Duecento richieste di informazioni, 60 incontri, 10 progetti pronti per partire. Sono questi i numeri di Respira, la piattaforma aperta da Coopfond insieme a Legacoop, Banca Etica ed Ecomill per sostenere la nascita di comunità energetiche rinnovabili (CER) in forma cooperativa. Un’opportunità che le recenti novità europee potranno sicuramente incentivare.
La Commissione Europea ha espresso infatti parere positivo sul decreto del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, che regolamenta la costituzione delle comunità energetiche rinnovabili, prevede finanziamenti pubblici per 5,7 miliardi per sostenerne lo sviluppo, oltre che un significativo incentivo monetario a tutti i soggetti che sapranno condividere energia prodotta da impianti a energia rinnovabile locali. Un’iniezione di risorse che arriveranno su un settore pronto a decollare.
La cooperativa, per la sua stessa forma giuridica, è infatti la soluzione ideale per le CER, che devono essere organizzate tra pari, e per fornire un modello in grado di competere sul mercato. Per questo un anno fa è nata Respira, il progetto che accompagna cooperative e gruppi organizzati dall’ideazione alla costituzione e gestione della cooperativa, offrendo una proposta finanziaria integrata.
Sul sito Respira ad oggi sono arrivate oltre 200 mail di richiesta di informazioni, grazie a cui sono stati organizzati oltre 60 incontri con soggetti a vario titolo interessati alla costituzione di CER in forma cooperativa. Il risultato di questo lavoro? Ci sono oggi almeno 10 progetti pronti per iniziare il percorso di accreditamento, fermi in attesa del decreto del MASE che le novità arrivate dall’Europa potranno contribuire a sbloccare.
Nel nostro Paese risultano costituite 5 CER in forma cooperativa. Ci sono Energia per Concordia; Sangano Energia Comune e Kataclima, a cui si aggiungono le due neo-costituite finanziate da Coopfond: PartEnergy (Friuli) e WeVez (Emilia-Romagna). Il Fondo mutualistico ha finanziato inoltre i progetti di 3 ulteriori cooperative di abitanti: Castello (FE), Uniabita (MI) e Conabit (SA), che hanno terminato gli studi di fattibilità su CER a livello di cabina primaria.