

Un percorso formativo di cadenza annuale, unico nel suo genere in Italia, che nasce da un’idea di Confcooperative Ferrara condivisa e sostenuta da CNA Ferrara, Confartigianato Ferrara, Confagricoltura Ferrara, Confindustria Emilia Area Centro, Legacoop Estense, EmilBanca, Fondazione Navarra. Un progetto realizzato grazie al sostegno diretto delle organizzazioni.

L’iniziativa è stata co-progettata, oltre alle realtà sopraelencate, con gli studenti e con la Camera di Commercio e l’Università di Ferrara, con il sostegno dell’Ufficio scolastico territoriale. Per la gestione della Scuola è stato costituito un comitato la cui compagnie sta crescendo e che rimane aperto alle organizzazioni del territorio interessate. Un percorso totalmente gratuito dedicato alla formazione dei giovani, i quali potranno così aumentare le conoscenze e le competenze necessarie per contribuire allo sviluppo del territorio provinciale nei prossimi anni.

Saranno 20 gli studenti che parteciperanno a questo primo anno del progetto formativo che seguirà le tematiche di innovazione trasformativa del territorio. Le lezioni si terranno il terzo venerdì di ogni mese presso la sede della Camera di Commercio di Ferrara-Ravenna nella sede di Ferrara, in via Borgo dei Leoni, 12.

Il progetto nasce per superare una mancanza di formazione nel lungo periodo per la classe dirigente del futuro. Il territorio ha la necessità di individuare soluzioni innovative che diventino il motore di sviluppo per fronteggiare il calo della curva demografica e il progressivo aumento dell’età media.

La Scuola si pone l’obiettivo di seguire il percorso di formazione universitaria e professionale dei partecipanti tramite un sito web dedicato, che favorirà anche la creazione di una rete fra gli studenti delle diverse edizioni della Scuola, anche con incontri periodici. Al termine del percorso gli studenti saranno inseriti in una community nella quale condivideranno tra loro e con le realtà coinvolte le traiettorie professionali e di vita. Gli studenti affronteranno con esperti locali e nazionali, attraverso lezioni frontali e momenti laboratoriali, tematiche che potranno affrontare nel loro futuro e termineranno con un periodo di affiancamento ai dirigenti delle realtà locali coinvolte.

La Summer school si è tenuta dal 4 al 6 settembre presso l’Oasi di Cannevié e ha previsto un momento introduttivo con gli interventi delle istituzioni locali, provinciali e regionali, per poi proseguire con l’intervento del professor Becchetti all’interno del Festival dell’Economia Civile e con incontri e momenti laboratoriali.

“Il desiderio di futuro è la motivazione profonda che ha guidato questo progetto – afferma Michele Mangolini Presidente di Confcooperative Ferrara – Abbiamo toccato un’esigenza molto sentita, lo testimoniano le tante organizzazioni che hanno condiviso questo percorso, che ringrazio di cuore. Altre organizzazioni stanno per aderire nei prossimi giorni e il progetto rimane assolutamente aperto a tutti coloro che sono interessati”.

“Plaudo – ha sottolineato Paolo Govoni, vice presidente della camera di commercio di Ferrara e Ravenna – al progetto di Confcooperative, che, partendo dalla constatazione di una classe dirigente con profonde esigenze di rinnovamento, analizza i possibili ambiti di cambiamento, mettendo al centro l’economia reale e l’innovazione e valorizzando il ruolo fondamentale della rappresentanza, sempre più chiamata a svolgere un’azione di mediazione degli interessi e di inclusione nelle dinamiche economiche, politiche e sociali. L’auspicio è che si possa dare avvio ad un percorso in grado di rimettere al centro i giovani, le loro energie, le loro esigenze, contribuendo a generare una classe dirigente moderna ed europea, votata al merito e all’equità, capace di immaginare gli orizzonti di bene comune verso cui dirigersi.”

“Le cooperative investono quotidianamente nel territorio in cui operano, creando sviluppo e occupazione di qualità – afferma Chiara Bertelli, Direttrice di Legacoop Estense – Abbiamo aderito convintamente al progetto perché crediamo che questa azione vada accompagnata con la crescita e la formazione di giovani preparati, che possano rappresentare la classe dirigente del futuro”.

“Saper leggere il territorio è essenziale per il progresso sociale ed economico: lo sa bene chi opera nell’artigianato e nelle PMI, che uniscono innovazione e radicamento nelle comunità. – afferma Davide Bellotti, Presidente Cna Ferrara – Gli attori del progresso sono i giovani, quindi a loro bisogna dare gli strumenti per comprendere il territorio e la sua vastità culturale, e fare scelte consapevoli”

‘Confartigianato – afferma Graziano Gallerani, Presidente Confartigianato Ferrara – partecipa con convinzione alla Scuola di Sviluppo territoriale perché ritiene sia un compito, anche se non esclusivo, della rappresentanza investire direttamente per contribuire alla formazione della classe dirigente del futuro, senza la quale risulta difficile sperare nella crescita delle nostre Comunità ‘

“Per Confagricoltura puntare sui giovani significa puntare sul futuro del nostro territorio. – afferma il Presidente di Confagricoltura Ferrara Francesco Manca – Permettere che le nuove generazioni approfondiscano e si confrontino con i temi portanti dell’economia e della politica, è la “scommessa formativa” che facciamo su Ferrara, provincia che ha un forte necessità di mettere in rete le migliori idee, esperienze e conoscenze, partendo dai più giovani”

“Siamo in prima linea per la crescita del capitale umano, vera emergenza dei nostri tempi – afferma Gian Luigi Zaina, Vice Presidente con delega al territorio di Ferrara per Confindustria Emilia Area Centro – Una crescita che deve essere coerente con le attuali necessità e in linea con le peculiarità del territorio. Contribuire alla formazione della nuova classe dirigente è una responsabilità che sentiamo come nostra e intendiamo impegnarci direttamente, come Confindustria Emilia, in questa e in altre iniziative analoghe”

“Crediamo molto in questo progetto perché i giovani sono la linfa dello sviluppo della cooperazione del nostro territorio. – afferma il Presidente di Emilbanca Galletti – È fondamentale trattenere qui i talenti perché possano diventare la classe dirigente di domani con un approccio innovativo e qualificato, sempre più attento ai temi della sostenibilità.”

“Si tratta di un’iniziativa molto interessante per il rilancio del nostro territorio, che rientra pienamente nello spirito dei Fondatori della Fondazione Navarra  (che proprio quest’anno festeggia cent’anni di attività) – afferma il Presidente Nicola Gherardi  – i quali hanno destinato il loro ingente patrimonio per la crescita culturale delle nuove generazioni.”

“L’Università degli Studi di Ferraraafferma il prorettore alle attività inerenti all’orientamento in entrata, Prof. Stefano Alvisi – è attenta non solo al tema della formazione professionale dei giovani ma anche alle richieste che provengono dal tessuto imprenditoriale ed è quindi lieta di collaborare con le realtà economiche del territorio ferrarese e fornire il proprio contributo nella progettazione e attuazione di questa interessante scuola di formazione.”

IL PROGETTO

La Scuola di Sviluppo Territoriale nasce per superare una mancanza di formazione nel lungo periodo per la classe dirigente del futuro. Si intende quindi porre al centro dello sviluppo del territorio i giovani, come ingrediente fondamentale per lo sviluppo dello stesso. Il Ferrarese ha la necessità di individuare soluzioni innovative che diventino motore di sviluppo per fronteggiare il calo della curva demografica e il progressivo aumento dell’età media. Al contempo vi è quindi la necessità di attrarre nuove energie, nuove risorse economiche e nuovo personale qualificato.
La Scuola si inserisce quindi in un progetto più ampio sulla condizione giovanile: la valorizzazione dei giovani rispetto ai loro talenti e quindi il futuro del territorio nel complesso.

Finalità e bisogni
Il corso porterà alla realizzazione di un progetto finale di sviluppo territoriale da attuare insieme alle varie realtà locali che aderiscono alla Scuola. Un progetto in co-progettazione per individuare soluzioni innovative alle sfide trasformative. La formazione è una parte complementare all’infrastrutturazione del percorso che porta gli alunni dal mondo della scuola a quello del lavoro.
La Scuola di sviluppo territoriale intende accompagnare i ragazzi che hanno propensione a diventare classe dirigente durante il loro percorso in maniera proattiva.
Il progetto formativo seguirà le tematiche di innovazione trasformativa: “sviluppo del presente”, “acqua: gestione e tutela di un bene comune”, “vivere e conoscere il territorio” ed infine “la responsabilità del futuro della comunità”.

Il percorso prevede la frequenza al corso per la durata di 30 ore, articolato in 10 lezioni per 10 mesi.
Questo percorso è preceduto da un corso di inserimento di tipo residenziale – Summer School – della durata di 3 giorni.
Il percorso formativo terminerà con un periodo di affiancamento ai dirigenti delle realtà locali coinvolte (shadowing) e con la presentazione del progetto svolto durante l’anno dal gruppo di lavoro in occasione della Summer School dell’anno successivo.

CONTENUTI

Summer School

  1. Giovani e formazione
  2. Strumenti di analisi di contesto
  3. Storia economica del territorio
  4. Istituzioni del territorio
  5. Università, formazione e conoscenza

Scuola di Sviluppo Territoriale

  1. Rappresentanza nelle istituzioni economiche
  2. Agricoltura e pesca
  3. Finanza e Sviluppo Territoriale
  4. Programmazione territoriale ed europea
  5. Comunicazione Pubblica e d’Impresa
  6. Cooperazione ed economia sociale
  7. Attività produttive e manifattura
  8. Arte, turismo e cultura
  9. Digitale e innovazione
  10. Amministrazione Pubblica e attività legislativa

 

Leggi tutte le news